Lecce,riapre Upim negli storici locali di via Templari. Il progetto

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Questa volta il colpo in città lo batte un grande nome del mondo del commercio: Ovs spa. Quotato in Borsa e “re” dell’abbigliamento in Italia, il gruppo veneziano amministrato da Stefano Beraldo ha rilevato i locali dell’ex Upim di Lecce, chiuso da quasi trent’anni nella centralissima via Templari. Ed entro il 2025 li riaprirà al pubblico sotto quella stessa storica insegna Upim, che negli anni ‘80 e ‘90 li rese “cool”.

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L’affare

Affare concluso con la sottoscrizione di un contratto di locazione d’azienda della durata di 12 anni, prorogabili. Il proprietario dell’immobile resta, dunque, il commercialista Matteo Spada. Amministratore unico della holding Espada Immobiliare srl e consigliere di maggioranza al Comune di Gallipoli, il manager salentino ha ceduto in affitto a Ovs spa il piano terra e il piano interrato dell’immobile di via Templari, mantenendo così sotto la sua diretta gestione il primo piano, per il quale, tra l’altro, non si escludono sviluppi a breve. 

Lo spazio è stato locato grazie alla mediazione della milanese Svicom Agency (Corrado di Paolo), offre accesso anche da via Matteotti ed è tra i più ampi tra quelli presenti nel centro storico.

Il progetto

Misura oltre 2.500 metri quadri, distribuiti equamente su entrambi i livelli. E, con Upim, Ovs spa punta a farlo decisamente fruttare, attraverso un investimento mirato. Contattato, il gruppo spiega, infatti, a Quotidiano che il suo «progetto prevede la realizzazione di un flagship store», il concept ideato per comunicare la qualità e la diversità del brand nella sua interezza, attraverso il particolare design e una dinamica di ospitalità che sappia offrire alla clientela una immersione esperienziale, votata non solo all’acquisto del prodotto, ma anche alla fruizione di servizi. Fondato nel 1928, diretto da Massimo Iacobelli e oggi attivo con circa 500 negozi in Italia, Upim è un brand dell’abbigliamento, ma – veicolando sotto la sua insegna anche i marchi Croff e Bluekids -, propone anche soluzioni per la casa, l’intrattenimento e la profumeria. 
Il suo insediamento avverrà precisamente al primo piano: «In quello interrato – spiega l’azienda – allestirà il suo spazio un partner di categoria merceologica accessoria». Potrebbe trattarsi di un negozio di calzature. Top secret il nome. In attesa della definizione dell’intesa, al momento, l’azienda preferisce mantenere privacy. «Circa 10 le assunzioni» in arrivo, atte a garantire all’operazione anche l’atteso impatto sociale.

I lavori 

Il cantiere è già aperto. Una squadra di operai è operativa ormai da qualche giorno. Se ne sta occupando la proprietà, che in collaborazione con l’ingegnere Fausto Giancane, sta attuando un intervento di manutenzione/ristrutturazione, al termine del quale potranno cominciare le attività di allestimento da parte di Upim e del suo partner. La data di apertura dello store è dunque strettamente connessa ai tempi di recupero strutturale dell’immobile, chiuso dalla fine degli anni ’90 e dunque in condizioni non adeguare per consentire l’immediato esercizio. L’ultima proprietà, prima di quella attuale, rispondeva al nome di Emmelle immobiliare srl. Società con sede a Bari, che rilevò 5 punti vendita Upim da “Rinascente”, compresi quelli di Brindisi e Lecce, dal 2015 finiti nelle cure del tribunale e, dunque, messi in vendita all’asta giudiziaria. Espada Immobiliare – che in corso Roma a Gallipoli è anche proprietaria dello store multibrand del lusso, Antonella Espada – acquisì l’edificio di via Templari nel 2017 per 2 milioni e 50 euro. E già in agosto annunciò la rinascita dell’ex Upim sotto la nuova veste di “Shopping Center Galleria Templari”: moda, beauty e food, su tre piani. Un investimento da 5 milioni di euro, che risvegliò la curiosità intorno a quei vecchi locali, ma che a conti fatti è rimasto incompiuto, per diverse ragioni che il suo promotore riconduce in un certo senso anche agli eventi (pandemia) e alle fibrillazioni che il mercato nazionale e internazionale ha patito e continuare a patire. 

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La strada

Quel che è certo è che quello di Upim segna un ritorno di fiamma, che riporta luce laddove il buio stava letteralmente prendendo il sopravvento, non soltanto dietro le saracinesche abbassate del punto vendita oggi locato. Circa dieci anni fa, è stato per primo l’arrivo di Feltrinelli a riaccendere via Templari, costola di Piazza Sant’Oronzo, animata fino a quel punto solo da poche, anche se consolidate, attività. Ma tra non molto si riaccenderanno anche le vetrine dell’ex Prenatal. Ve lo abbiamo riferito il 25 ottobre scorso: la proprietà (Semeraro) – la stessa dell’immobile che ospita Feltrinelli e che non è più in vendita – ha affittato lo spazio commerciale a “Scout”, negozio multibrand con casa madre a Bologna. Investitori da fuori regione: la sfida per il commercio urbano riparte da loro. 
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