L’ipotesi di reato è sostituzione di persona. Il titolare della Difesa, che andrà in procura a Milano, racconta i commenti «divertenti» ricevuti: «Giorgetti mi ha scritto: almeno potevi chiedere di comprare Btp»
Sostituzione di persona. È questa l’ipotesi di reato alla base dell’esposto che il ministro della Difesa Guido Crosetto è pronto a presentare alla procura milanese, che sta indagando sul caso di truffa ai danni di una decina di grandi imprenditori. «La mia denuncia è pronta da venerdì», fa sapere il ministro, che però al momento non è stato convocato dagli inquirenti: «Non c’è appuntamento, che io sappia». A quel punto diventerebbero almeno quattro le denunce sulle scrivanie del procuratore capo Marcello Viola e del sostituto Giovanni Tarzia, dopo le tre ricevute nei giorni scorsi da altrettante vittime del tentato raggiro.
È lo stesso Crosetto a portare alla luce il caso attraverso i social media, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso. Su X racconta di un imprenditore amico che lo contatta perché martedì ha ricevuto una strana telefonata a suo nome, e poi di altri due casi mercoledì. Qualcuno — spacciandosi per lo stesso ministro, presentandosi come «Giovanni Montalbano, funzionario della Difesa», o come «generale» — ha cercato di contattare imprenditori come Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle, Giorgio Armani, Patrizio Bertelli (gruppo Prada), Francesco Caltagirone, Pietro Gussalli Beretta, la famiglia Aleotti (farmaceutica Menarini), qualcuno anche nella famiglia Del Vecchio (Luxottica) e ai vertici di Esselunga. Le chiamate arrivano da un numero con prefisso 06 che potrebbero sembrare quello del centralino ministeriale, e le voci — compresa quella di Crosetto, probabilmente riprodotta artificialmente — chiedono un contributo urgente per pagare il riscatto per liberare alcuni giornalisti italiani ostaggi in Medio Oriente. Con riferimenti al precedente di Cecilia Sala e la promessa che comunque la Banca d’Italia avrebbe poi rimborsato tutto.
In quasi tutti i tentativi, però, i truffatori hanno potuto parlare soltanto con figure vicine agli imprenditori presi di mira. «Una persona che si è presentata come segretario del ministro, dottor Montalbano — racconta in un video Stefano Orsini, capo dei servizi di sicurezza di EssilorLuxottica — e ha chiesto di essere urgentemente richiamato a un numero belga», perché il ministro era a un vertice Nato. Ma chi ha ricevuto la chiamata ha chiesto un’email e ha allertato il servizio tecnico.
È andata diversamente nel caso di Massimo Moratti, che risulta al momento l’unica vittima ad aver eseguito due bonifici su un conto di Hong Kong per un totale di un milione di euro. Ed è sulla scia di quei soldi che si concentrano le indagini. Nel frattempo al quarto piano del palazzo di giustizia di Milano non si escludono nuove denunce: oltre a quelle non ancora formalizzate dagli imprenditori che hanno già portato alla luce il proprio caso, negli ultimi tre giorni è aumentato il numero di persone che, in tutta Italia, si sta rivolgendo alle forze dell’ordine per denunciare tentativi di truffa telefonica.
La vicenda, però, non sembra aver rovinato l’umore del ministro Crosetto, che, sempre su X, ha voluto condividere «i commenti più simpatici» ricevuti: quello del collega di governo Giancarlo Giorgetti: «Almeno potevi chiedere di comprare Btp! Adesso se chiamo io non mi crederà più nessuno»; e quello di Gian Franco Rotondi: «Come per tutti i capolavori, cominciano a girare i falsi».
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