Boom di “Onesto” che scrive ai monti (e incalza l’arte d’invecchiare)

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C’è uno scrittore che amo particolarmente anche se non è in classifica, Jules Verne. Approfitto sempre per festeggiare la sua nascita: 8 febbraio 1828. Osservando il medagliere della settimana vorrei tracciare un parallelo con un autore contemporaneo. Jules Verne era destinato ad una brillante carriera di procuratore legale, ma il successo straordinario di un suo romanzo lo catapultò improvvisamente nel mondo della letteratura. Facendo un salto azzardato nel presente anche Francesco Vidotto cambia il corso della propria vita professionale. Da importante manager d’azienda lascia tutto per vivere tra le Dolomiti in simbiosi con la natura. Entra all’improvviso in sintonia con i lettori, non a caso è al primo posto da più di tre settimane.

Andiamo a conoscere meglio questo fenomeno editoriale e anche gli altri titoli, compresa una novità assoluta

Ecco la classifica come sempre elaborata dalla Libreria Lovat punta di diamante del nordest con due fantastiche sedi: Villorba (Treviso) e Trieste. Quella di Villorba è la più grande libreria del Nordest, molti gli eventi: Lovat Lab per unire lettori e scrittori, Carta Straccia dedicato ai più piccoli e Lovat Café con le iniziative gastronomiche.

  1. Vidotto – Onesto – Bompiani 
  2. Perrin – Tatà – E/O 
  3. Cazzullo – Il Dio dei nostri padri – Harper Collins 
  4. Gazzola – Miss Bee e il principe d’inverno – Longanesi 
  5. De Luca, La Fressange – L’Età sperimentale – Feltrinelli 
  6. Yarros – Onyx storm – Sperling & Kupfer 
  7. Giannone – La portalettere – Nord 
  8. Chevalier – La maestra del vetro – Neri Pozza 
  9. Kang – La vegetariana – Adelphi
  10. Severgnini – Socrate, Agata e il futuro – Rizzoli 

Onesto domina

Brilla a nordest un romanzo che possiamo inserire tra gli eventi editoriali di spessore. Sempre in vetta lo scrittore trevigiano Francesco Vidotto: Onesto (Bompiani). Il protagonista di questa magica storia è Guido Contin, detto Cognac. Vive assieme a Moglie, la sua gatta, in un casello dismesso della ferrovia tra i boschi del Cadore. Il suo tesoro nascosto è costituito da tante lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Fogli scritti a mano e firmati con il nome di Onesto. Chi è Onesto e perché scrive alle cime delle montagne? Misteri, segreti inconfessabili, personaggi di grande impatto emotivo, un mondo tutto da scoprire quello narrato da Francesco Vidotto. Laureato in Economia e manager di successo, abbandona la carriera per un contatto diretto con la natura, sceglie di vivere nelle Dolomiti bellunesi a Tai di Cadore. Una scelta che ha raccontato tempo fa in una intervista a Geo con Sveva Sagramola annunciando  l’imminente uscita di Onesto. Ha confessato anche i suoi disastri scolastici: bocciato in Storia, un clamoroso 3 in Italiano. Un bel giorno arriva la telefonata di Pupi Avati, affascinato da un suo manoscritto. Ora è uno scrittore apprezzato da pubblico e critica grazie a numerosi riconoscimenti ottenuti, come il premio Cortina d’Ampezzo per la letteratura di montagna.

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In top ten Severgnini

Dal vertice della classifica, alla decima posizione, vogliamo onorare subito la novità del momento che porta la firma autorevole di Beppe Severgnini: Socrate, Agata e il Futuro. L’arte di invecchiare con filosofia. (Rizzoli). Sottotitolo molto eloquente: “Per non diventare anziani insopportabili”. Celebre giornalista e autore di molti bestseller internazionali, Severgnini torna in libreria con un saggio illuminante sulla capacità di invecchiare con eleganza. Ecco cosa scrive a questo proposito: Don’t become an old bore, non diventare un vecchio barbogio: ecco l’imperativo. Bisogna indossare con eleganza la propria età. Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili.

Perrin resiste

Torniamo in vetta dove resiste al secondo posto Valérie Perrin celebre scrittrice, sceneggiatrice e fotografa francese: Tatà (E/O). Storia thriller e surreale di una zia morta due volte. Il suo bestseller internazionale Cambiare l’acqua ai fiori è diventato un soggetto per il grande schermo per la regia di Jean-Pierre Jeunet, celebre per Il favoloso mondo di Amélie.

Cazzullo al terzo posto

Sempre sul podio al terzo posto il giornalista Aldo Cazzullo: Il Dio dei nostri padri (HarperCollins)Il grande romanzo della Bibbia. Un viaggio attraverso il più grande libro che sia stato mai scritto, la Bibbia: La creazione, Adamo ed Eva, Caino e Abele, il diluvio, il passaggio del Mar Rosso, Davide e Golia, le grandi donne da Giuditta a Ester. Storie universali, importanti riferimenti all’attualità e affascinanti collegamenti con la rappresentazione pittorica della Bibbia. 

La creatrice di Alice Allevi

Al quarto posto la scrittrice siciliana Alessia Gazzola nota per aver ideato il personaggio di Alice Allevi, aspirante anatomopatologa protagonista della serie televisiva L’allieva. Premio Bancarella nel 2019 con Il ladro gentiluomo. Il nuovo romanzo è ambientato nella splendida campagna inglese avvolta da un enigma pericoloso che la protagonista dovrà risolvere: Miss Bee e il principe d’inverno (Longanesi).

Erri De Luca a metà classifica

A metà classifica troviamo un’altra riflessione sulla vecchiaia: L’età sperimentale (Feltrinelli) di Erri De Luca e Ines de La Fressange. Lo scrittore, poeta, giornalista e militante politico si confronta con Ines de la Fressange, stilista e modella, icona di Karl Lagerfeld. Lui 74 anni, lei 67, scrittrice e imprenditrice. Insieme narrano le loro sensazioni su questa età sperimentale. “Nessuna generazione prima di questa ha raggiunto la vecchiaia in così numerosa formazione e in uno stato così attivo e questo la rende oggi un’età sperimentale” ha scritto Erri De Luca.

Abbiamo dei draghi da cavalcare!

Incipit per una saga romance e fantasy da 6 milioni di copie come Fourth Wing di Rebecca Yarros che ci regala il nuovo capitolo: Onyx storm (Sperling & Kupfer)L’autrice statunitense incanta il pubblico con feroci battaglie, omicidi, convegni d’amore molto spinti. Tuttavia si definisce una romantica senza speranza, amante del cioccolato e caffè dipendente.

C’è chi cavalca un drago e chi si sposta in bicicletta come Anna, ormai la più famosa portalettere della storia

Sempre tra i primi dieci il romanzo rivelazione di Francesca Giannone Premio Bancarella 2023: La portalettere (Nord).  Quest’opera prima rappresenta l’esordio più venduto in Italia delle ultime stagioni. Una storia realmente accaduta che così l’autrice racconta in prima persona: “La portalettere nasce da un biglietto da visita di cent’anni fa, che ho trovato in un cassetto e su cui c’era scritto: Anna Allavena. Portalettere. Anna era la mia bisnonna e io mi sono messa sulle sue tracce, scoprendo così una donna straordinaria”.

La maestra del vetro

Ecco un’altra donna che sconfigge luoghi comuni e prerogative professionali solo maschili, si chiama Orsola, protagonista di un bestseller da molti mesi nelle classifiche: La maestra del vetro (Neri Pozza) della scrittrice statunitense naturalizzata britannica Tracy Chevalier, autrice del bestseller “La ragazza con l’orecchino di perla”. Murano 1486, la figlia di un artigiano del vetro, si intrufola nella fornace della vetreria Barovier. È sopraffatta da tutta quella meraviglia incandescente, ma la stupisce soprattutto vedere in quel luogo una donna. Si chiama Marietta Barovier, una delle pochissime maestre di quest’arte. Alle donne era consentito lavorare in vetro solo le perle.

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Un lieto ritorno

Torna nel palmarès la scrittrice sudcoreana Han Kang, Premio Nobel per la letteratura 2024: La vegetariana (Adelphi). Han Kang ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali grazie ad altre opere, come questa molto profonde e inquietanti: L’Ora di Greco, Convalescenza, Non dico addio, che Le Monde ha definito il suo romanzo migliore.

Salutiamoci con il nostro Jules Verne che amava molto l’Italia. Nel 1884 arrivò a Venezia accolto con tutti gli onori, fuochi d’artificio e la facciata dell’Hotel d’Angleterre con il suo nome dipinto sopra la terrazza. Dai giornali di allora: “L’intera città era letteralmente ai suoi piedi”.

Buona lettura!





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