Il caso dello spionaggio illegale attraverso Paragon sarà discusso dalla commissione libertà civili del Parlamento Europeo. Tra controllo illegale e monopolio dei social media: “Cambia un’epoca, siamo alla democratura”.
Intervista a Sandro Ruotolo
Parlamentare europeo, Partito Democratico
Sandro Ruotolo, Europarlamentare PD
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Si terrà lunedì 10 a Strasburgo al Parlamento Europeo la conferenza stampa promossa dall’europarlamentare Sandro Ruotolo del Partito Democratico, con Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it e Luca Casarini fondatore di Mediterranea Saving Humans, insieme alle forze politiche italiane di opposizione sul caso dello spionaggio illegale attraverso lo spyware di Paragon. Un caso che ogni giorno assume tratti sempre più inquietanti: 90 persone spiate illegalmente attraverso i propri telefoni, attraverso il software di produzione israeliana di uso militare che viene venduto solo ai governi amici degli Stati Uniti, tra questi anche l’Italia. Le vittime hanno appreso dello spionaggio ai loro danni direttamente dalla società Meta di Mark Zuckerberg, proprietaria di Whatsapp.
Mentre da Palazzo Chigi, dopo la prima nota, contraddittoria rispetto a quanto dichiarato da Meta, non arriva nessun chiarimento, il caso ha assunto una portata internazionale. Spiare un giornalista è un reato, ma il coinvolgimento degli attivisti di Mediterranea Saving Humans, e soprattutto di ben 90 persone in tutta Europa, fa ipotizzare un vero e proprio sistema di spionaggio illegale.
Ruotolo porterà il caso alla Commissione Libertà Civili del Parlamento Europeo, mentre tutte le forze di opposizione insorgono dopo che la rottura del contratto per l’uso dello spyware da parte degli israeliani ha mostrato in ogni caso un coinvolgimento delle autorità italiane. In questa intervista con Fanpage.it, l’europarlamentare del Partito Democratico fa il punto della situazione.
Il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato e il fondatore di Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini, sono stati spiati illegalmente da uno spyware militare, è un fatto gravissimo.
È gravissimo perché sono intercettazioni illegali di cittadini europei, dove sono stati violati i diritti e i dati personali di queste due personalità, e soprattutto certamente il fatto che sia stato spiato il direttore di Fanpage.it è ancora più grave perché in Europa c’è la libertà di informazione. I giornalisti non possono essere spiati, è questo il punto. È grave perché a spiare non è stata una società privata ma sono stati degli Stati, come ci ha raccontato la società israeliana produttrice dello spyware, che ha venduto agli Stati amici degli Stati Uniti d’America. Ma la cosa ancora più grave è ad un certo punto ha dovuto interrompere il contratto con l’Italia, perché eticamente l’Italia è uscita fuori dal seminato. Si potevano intercettare criminali o terroristi, ma non certo esponenti della società civile e addirittura un direttore di un giornale.
Lei ha preso iniziativa anche al Parlamento Europeo su questo tema.
Assolutamente sì perché è una questione europea. Sono 90 cittadini spiati, ce lo ha detto Meta, quindi Zuckerberg, il mondo di Facebook, ce lo ha detto Meta e ci ha detto che tra i 90 ci sono 7 italiani. Allora questa è una questione europea, è la culla della civiltà l’Europa, è la culla dello Stato di diritto, ed è evidente che c’è stata una violazione, io voglio sapere se ci sono altri cittadini europei, ma già il fatto che ci siano come noti due cittadini europei, impone l’intervento della Commissione Europea. Ecco perché ce ne occuperemo in parlamento europeo, nella commissione Libe, che è la commissione sulle libertà civili, ed ecco perché ho organizzato la conferenza stampa a Strasburgo con il direttore di Fanpage.it e con Luca Casarini, fondatore della Ong che recupera i migranti in mare. È significativo perché Fanpage.it ha fatto le inchieste sulla “Gioventù Meloniana”, sulla “Lobby Nera”, mentre Mediterranea con le sue missioni in mare ci racconta cosa succede in Libia, con le torture e le violazioni, a proposito del generale libico (Almasri ndr.) e quindi io voglio sapere, noi dobbiamo sapere la verità.
Lei ha preso nel Parlamento europeo anche un’iniziativa su Elon Musk, uno degli uomini più ricchi del mondo ma anche la persona più vicina al Presidente degli Stati Uniti d’America.
E’ assolutamente il più vicino, è dentro all’amministrazione, ma vedi io sono molto preoccupato per quello che sta succedendo, stiamo assistendo ad un cambio di epoca. C’è una cupola di monopolisti che gestisce i social media, pensa che i post e i tweet di Elon Musk hanno una platea di 200 milioni di persone, quindi pensa quanto è importante la trasparenza, la neutralità di un social media, invece con Elon Musk questo non avviene. Noi vogliamo le regole, loro sono quelli che non vogliono le regole tanto comandano loro, questo è l’allarme democratico, io come tante altre persone ho abbandonato la piattaforma X. Questo signore dall’America ha attaccato i magistrati italiani, oppure le interferenze con la Gran Bretagna, e sull’ex commissario Breton, e ora in Germania, pensa a quello che puo’ accadere ora in Germania a fine febbraio ci sono le elezioni.
Musk sta sostenendo apertamente l’estrema destra
Quelli di Alternative fur Deutschland. Sta cancellando la storia del nazismo e sta sostenendo apertamente un gruppo di estrema destra.
Cosa tiene insieme questi due temi, quello dello spionaggio illegale attraverso Paragon e quello del monopolismo dei social network?
La democrazia sicuramente è più debole con questi leader, è un fatto obiettivo, è la crisi dello Stato di diritto in Europa, più forte è la libertà di stampa, più forte è la democrazia, meno forte è la libertà di stampa e meno forte è la democrazia. Devi mettere insieme l’idea autoritaria, è la democratura, prendila così come formula, la democratura. E la democratura vuol dire un sistema di controllo e quindi anche illegale. Altro che resilienza noi dobbiamo fare la resistenza.
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