Borse oggi in diretta| Il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,5% una seduta sull’ottovolante. Corrono Saipem ed Eni, in rosso le banche

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Milano in positivo, Saipem ed Eni guadagnano, Ferrari in calo

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Il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,55% a 34.374 punti una sessione molto volatile che ha visto l’indice perdere, giovedì 2 gennaio, fino a oltre l’1% con banche e lusso dopo la pubblicazione dei pmi manifatturieri di Cina ed Eurozona.

A crescere, senza dubbio, il settore energetico, dopo che il petrolio Wti americano è balzato, nel pomeriggio, dell’1,7% a 73,4 dollari il barile, mentre il gas TTF europeo si è mosso in leggera debolezza a oltre 50 euro il megawattora, con una crescita comunque di oltre il 50% dallo scorso marzo. Saipem ha guadagnato il 6,1%, Eni il 2,8%, Prsysmian il 2,3%. Giù le banche, Bper ha perso il 2,9%, Mps l’1,4%, Unipol l’1,2%, Banca Popolare di Sondrio l’1,3%.

Ore 15:30 – Il Ftse Mib raggiunge la parità. A Milano frenano le banche mentre corre l’energy

Piazza Affari continua a recuperare anche dopo l’apertura in rialzo di Wall Street. Alle 15:30 il Ftse Mib raggiunge la parità e si avvicina alle altre borse europee. Ora solo il Ca 40 scambia in negativo (-0,1%), mentre il Dax sale dello 0,4%, l’iBex dell 0,2% e il Ftse 100 dell’1%.  

Il Ftse Mib frena le perdite con i futures Usa tonici. Giù banche e lusso

Alle ore 14:00 il Ftse Mib recupera parte delle perdite, cede lo 0,4% circa e torna sopra i 34.000 punti con Saipem, Eni e Tenaris (+2%), restano in rosso le banche, a partire da Bper (-3,8%), Mps (-2,6%), Unicredit (-2,6%). Giù anche il lusso con Moncler che lascia sul terreno l’1% e Brunello Cucinelli (-0,8%). I futures sul Nasdaq restano tonici (+1%).

Ore 12:30 – Ftse Mib in rosso, giù Bper, Mps, Unicredit. Perché i mercati vendono banche e lusso a inizio 2025

Il dato sul pmi nell’Eurozona, in ribasso e sotto le attese, fa accelerare le perdite alle borse. Alle ore 12:30 circa il Ftse Mib cede oltre l’1% andando sotto i 34.000 punti (33.889) con le banche, appesantite anche dalla prospettiva di ulteriori dagli dei tassi nel 2025. Bper perde il 4%, Unicredit il 3,15%, Mps il 2,8%. Salgono gli energetici con Saipem (+2,4%), Tenaris (+1,6%), Eni (+1,5%).  In Europa, peggior listino il Cac 40 con il lusso, Hermes cede il 3%, Kering il 3%, Lvmh il 2,5% in questo caso zavorrato dal pmi cinese.

Pmi manifatturiero dell’Eurozona sotto le attese 

L’indice Pmi manifatturiero dell’area euro Hcob si è attestato a 45,1 a dicembre 2024, in leggero calo rispetto a 45,2 del mese precedente e sotto le attese di 45,3. È stato il calo più netto dell’attività manifatturiera degli ultimi tre mesi. I nuovi ordini hanno continuato a diminuire a un ritmo sostenuto, spingendo le fabbriche a ridurre la produzione più dell’anno precedente. Le società hanno nel frattempo ridotto la forza lavoro, soprattutto in Germania e Francia.  La fiducia dei produttori per il futuro continua a essere debole, sebbene sia migliorata rispetto al mese scorso.

Ore 10:45 – Il Ftse Mib peggiora con il pmi Italia e le banche.  Giù Mps e Bper, la Cina deprime il lusso

Alle ore 10:45, il Ftse Mib peggiora assieme alle borse europee e cede lo 0,5% a 34.018 punti. Salgono Saipem (+3%), Tenaris (+1,7%), Tim e Inwit (+1,2%). In calo Bper Banca (-3,2%), Mps (-2,6%), Moncler (-2,2%), Ferrari (-2%).

A Parigi, intanto, il Cac 40 perde lo 0,85% appesantito dal settore del lusso, Hermes cede il 3%, Kering il 2,8%, Lvmh il 2,3%. Sul fronte dell’energia, il petrolio Wti americano sale dello 0,9% a 72,38 dollari il barile, mentre il gas ad Amsterdam lascia sul terreno il 3,6% a 48,7 euro per megawatt ora.

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Italia, il pmi manifatturiero resta debole

L’indice Pmi manifatturiero Hcob in Italia è salito a 46,2 a dicembre 2024 (sotto il livello di 50 è area di contrazione), rispetto a 44,5 a novembre, e al di sopra delle previsioni di 44,8.  La lettura conferma un declino nella salute del settore manifatturiero, guidato dalle continue riduzioni della produzione e dei nuovi ordini, in particolare in settori chiave come l’automotive, e dalla debole domanda di esportazione.  I nuovi ordini per l’export sono infatti scesi per il ventunesimo mese consecutivo.

Sebbene le pressioni sui costi si siano allentate, i prezzi (degli input) sono aumentati per la prima volta da tre mesi a causa dei maggiori costi di materiali e trasporto. Le aziende hanno risposto riducendo l’occupazione e gli acquisti, mentre l’attività di destocking è continuata a uno dei tassi più rapidi mai registrati.

Migliora il credito alle famiglie nell’Eurozona 

I prestiti bancari alle famiglie nell’Eurozona sono aumentati dello 0,9% su base annua a 6.918 miliardi di euro a novembre 2024, accelerando da un aumento dello 0,8% nel mese precedente, come da attese. È stato il ritmo di crescita del credito più rapido da agosto 2023.

Nel frattempo, i prestiti alle aziende sono aumentati dell’1% a 5.162 miliardi di euro, in calo rispetto al +1,2% di ottobre. La crescita complessiva del credito al settore privato, che comprende sia le famiglie che le società non finanziarie, è scesa all’1,5% a novembre dall’1,7% in ottobre.

Ore 9:40 – Il Ftse Mib inverte la rotta e va in rosso con Ferrari e Iveco. Corrono Saipem, Eni e Tim

Alle ore 9:40 circa il Ftse Mib inverte e la rotta e passa in negativo, cede lo 0,22% a 34.111 punti. Salgono Saipem (+2,2%), Tenaris (+1,8%) ed Eni (+1,25%) nel settore oil, anche Tim (+1,4%). In netto calo Ferrari e Iveco (-2% circa), Mps (-1%) e Brunello Cucinelli (-0,6%).

Ore 9:10 –  Ftse Mib ben intonato il primo giorno del 2025 con Saipem, Eni, Prysmian e Stellantis

Il Ftse Mib apre il 2025, giovedì 2 gennaio, con un +0,6% a 34.393 punti grazie a Saipem, Prysmian (+1,7%), Stellantis (+1,6%),  Tenaris (+1,5%), Eni (+1,6%). In calo Ferrari (-0,75%).

Ore 8:30 –  Borse europee attese ben intonate nella prima sessione dell’anno nonostante la Cina. Occhio ai bond Unicredit

Nonostante la Cina abbia iniziato l’anno in netto rosso con gli indici in calo di oltre il 3%, i futures sullo Eurostoxx 600 sono ben intonati. Giovedì 2 gennaio alle ore 8:30 italiane salgono infatti dello 0,85%, mentre quelli sul Nasdaq sono positivi a loro volta per lo 0,7% dopo un dicembre piuttosto opaco.

Contabilità

Buste paga

 

I mercati iniziano ad assestare i portafogli in vista dell’insediamento, il 20 del mese, del presidente eletto Donald Trump che ha più volte annunciato dazi su tutte le importazioni, soprattutto dalla Cina. Oggi è giornata di pmi manifatturiero, quello in arrivo da Pechino ha deluso i mercati, in mattinata sono attesi i dati dell’Italia e dell’Eurozona, nel pomeriggio degli Stati Uniti.

Il calendario macro di giovedì 2 gennaio

09.15 Spagna, Hcob Pmi manifatturiero dicembre

09.45 Italia, Hcob Pmi manifatturiero dicembre

09.50 Francia, Hcob Pmi manifatturiero dicembre

09.55 Germania, Hcob Pmi manifatturiero dicembre

10.00 Eurozona, Hcob Pmi manifatturiero dicembre

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10.30 UK, S&P Global Pmi manifatturiero

14.30 USA, richieste sussidi disoccupazione

15.45 USA, S&P Global Pmi manifatturiero

16.00 USA, spesa per costruzioni novembre

A Piazza Affari occhio a…

Unicredit ha comunicato giovedi che, avendo ricevuto l’autorizzazione del Single Resolution Board, eserciterà l’opzione di rimborso integrale di titoli per 1,25 miliardi di euro in via anticipata in data 20 gennaio 2025.

In particolare, spiega una nota, si tratta del 1,250,000,000 Fixed to Floating Rate Callable Non-Preferred Senior Notes due 20 January 2026 (ISIN XS2104967695) che rende, secondo Borsa Italiana, il 4,05% lordo. Il rimborso anticipato dei titoli avverrà alla pari insieme agli interessi maturati e non corrisposti. Gli interessi cesseranno di maturare alla data di rimborso opzionale.

Unicredit ha inoltre comunicato il rimborso anticipato anche delle Fixed to Floating Rate Callable Non-Preferred Senior Notes due 20 January 2026 (ISIN XS2257999628). Il bond rende il 4,54% lordo.

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Procedura celere

 

Stellantis, ha completato la cessione di Comau alla società di private equity One Equity Partners.

L’Antitrust nel suo bollettino settimanale ha fatto sapere lunedì di aver deciso di non aprire un’istruttoria sull’operazione tra Banco Bpm e Anima.

Geox ha approvato una manovra finanziaria a supporto del nuovo piano industriale 2025-2029 che prevede una rimodulazione dei piani di ammortamento dell’indebitamento in essere a medio-lungo termine del gruppo con alcuni istituti bancari e l’impegno dell’azionista di controllo a supportare l’attuazione del nuovo piano industriale con un aumento di capitale fino 60 milioni. Previsti investimenti per circa 120 milioni nel’intero arco di piano.

A2A ha completato l’operazione di acquisizione degli asset per la distribuzione elettrica di Enel nelle province di Milano e Brescia.

Estrima, Neosperience: da oggi e fino a successiva comunicazione Borsa Italiana fa sapere che sulle azioni ordinarie non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.

Ubaldi Costruzioni è stata ammessa da Borsa Italiana alle negoziazioni sul mercato Euronext Growth Milan a partire dal 3 gennaio. (riproduzione riservata)

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