La sanità, la Laguna di Orbetello, la crisi industriale e l’incontro con Giani in vista delle Regionali. Parte da Grosseto il tour di Calenda

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GROSSETO – Parte da Grosseto il tour toscano di Azione di Carlo Calenda in vista delle prossime elezioni comunali. Calenda, oltre a parlare di alleanze e della prossima tornata elettorale, si è focalizzato sulla gestione della sanità pubblica. Nei prossimi giorni è previsto anche un incontro con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Perché il Tour parte dalla provincia di Grosseto?

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Intanto perché noi stiamo lavorando al radicamento del partito e delle regionali che arrivano e con un occhio sia alle crisi industriali sia alla questione energetica che qui a Grosseto è particolarmente rilevante. Quindi cerchiamo di conoscere l’Italia per quello che è: un paese dei territori, non è un paese che si conosce da Roma.

Ci si sta preparando per il congresso. Con quali aspettative?

Abbiamo avuto molti molti iscritti, quasi record di iscritti quest’anno, il che dimostra che c’è un grande desiderio di un partito che sia un partito che non è ideologico, che guarda le cose nel merito come si possono fare, che ha un occhio attento allo sviluppo economico, all’energia, ma lo fa senza pregiudizio ideologico, perché sennò questo paese parla solamente di ideologie.

Dove vuole andare Azione per il futuro?

Azione è stata messa dagli elettori al centro, e assurdamente saremo coerenti, cioè continueremo a fare quello che gli elettori ci hanno detto, cioè ricostruire un’area che poi era una volta Democrazia cristiana, Partito socialista, Partito repubblicano liberale, che sono tutti spariti e che è l’area dove si governa sulla base di quello che serve, non si governa sulla base del rumore, e non si governa neanche attaccando gli altri.

Servirà fare ancora alleanze?

Bisognerà farle, certo, ma le alleanze si devono fare per governare qualcosa. Questo è un Paese in cui non funziona niente e continua ad andare ai 5 Stelle, Salvini, La Meloni… Salvini no, e neanche i 5 Stelle, ma diciamo la Meloni è anche abile, ma passa il tempo da andare fuori, all’estero. Io invece vorrei sapere se c’è una singola cosa che è migliorata per una famiglia italiana negli ultimi due anni e mezzo. Secondo me non ce n’è una.

Quali sono le priorità secondo Azione?

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Nel 2025 la le due priorità assolute, una chiamiamola privata, una pubblica, quella pubblica rimane la sanità che è un disastro nazionale. Noi lo diciamo ormai da sei anni: mettiamo tutti i soldi disponibili su questo. E dal punto di vista purtroppo invece dell’area privata che impatta sull’occupazione, il 2025 sarà un anno difficilissimo per l’industria e l’occupazione. Bisogna fare un piano di politica industriale serio. Il problema è che questi non sono mai entrati in un’azienda in vita loro. Quindi non sanno come funziona e anche quando ci sono i soldi non vengono usati.

Le vertenze toscane

Io mi sono occupato della Beko che è un caso veramente allucinante, un caso in cui il ministro ha detto sono garantiti i costi di lavoro, la Golden Power e non era vero. Ha mentito ai lavoratori e i lavoratori rischiano di finire sulla strada; ma c’è tutta la storia qui del polo chimico che è una storia rilevantissima, anche un po’ surreale con inceneritori fatti, smantellati. Ecco, io credo che per esempio questa è una cosa che bisogna finire, cioè l’Italia deve avere una politica energetica, non si può dire no al nucleare, no alle pale eoliche, no al fotovoltaico, no alle biomasse, no agli inceneritori, no a tutto, perché poi diventiamo un paese sotto sviluppato Quindi se noi siamo il partito del sì.

E sul rigassificatore di Piombino?

Il problema è che con l’energia a questi prezzi ma come si fa a fare l’acciaio? Allora quello che bisogna fare è aggiungere oltre alla norma che feci io, che era una norma per i cosiddetti energivori, cioè per i settori che consumano più energia, bisogna fare una manovra che presenteremo martedì in cui chi ha un impianto fotovoltaico a cui abbiamo pagato già gli incentivi pubblici… sa quanti incentivi ha pagato l’Italia per le rinnovabili? 220 miliardi. Ecco, questi che già guadagnano sul capitale, non guadagneranno anche sul prezzo del gas perché l’energia è indicizzata al prezzo del gas. Questo consentirà di ricavare 8 miliardi da dedicare prioritariamente alle aziende che rischiano di chiudere a partire dall’automotive.

Per le regionali a che alleanze state pensando?

Sulle regionali io incontrerò nei prossime giorni Eugenio Giani, intanto per fare un punto. Qui ci sono cose che funzionano e altre su cui fatto un lavoro, onestamente, di miglioramento radicale. Penso in primo luogo, non vorrei ripetermi, alla questione sanitaria, che è in Italia letteralmente fuori controllo. E dove è fuori controllo noi siamo per levarla alle regioni laddove le prestazioni non funzionano più. Noi siamo un paese che ha costruito anche la sua comunanza di collettività sul fatto che c’era la sanità universale per tutti. E non c’è più perché se lei va a vedere i dati, quello che accade anche adesso nelle regioni del centro nord che le persone si devono andare a curare privatamente. È una roba che è insopportabile. Questa è la priorità delle priorità in particolare per le regioni che buttano un sacco di soldi in attività totalmente inutili invece di dedicarsi a una competenza fondamentale che dovrebbe assorbire gran parte della loro attenzione gestionale.

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La laguna Orbetello, lei è stato tra i primi a chiedere il commissariamento. È soddisfatto di quello che ha che è stato fatto?

Noi vogliamo che venga dotato di 5 milioni di euro e che si inizi a fare un percorso che serve da un lato rimetterla in funzionamento con l’ossigenazione giusta ed è importante perché quella è un’area ambientalmente importante. Ma quella è anche una zona turistica che rischia, se va anche quest’anno in un’altra crisi con i pesci morti in mare, eccetera eccetera, noi rischiamo di distruggere veramente un gioiello della della costa toscana. Noi ce ne siamo occupati tanto, io non ho visto i progetti, siamo andati ad incontrare i comitati, poi li ho fatti incontrare con Acea per quanto riguardava il funzionamento del depuratore. Abbiamo visto i tracciati, insomma, abbiamo fatto un lavoro molto specifico. Speriamo che porti qualche risultati adesso.

Per il raddoppio della Tirrenica, ci sono novità?

No, non secondo me proprio non c’è nessuna possibilità.





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