Roma, 8 febbraio 2025 – Regione Lazio– Appello della Rete di Associazioni a Rocca e Schillaci: “Il disagio psichico è la pandemia del Terzo Millennio. Le tariffe sono ferme al 2009” Riconoscimento del valore terapeutico e sociale del lavoro svolto dalle Comunità Terapeutiche e dalle Comunità Socio-Riabilitative che lavorano nell’ambito della Salute Mentale della Regione Lazio come strutture accreditate. A chiederlo sono gli operatori del settore, aderenti a Confepi, Anascop, Confcooperative Sanità Lazio, Federlazio, Mito e Realtà, Strutture Federate Reverie, Fenascop, che si sono dati appuntamento martedì 11 febbraio fuori la sede della Regione Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi, per una manifestazione che inizierà alle ore 10.30.
Obiettivo della protesta è sensibilizzare il presidente della Regione Francesco Rocca, e il ministro della Salute Orazio Schillaci, sul ruolo svolto dalle Comunità Terapeutiche e dalle Comunità Socio-Riabilitative, che rappresentano una colonna portante della riforma psichiatrica voluta da Basaglia.
“Il blocco delle tariffe al 2009 – si legge nella lettera appello – sta strangolando economicamente le Comunità Terapeutiche e le Comunità Socio-Riabilitative accreditate, costringendole a operare con risorse sempre più limitate. Mentre tutti i settori sanitari vedono periodici aggiornamenti tariffari, queste strutture continuano a lavorare con bilanci insostenibili, finanziandosi in proprio per garantire standard adeguati di cura. Facciamo appello al Presidente Rocca e alla sua sensibilità in tema di disagio psichico affinché intervenga finalmente per aiutare non solo le Comunità ma soprattutto le migliaia di pazienti che quotidianamente aiutiamo a superare lo stigma“.
AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO AL MINISTRO DELLA SANITÀ
Dare voce a chi la voce l’ha persa a forza di chiedere attenzione civilmente e democraticamente
e non aver e risposte.
Le strutture comunitarie per la cura del disagio psichico, in ambienti alternativi ai ricoveri
psichiatrici, sono costrette a scendere in piazza per reclamare i loro diritti in ordine al giusto
riconoscimento della loro pluriennale attività di cura rivolta a quelle persone che nel loro
percorso esistenziale hanno incontrato il disagio psichico più o meno grave che, non curato al
momento e nei modi adeguati, li ha portati in passato – e rischiano ancora di essere portati –
in luoghi di cura simili ai vecchi manicomi che solo sulla carta sarebbero stati definitivamente
chiusi ma che (anche con diverso nome) ancora accolgono persone al loro interno.
Il mancato riconoscimento dell’ormai quasi cinquantennale impegno t e r a p e u t i c o , r i a b i l i t a t i v o e
s o c i a l e sv olto dalle c om unità terapeutiche e socioriabilitative psichiatriche che, con la chiusura
dei manicomi hanno dato l’avvio alla realizzare della riforma psichiatrica fortemente voluta da
Basaglia con la chiusura dei manicomi, ormai sta segnando il passo a causa della perdita di
a t t e n z i o n e d e l l a A m m i n i s t r a z i o n e d e l l a S a n i t à R e g i o n a l e e del l ‘Opinione Pubbl i ca sul gra ve
problema della malattia mentale che se anche non più visibile, perchè finita fuori dall’attenzione
dei media, non ha mai cessato di produrre sof ferenza nelle persone colpite, nelle loro famiglie
e nel tessuto sociale e si presenta sotto le diverse configurazioni di disagio psichico, adulto,
minorile ed adolescenziale, disturbi del comportamento alimentare, ludopatie e dipendenze
telematiche, alcolismo e tossicodipendenze, bullismo, disagio esistenziale autolesionistico e
suicidario etc. etc.
Il disagio psichico/malattia mentale è un Mostro dalle molteplici teste che per essere curato
richiede competenze di base nella comprensione della terapia psicologica: formazione continua
degli operatori, forti motivazioni nelle professioni di cura, dedizione e mezzi economici adeguati.
Per mantenere viva l’esperienza delle Comunità Psico Socio Terapeutiche e Socio Riabilitative
era stata creata nel Lazio una rete di strutture e una normativa adeguata alla complessamissione
che le stesse si erano date nell’ applicare la riforma voluta da Basaglia.
Una rete di strutture che per anni è stata il vanto della Regione Lazio, invidiata e studiata
anche in contesti internazionali (ad esempio, uno per tutti, la chiusura del Santa Maria della
Pietà fra le prim e chiusure di m anicomio nel m ondo).
Questo patrimonio di esperienze è andato mano a mano impoverendosi sia per la disattenzione
dell’Opinione Pubblica e sia per la caduta di interesse delle amministrazioni sanitarie, attratte
sempre più dalle grandi dimensioni strutturali ed economiche, che forse promettono possibilità
e visibilità politiche più convenienti, e le Comunità Terapeutiche e Socio Riabilitative nel loro
prezioso operare risultano sempre più penalizzate perchè non riconosciute nel loro lavoro fuori d
ai clamori mediatici pur in presenza di una elevata competenza e professionalità in grado di
soddisfare le richieste di cura per le varie forme di disagio psichico che colpiscono la popolazione,
sempre più presente ormai anche nelle fasce più b asse di età.
La perdita di interesse/utilità per le Istituzioni di queste modalità di operare si riflette anche,
oltre che sull’assenza nelle normative di requisiti che pongano attenzione alla qualità clinica
degli interventi, sul mancato riconoscimento economico per la gestione di questo tipo di strutture
che essendo private, ancorchè accreditate, non godono degli asset strutturali ed e conomici dei
quali godono le strutture pubbliche che vivono ed operano con bilanci assai più s o s t a n z i o s i .
Ora queste tarif fe, calcolate su standard operativi di personale, strutturali ed economici assai
elevati, dovrebbero essere aggiornate periodicamente secondo indici legati almeno all’aumento
del costo della vita e dei fattori produttivi (es. ISTAT e fattori economici i n t e r n a z i o n a l i ) .
Così avviene periodicamente in tutti i settori produttivi ed anche nello specifico nella sanità.
Per le Comunità Terapeutiche e Socio R i a b i l i t a t i v e i n p s i c h i a t r i a i n v e c e q u e s t o a d e g u a m e n t o è
stato dimenticato e rischia di essere un diritto obsoleto e disconosciuto.
L’adeguamento del tarif fario (leggi delle rette) è bloccato al 2 0 0 9, c i o è a 1 6 a n n i f a ( e n t r i a m o
o r a n e l 1 7 ° a n n o ) c o n i l D C A 4 8 del 07 . 0 7 . 2 0 0 9 .
Il lavoro della Commissione, compartecipata da tutte le sigle rappresentative delle strutture,
che si era insediata per studiare l’aggiornamento della normativa con il recupero della specificità
iniziale “Basagliana” dell’intervento di cura, dopo quasi un anno di incontri e di lavoro è stato
senza alcuna motivazione e spiegazione sospeso dalla Regione Lazio proprio alla vigilia della
approvazione del nuovo tarif fario lasciando sole le Comunità Terapeutiche e Socio Riabilitative che,
in attesa dell’adeguamento delle tariffe (attesa durata un anno), hanno ormai esaurito tutte le
risorse umane ed economiche, finanziandosi in proprio. Per mantenere un livello qualitativo
adeguato di servizi terapeutici e socio riabilitativi.
Le Comunità Terapeutiche e Socio Riabilitative psichiatriche della Regione Lazio sono ormai nella
impossibilità di far fronte alle necessità del servizio e alle richieste sempre più pressanti dei
partner professionali e dei fornitori di servizi.
Le Comunità Terapeutiche e Socio Riabilitative in psichiatria hanno diritto di essere trattate
come tutte le altre realtà di cura -che hanno ottenuto tutte gli adeguamenti tarif fari-
consentendo loro di conservare tutti i requisiti di qualità avendo avuto l ’ a d e g u a me n t o d e l l e
r e t t e .
Al fine di portare la questione all’attenzione dell’Istituzione Regionale del Lazio e dell’Opinio
ne Pubblica ed individuare forme che permettano la sopravvivenza di queste importanti realtà,
gli Enti di rappresentanza firmatari del presente documento,hanno indetto u n a
MANIFESTAZIONE
per il giorno 11 FEBBARIO 2025,
dalle ore 10.30 alle ore 13.00
in Via Rosa Raimondi Garibaldi, davanti all’ingr esso della Re gione Lazio.
Alla manifestazione parteciperanno gli utenti e le famiglie, diretti interessati dei servizi, gli
operatori, i professionisti e quanti impegnati nell’area della salute mentale.
“Bastava ascoltare, guardare negli occhi, c oncedere. Una vol t a, un a s ol a vol t a.
Invece non lo hanno fatto.
Perché per loro non eravamo degni di essere ascoltati.
Perchè i matti, i malati, vanno curati, mentre le parole, il dialogo, è mer c e r i s er vat a ai s ani”
T ratto da: “Tutto chiede Salvezza” di Daniele Mencarelli
Firmato:
Anascop
Confcooperative Sanità Lazio
Confepi
Fenascop
Federlazio
Mito e Realtà
Strutture Federate Reverie
La Notizia.net è un quotidiano di informazione libera, imparziale ed indipendente che la nostra Redazione realizza senza condizionamenti di alcun tipo perché editore della testata è l’Associazione culturale “La Nuova Italia”, che opera senza fini di lucro con l’unico obiettivo della promozione della nostra Nazione, sostenuta dall’attenzione con cui ci seguono i nostri affezionati lettori, che ringraziamo di cuore per la loro vicinanza. La Notizia.net è il giornale online con notizie di attualità, cronaca, politica, bellezza, salute, cultura e sport. Il direttore responsabile della testata giornalistica è Lucia Mosca, con direttore editoriale Franco Leggeri.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link