Caso Almasri, mossa dell’Aia: via all’indagine, l’Italia spieghi. E Salvini attacca la Corte

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


di
dal nostro inviato all’Aia (Paesi Bassi) Giuseppe Guastella

La nota: inchiesta solo sui fatti. Il leghista: da ridiscutere l’esistenza della Cpi

Contabilità

Buste paga

 

La Corte penale dell’Aia apre un’indagine sulla mancata consegna del generale libico Osama Njeem Almasri che era stato rilasciato dopo essere stato arrestato a Torino in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalla stessa Corte. «Si tratta di un’inchiesta preliminare sul comportamento dello Stato italiano, non di singoli individui», precisa una fonte interna alla Cpi.

Nei felpati corridoi della Corte penale internazionale alla periferia dell’Aia, il rientro dei 18 giudici e dei 900 addetti è calmo dopo il weekend. La Corte è abituata agli attacchi da chi finisce sotto la sua lente accusato di reati poco commendevoli (genocidio, crimini contro l’umanità e di guerra e aggressione di Stati), ma questa volta non è facile liquidare come altri il caso Almasri, le sanzioni di Trump per le indagini sui soldati Usa in Afghanistan e su Israele a Gaza e la conseguente presa di posizione contraria di 79 Paesi, tra cui però non c’è l’Italia, tra i fondatori della Cpi. E da Gerusalemme, il vicepremier Matteo Salvini, dopo l’incontro col premier Netanyahu torna ad attaccare: «Ho confermato le mie perplessità sulle recenti e indecenti decisioni della Cpi, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere ridiscusse».




















































Eppure dall’Olanda la sensazione è che si voglia evitare lo scontro assicurando ufficiosamente che il caso è affrontato al pari di tutti gli altri. Cionondimeno, in mattinata una nota del portavoce Fadi El Abdallah dà tutt’altra impressione quando chiarisce che la prima sezione pre dibattimentale — la stessa del mandato per Almasri — ha avviato un’indagine sul «mancato rispetto» da parte dell’Italia «della richiesta di cooperazione per l’arresto e la consegna» del libico. L’ipotesi è la violazione del comma 7 dell’articolo 87 dello Statuto di Roma che prevede che se uno Stato «non aderisce a una richiesta di cooperazione della Corte (…) impedendole in tal modo di esercitare le sue funzioni e i suoi poteri», essa «può prenderne atto e investire del caso l’assemblea o il Consiglio di sicurezza dell’Onu se è stata adita da quest’ultimo», come è avvenuto nel caso del presunto torturatore delle carceri libiche. Insomma, lo Stato viene esposto alla riprovazione del consesso degli altri Stati componenti.

Il procedimento prevede ora l’invito all’Italia a fornire spiegazioni. Poi passeranno diversi mesi prima di una decisione, fino ad allora «la Corte non offrirà ulteriori commenti». Premesso che alla Procura della Corte si può rivolgere «qualsiasi individuo o gruppo di qualsiasi parte del mondo» — come ha fatto uno studio legale di Amsterdam che ha denunciato Meloni e i ministri Nordio e Piantedosi per violazione dell’articolo 70 che persegue i «reati contro l’amministrazione della giustizia», il portavoce precisa: «Al momento non vi è alcun caso dinanzi alla Cpi contro alcun funzionario italiano». E sarà difficile che ce ne possa essere uno, spiega una fonte: la Cpi non agisce quando è già in corso un procedimento sugli stessi fatti nello Stato degli accusati, come è quello cui ha dato il via il procuratore di Roma Francesco Lo Voi.

Ma la nota olandese è bastata a riaccendere la tensione fra le opposizioni e il governo: per il Pd il fascicolo è la conferma della violazione delle regole, e Angelo Bonelli (Avs) rincara parlando di un’Italia fuori dal diritto internazionale: «Più volte il governo Meloni ha cercato di delegittimare la Corte con attacchi violenti e volgari, schierandosi di fatto dalla parte dei carnefici e non delle vittime».

La newsletter Diario Politico

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di politica iscriviti alla newsletter “Diario Politico”. E’ dedicata agli abbonati al Corriere della Sera e arriva due volte alla settimana alle 12. Basta cliccare qui.

Contabilità

Buste paga

 

10 febbraio 2025

Contabilità

Buste paga

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Microcredito

per le aziende

 

Source link