Agricoltori, esonero contributivo nei territori alluvionati

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 







Dall’Inps le indicazioni operative per la corretta applicazione dell’esonero contributivo previsto dal decreto legge n. 63 del 15 maggio 2024 in favore dei datori di lavoro agricolo dell’Emilia Romagna, Toscana e Marche colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023.

Vediamo dunque le istruzioni contenute nella circolare n. 114 del 31 dicembre 2024, nella quale l’Istituto si riserva peraltro di fornire ulteriori istruzioni con riferimento alle imprese del settore agroalimentare che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Misura e durata dell’agevolazione

Le agevolazioni introdotte dal decreto legge n. 63/2024 si sostanziano nella riduzione del 68% sui contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro agricolo per il personale dipendente, beneficio che si applica ai rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato e indeterminato, sia full-time che part-time, compresa la contribuzione dovuta per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, esclusivamente con riferimento ai lavoratori che prestano la propria attività nei territori di cui all’allegato 1 decreto legge n. 61/2023.

Nonostante la portata ampia, alcune contribuzioni non rientrano nel beneficio:

  • fondo di tesoreria: la normativa vigente esclude espressamente la riduzione per i contributi destinati al Fondo per l’erogazione del trattamento di fine rapporto (TFR), come stabilito dal decreto ministeriale 30 gennaio 2007;
  • fondi per la formazione continua: non sono inclusi i contributi pari allo 0,30% della retribuzione imponibile, destinati al finanziamento dei Fondi interprofessionali per la formazione continua, come previsto dall’articolo 25, comma 4, della legge n. 845/1978.

Validità

L’agevolazione è applicabile per i periodi di contribuzione compresi dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024

Chi può accedere alle agevolazioni?

Destinatari delle agevolazioni sono i datori di lavoro iscritti alla Gestione contributiva agricola (GCA), vale a dire:

  • imprese agricole tradizionali: quelle che operano ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile, includendo attività di coltivazione, allevamento e silvicoltura;
  • cooperative agricole: regolate dalla legge 15 giugno 1984, n. 240, che svolgono attività agricole direttamente o per conto dei propri soci;
  • imprese non agricole: iscritte alla GCA in forza di norme speciali, come previsto dall’articolo 6 della legge 31 marzo 1979, n. 240. Ad esempio, alcune imprese che si occupano della lavorazione di prodotti agricoli possono essere incluse in questa categoria;
  • datori di lavoro con personale qualificato: come dirigenti, quadri e impiegati, purché tali aziende rispettino la normativa di riferimento.

Requisiti

L’accesso all’agevolazione contributiva è subordinato al rispetto di alcuni requisiti essenziali.

  • Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
    Per beneficiare della riduzione del 68% sui contributi, è indispensabile che il datore di lavoro sia in possesso di un DURC regolare.
  • Zone agricole specifiche
    I benefici sono limitati ai datori di lavoro agricolo operanti nelle aree individuate come svantaggiate o colpite da eventi alluvionali, come definite nell’allegato 1 del decreto legge n. 61/2023.
  • Situazione di crisi aziendale
    Il datore di lavoro deve dimostrare di aver subito un impatto diretto o indiretto dalla crisi economica generata dall’aggressione russa all’Ucraina o dagli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito le aree agricole. Questo requisito è volto a garantire che le risorse siano destinate alle aziende più colpite.
  • Residenza fiscale e registrazione
    L’azienda deve essere regolarmente registrata e operare nel territorio italiano, rispettando le normative nazionali e locali.

Compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato

La Commissione Europea, con la decisione C(2024) 8990 final del 13 dicembre 2024 ha autorizzato l’applicazione dell’agevolazione. Questa decisione si basa sulle condizioni previste dalla sezione 2.1 del Temporary Crisis and Transition Framework (TCTF), che disciplina gli aiuti di Stato durante periodi di crisi.

Aiuti de minimis

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Per le imprese del settore agroalimentare che svolgono attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli, l’agevolazione rientra nel regime degli aiuti de minimis regolamentato dal Regolamento (UE) 2023/2831. Le condizioni principali includono:

  • limite massimo di aiuto: non può superare i 300.000 euro nell’arco di tre anni (anno in corso e due precedenti);
  • definizione di impresa unica: Ai fini del calcolo del limite, sono considerate tutte le aziende legate da relazioni di controllo o influenza dominante, come specificato nel Regolamento (UE) 2023/2831.

L’Inps provvede a registrare tutte le agevolazioni nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA), assicurando che il massimale sia rispettato.

Massimali

Per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, l’importo massimo dell’aiuto è fissato a 280.000 euro per impresa.

Nel caso in cui un’impresa operi in più settori con massimali diversi, è necessario rispettare ciascun limite di settore senza superare il tetto massimo complessivo di 2,25 milioni di euro.

Come fare la domanda

I datori di lavoro interessati devono seguire una serie di passaggi tramite il portale Inps per ottenere il codice autorizzazione necessario alla fruizione dell’agevolazione.

  • Accesso al portale Inps
    I datori di lavoro devono accedere al proprio profilo sul portale INPS utilizzando le credenziali di autenticazione (SPID, CIE o CNS).
  • Richiesta del codice autorizzazione “6V”
    ​​​​​​​Tramite la funzione “Comunicazione Bidirezionale” presente nel Cassetto Previdenziale, è necessario inoltrare una richiesta formale alla Struttura INPS territorialmente competente. Il codice “6V” è indispensabile per identificare le aziende aventi diritto all’agevolazione e garantire la corretta gestione dei contributi agevolati.
  • Validazione della richiesta
    Una volta inoltrata la domanda, l’INPS provvederà a verificare i requisiti, incluso il possesso di un DURC regolare, e ad attribuire il codice autorizzazione. La validazione è essenziale per procedere con l’applicazione pratica del beneficio.

Esposizione dei dati nel flusso Uniemens

Nel flusso Uniemens, è necessario valorizzare specifici elementi nella sezione <DenunciaIndividuale>, tra cui:

  • <CodiceCausale>: Inserire il valore “ESAS”, che indica la riduzione contributiva prevista dall’articolo 2 del decreto legge n. 63/2024.
  • <IdentMotivoUtilizzoCausale>: Specificare il valore “N” per identificare correttamente la causale.
  • ​​​​​​​AnnoMeseRif>: Indicare il mese e l’anno di riferimento per i periodi contributivi arretrati (gennaio-dicembre 2024).
  • <BaseRif>: Inserire l’importo della retribuzione imponibile per il periodo di competenza.
  • <ImportoAnnoMeseRif>: Segnalare l’importo conguagliato relativo alla specifica competenza.

Gestione degli arretrati
I datori di lavoro possono valorizzare i periodi pregressi (gennaio-dicembre 2024) esclusivamente nei flussi Uniemens dei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2025. È fondamentale ripetere la sezione “InfoAggcausaliContrib” per ciascun mese di arretrato.

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Datori di lavoro cessati o sospesi
Le aziende che hanno cessato o sospeso l’attività ma intendono fruire dell’agevolazione devono utilizzare la procedura Uniemens/Vig per regolarizzare la loro posizione contributiva.

Cumulo con altri incentivi

Ecco i principali incentivi compatibili.

Incentivi all’assunzione

  • Gli sgravi contributivi finalizzati a promuovere nuove assunzioni, come quelli destinati ai giovani o alle donne lavoratrici, possono essere cumulati con la riduzione del 68%. Tuttavia, il cumulo è limitato alla parte residua della contribuzione datoriale dovuta.

Riduzioni contributive a carico del lavoratore

  • L’agevolazione può essere sommata agli sgravi sulla quota di contributi Ivs a carico dei lavoratori, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Misure settoriali o regionali

Benefici per maternità

Contabilità

Buste paga

 

Condizioni per il cumulo

È necessario verificare che le normative delle singole agevolazioni consentano esplicitamente la cumulabilità. L’agevolazione complessiva non può mai superare l’importo totale della contribuzione datoriale dovuta per il periodo di riferimento.

Faq

1. Chi può richiedere l’agevolazione contributiva del 68%?

Possono richiedere l’agevolazione i datori di lavoro agricolo iscritti alla Gestione Contributiva Agricola (GCA). Sono inclusi anche i datori di lavoro con contratti a tempo determinato, indeterminato, part-time e apprendistato.

2. Come si richiede l’agevolazione?

La richiesta si effettua tramite il portale INPS accedendo al proprio profilo e utilizzando la funzione “Comunicazione Bidirezionale” nel Cassetto Previdenziale. È necessario richiedere il codice autorizzazione “6V” e attendere la convalida da parte dell’INPS.

3. Quali dati devono essere inseriti nei flussi Uniemens per usufruire dell’agevolazione?

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Saldo e stralcio

 

  • <CodiceCausale>: “ESAS”.
  • <IdentMotivoUtilizzoCausale>: “N”.
  • <AnnoMeseRif>: Mese e anno di riferimento del conguaglio.
  • <BaseRif>: Importo della retribuzione imponibile.

4. Quali contributi non rientrano nell’agevolazione?

L’agevolazione non si applica:

  • ai contributi destinati al Fondo di Tesoreria per il TFR;
  • ai contributi per la formazione continua (0,30% della retribuzione imponibile).

5. Qual è il periodo di validità dell’agevolazione?

L’agevolazione è valida per i periodi di contribuzione compresi tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024. I flussi Uniemens relativi agli arretrati possono essere presentati nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2025.

6. È possibile cumulare questa agevolazione con altri incentivi?

Sì, l’agevolazione è cumulabile con altri benefici, come:

  • incentivi per l’assunzione di giovani e donne;
  • sgravi contributivi a carico dei lavoratori;
  • benefici per la maternità.

Il cumulo è consentito nei limiti della contribuzione totale dovuta.

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7. Quali imprese possono beneficiare degli aiuti de minimis?

Le imprese del settore agroalimentare che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli possono accedere agli aiuti de minimis, nel limite di 300.000 euro in tre anni.

8. L’agevolazione è compatibile con la normativa europea sugli aiuti di Stato?

Sì, l’agevolazione è stata autorizzata dalla Commissione Europea con la decisione C(2024) 8990 final. Per le imprese agricole, il massimale è di 280.000 euro; per quelle agroalimentari, si applicano le regole degli aiuti de minimis.

9. Cosa succede se un’azienda ha cessato o sospeso l’attività?

I datori di lavoro che hanno cessato o sospeso l’attività possono utilizzare la procedura Uniemens/Vig per regolarizzare la loro posizione e fruire dell’agevolazione spettante.

10. Cosa succede se non si richiede il codice autorizzazione “6V”?

Conto e carta

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Il codice autorizzazione “6V” è indispensabile per ottenere l’agevolazione. In assenza di questo codice, non sarà possibile beneficiare della riduzione contributiva.

11. L’agevolazione è automatica?

No, l’agevolazione non è automatica. Deve essere richiesta tramite il portale INPS e approvata previa verifica dei requisiti, inclusa la regolarità contributiva attestata dal DURC.



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