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Si sono disputate nei giorni scorsi le prime gare internazionali del 2025, due gare a tappe e un Xc che hanno permesso ad alcuni top riders di riaccendere i motori in vista delle competizioni più importanti e che ci danno la possibilità di tornare a parlare di agonismo.

Non solo, nelle prime gare internazionali del 2025 abbiamo visto le nuove maglie e le nuove bici dei vari atleti, che in qualche caso sfoggiano degli sponsor diversi.
In questo articolo parliamo dei fatti salienti e dei dettagli tecnici che ci hanno colpito di più…

Sam Gaze con gomme Pirelli, telescopico e telemetria

Iniziamo subito con una curiosità tecnica: le prime gare internazionali del 2025 ci hanno detto che Sam Gaze sta utilizzando delle gomme Pirelli al posto delle Maxxis che ha sempre utilizzato in Mtb.

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Parliamo di un passaggio automatico, visto che da quest’anno il team Alpecin Deceuninck ha siglato una partnership ufficiale con l’azienda milanese: fino al 2024, gli atleti utilizzavano dei pneumatici Vittoria su strada e Maxxis nel fuoristrada.
Nello specifico, all’Xc internazionale di La Nucia (che ha vinto) ha utilizzato delle Pirelli Scorpion XC RC da 2.4″ (non sappiamo dirvi se con carcassa ProWall o Lite).

Ma sulla bici di Sam Gaze abbiamo notato altre due curiosità tecniche degne di nota.
La prima è che il neozelandese ha finalmente usato il reggisella telescopico (foto sopra), che su una bici con un fuorisella così abbondante può essere ancora più vantaggioso. L’escursione del DT Swiss D232 One usato da Gaze è piuttosto contenuta (60 mm), ma meglio di niente…

La seconda curiosità riguarda la telemetria, ovvero il sistema elettronico che permette di studiare il lavoro delle sospensioni per poi permettere ai tecnici di personalizzarle in base ai gusti e allo stile di guida dell’atleta. Fino ad ora, Sam Gaze era stato molto meno attento alla tecnica e le regolazioni del mezzo, se ha iniziato a lavorare in modo così metodico vuol dire che il suo focus principale sarà proprio nella Mtb. E se il neozelandese si pone degli obiettivi, state pur certi che li raggiunge o ci arriva molto vicino.

Segnatevi questo nome: Tamara Wiedmann

Se la gara maschile dell’Xc spagnolo di La Nucia è stata vinta da Sam Gaze, a dominare in quella femminile è stata un “outsider” di grande talento: Tamara Wiedmann.

La ventitreenne austriaca del Team Mondraker Factory Racing ha stupito tutti, battendo atlete ben più affermate di lei come Rebecca Henderson, Jolanda Neff, Isla Short, Chiara Teocchi e tante altre, dimostrando una brillantezza mai vista prima.

Se manterrà (o migliorerà) questa forma nei prossimi mesi sarà da tenere in considerazione anche nelle gare di Coppa.

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Kate Courtney non è “finita”

Le prime gare internazionali del 2025 ci hanno detto che Kate Courtney non è finita, ma ha ancora qualcosa da dire.
Dopo l’addio al team Scott-Sram, la californiana ha pianificato una stagione diversa e più rilassata, che è iniziata dalla Tankwa Trek, una gara a tappe (e a coppie) che si disputa ogni anno in Sudafrica.

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Kate Courtney ha corso insieme all’atleta di casa Candice Lill, entrambe hanno dimostrato una buona gamba e quella costanza che hanno permesso loro di dominare nella categoria femminile, davanti ad atlete di tutto rispetto (tra cui le migliori italiane).

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Okay, la Tankwa Trek potrà dire poco o niente, ma chissà, magari con meno pressione addosso riuscirà a tornare ad alti livelli anche nell’Xc di Coppa.

Le azzurre? Sono già brillanti

Negli eventi di inizio stagione, le italiane si sono messe subito in mostra.
Iniziamo dall’Xc, settore in cui Chiara Teocchi ha dimostrato di essere già a buon punto con la preparazione. A La Nucia ha chiuso quinta, con un parterre di tutto rispetto, su una bici Lapierre tutta nuova con la quale dovrà ancora lavorare di fino sul setup: niente male!

Nella stessa gara, la campionessa del Mondo XC Eliminator Gaia Tormena ha chiuso al 10° posto, dimostrando un’ottima crescita anche nel cross country.

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Gaia Tormena

Nelle stesse ore, in Sudafrica terminavano l’esperienza alla Tankwa Trek Martina Berta, Greta Seiwald e Sara Cortinovis, che hanno utilizzato la gara a tappe sudafricana per allenarsi al caldo, per rifinire la condizione al termine di un ritiro durato tre settimane e per testare a fondo i nuovi mezzi tecnici.
Tutte e tre hanno dimostrato di avere già una buona condizione e di saper ben figurare anche in una specialità diversa dall’Xc.

La coppia formata da Martina Berta e Greta Seiwald ha chiuso al secondo posto, mentre Sara Cortinovis, che ha corso in coppia con Tyler Jacobs è arrivata terza.

Ma c’è anche un’altra azzurra che ha iniziato a correre prima di sempre, parliamo di Costanza Fasolis, da quest’anno tesserata col team spagnolo Cannondale ISB, che è arrivata nona nella generale femminile (e prima italiana) della Mediterranean Epic.

Il Team Buff-Megamo inizia col piede giusto

Le prime gare internazionali del 2025 ci hanno detto che il Buff-Megamo è attualmente il team più forte nelle gare di lunga distanza, soprattutto nelle gare a tappe.
È vero che molti team devono ancora iniziare a correre, ed è anche vero che le gare di febbraio dicono poco o niente, ma sicuramente la formazione spagnola è partita con la marcia giusta, sia in ambito maschile che in quello femminile.

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Tra gli uomini, Wout Alleman ha dettato legge, così come ha fatto Rosa Van Doorn in ambito femminile, che ha inflitto quasi 20′ di distacco nella generale alla seconda classificata Janina Angela Wust, anche lei tesserata per il team Buff-Megamo.

A proposito di Spagna, la Mediterranean Epic ha segnato anche l’esordio di Samuele Porro con la maglia del Klimatiza Orbea Team: il comasco ha chiuso al 15° posto nella generale, risultato un po’ al di sotto delle sue aspettative, ma anche comprensibile per il periodo e per la fase di adattamento che è inevitabile dopo dei cambiamenti importanti.

Per molti è ancora presto…

Qualcuno ha scelto di iniziare presto, ma molti top riders sono ancora “in letargo” o comunque in una fase di preparazione che non prevede la partecipazione a delle gare.

Scott-Sram ha scelto il Sudafrica come tutti gli anni, altri atleti hanno preferito restare a casa o pedalare in località italiane in cui il clima è più favorevole, ma non mancano i sentieri tecnici (come il Team Wilier-Vittoria che si è allenato tra Finale Ligure e Albenga).

Fatto sta che la maggior parte degli atleti se la sta prendendo con più calma, puntando il mirino alle gare di marzo e successivamente alla Coppa del Mondo, che inizierà ad aprile.
Quale sarà la scelta vincente?
Come sempre, la situazione è molto soggettiva e solo gli atleti stessi sanno quale scelta tecnica può essere vantaggiosa. Staremo a vedere chi sarà più brillante in Brasile e, soprattutto, chi manterrà la condizione più a lungo.

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