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IL PROCESSO
COSENZA Mario Palermo, imputato nel processo scaturito dall’inchiesta Valle dell’Esaro era stato condannato in primo grado a 13 anni e 4 mesi di reclusione. Questa mattina, nel corso dell’udienza del processo d’appello è emersa una circostanza particolare legata all’imputato: avrebbe deciso di collaborare con la giustizia, ammettendo di aver fatto parte di un presunto gruppo Presta. Palermo sarebbe stato sentito in questura a Cosenza. Tuttavia, la collaborazione si sarebbe poi interrotta. La procura generale, all’esito di quanto emerso, ha richiesto l’esame dell’imputato nella prossima udienza. La Corte si determinerà sulla possibilità di acconsentire o meno alla richiesta dell’accusa.
Dalla sentenza di condanna decisa in primo grado dal tribunale di Cosenza in composizione collegiale, è emerso come l’associazione presente nella Valle dell’Esaro non sia legata alla ‘ndrangheta. Il sodalizio sarebbe, dunque, dedito al narcotraffico senza connessioni con la galassia criminale confederata. (f.b.)
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