Luciano Floridi: Filosofia dell’informazione. Un Viaggio tra Astrazioni, Conoscenza e Design

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


Luciano Floridi, uno dei maggiori pensatori contemporanei nel campo della filosofia dell’informazione, offre una visione radicale e innovativa di come interagiamo con il mondo attraverso i dati e l’informazione.

La filosofia dell’informazione si afferma come un campo di ricerca dinamico e autonomo, capace di rinnovare il dibattito filosofico sulla computazione e la teoria dell’informazione. Attraverso un percorso storico che parte dalla filosofia dell’intelligenza artificiale, la Filosofia dell’informazione FI emerge dal confronto tra innovazione e tradizione, offrendo una nuova prospettiva sui problemi epistemologici e concettuali.

Essa non è una “filosofia perenne” ma una disciplina matura che fornisce un’analisi sistematica del mondo dell’informazione, connettendosi ad altri ambiti del sapere e ridefinendo questioni classiche e contemporanee. La sua riflessione trascende la tradizionale distinzione tra conoscenza e tecnologia, proponendo un’idea che mette al centro la filosofia come forma suprema di design concettuale.

Microcredito

per le aziende

 

Il suo approccio, che si radica nella filosofia, nella scienza dei dati e nell’informatica, trasforma il nostro modo di concepire l’interazione tra l’uomo, la realtà e il mondo digitale. La lettura delle sue opere è un investimento, non solo intellettuale ma anche pratico, per chi vuole comprendere a fondo le dinamiche che regolano la nostra era dell’informazione.

Luciano Floridi vede l’informazione come un concetto centrale che necessita di un’analisi dettagliata. Floridi, nel suo libro Filosofia dell’informazione, risultato di anni di studio, offre il primo programma di ricerca per la filosofia dell’informazione.

Si articola in tre obiettivi. Il primo è metateorico: chiarisce la filosofia dell’informazione. Il secondo è introduttivo: esamina la complessità dei concetti informativi. Il terzo è costruttivo: propone risposte a domande filosofiche attraverso la teoria dell’informazione.

La Filosofia dell’Informazione: Fondamenti, Problemi e Implicazioni

Il libro traccia un percorso strutturato e approfondito sulla Filosofia dell’Informazione (FI), esplorandone la nascita, gli sviluppi concettuali e le implicazioni epistemologiche e metafisiche.

La Filosofia dell’Informazione (FI) si configura come una disciplina che non solo fonda il design informazionale e l’ingegneria concettuale, ma fornisce anche una base sistematica per comprendere e costruire intenzionalmente il nostro ambiente intellettuale. Essa rappresenta un’evoluzione nella semantizzazione dell’Essere, consentendo all’umanità di attribuire significato al mondo in modo responsabile.

Si apre con una definizione della FI, analizzando il suo legame con la filosofia dell’intelligenza artificiale e il suo sviluppo storico, fino alla sua affermazione come disciplina autonoma. Viene discusso il suo carattere analitico e metafisico, ponendola come una possibile nuova “philosophia prima”.

Oltre a essere un ambito di ricerca filosofica particolarmente fecondo, la FI si pone come una trasformazione inevitabile del pensiero contemporaneo, destinata a influenzare profondamente l’approccio ai problemi filosofici, sia tradizionali che emergenti. Questa trasformazione segna quella che può essere definita una svolta informazionale nella filosofia, aprendo nuove prospettive di indagine.

Segue un’indagine sui problemi aperti della FI, come la visione di Hilbert e il ruolo dell’analisi, della semantica e dei valori nella comprensione dell’informazione e dell’intelligenza.

Prestito personale

Delibera veloce

 

La tecnologia espande i nostri modi di pensare alle cose, espande i nostri modi di fare le cose. […] sapere tanto del mondo e di come funziona. Ecco dove entrano in scena i computer. Possono aiutarci a pensare.

HERBERT SIMON, citato in Spice (2000)

Un’attenzione particolare è dedicata alla natura dell’informazione semantica e alla tesi della veridicità, chiarendo perché la falsa informazione debba essere considerata una pseudo-informazione.

Spesso si parla di informazioni false quando, in realtà, si tratta di misinformazione, ovvero di qualcosa che non è affatto un’informazione. Ad esempio, le balene non diventano pesci solo perché qualcuno lo pensa o lo afferma.

Questo capitolo chiarisce questa confusione, ridefinendo il concetto di informazione. La definizione generale di informazione (DGI) stabilisce le condizioni necessarie, ma non sufficienti, per qualificare i dati come informazioni semantiche. Per includere la veridicità, è stata aggiornata nella versione DGI*, secondo cui le informazioni devono essere dati ben formati, significativi e veri. Di seguito, alcune implicazioni di questa nuova definizione.

Viene poi affrontato il problema della fondazione dei simboli, esplorando diverse teorie sulla loro origine e significato, fino a introdurre una semantica basata sull’azione, che collega il linguaggio e la comunicazione all’interazione tra agenti artificiali.

La FI si interseca con la teoria della verità come correttezza, definendo fasi precise per garantire la validità dell’informazione. Questo porta a una riflessione logica su cosa significhi “essere informati” e sulle implicazioni epistemologiche che ne derivano.

Un ulteriore approfondimento è dedicato alla rilevanza epistemica e al ruolo dell’informazione nella costruzione della conoscenza, culminando nella teoria reticolare della conoscenza, che propone un modello innovativo per comprendere il sapere e la sua evoluzione.

Infine, il libro introduce il concetto di capitale semantico, inteso come qualsiasi insieme di dati ben formati e significativi che amplifica la capacità di dare senso alle cose. La sua gestione è sempre stata legata alle tecnologie dell’informazione, dall’invenzione dell’alfabeto alla stampa, fino alla rivoluzione digitale. Ogni innovazione ha portato nuove opportunità e rischi, e oggi il digitale amplifica entrambi: favorisce la diffusione delle fake news ma al tempo stesso offre strumenti per valorizzare e gestire meglio il capitale semantico.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

L’intelligenza artificiale potrebbe aiutarci ad arricchire e sfruttare meglio il capitale semantico già disponibile, migliorando il modo in cui comprendiamo e costruiamo significati. Allo stesso tempo, il digitale sta generando nuove forme di capitale semantico prima impensabili, influenzando esperienze, cultura, scienza e persino la nostra percezione della realtà. Con la crescita del digitale, il confine tra capitale semantico umano e artificiale si fa sempre più sfumato, con implicazioni profonde sulla nostra identità e sul modo in cui attribuiamo significato alle cose.

A noi è piacito molto!!! Come si dice vivamente consigliato.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito personale

Delibera veloce

 

Source link