Latina e Frosinone? Diamogli il solito aeroporto civile a chiacchiere – AlessioPorcu.it

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Al Forum del Turismo della Regione Lazio si è tornato a parlare della costruzione di uno scalo civile nel capoluogo pontino. Ed anche in quello Ciociaro. Così nessuno si scontenta. Tanto non si fa da nessuna parte. Un’idea ormai vecchia che di tanto in tanto riemerge

Accadde nel lontano 1974: il Romano Pontefice era Paolo VI e cadeva il settimo centenario trascorso dalla morte di san Tommaso d’Aquino. Non era ancora la stagione dei papi globetrotter a cui ci avrebbe in seguito abituato Karol Woijtyla e quando un Santo padre si spostava dalle mura vaticane era un evento. L’ex arcivescovo di Milano, successore di Giovanni XXIII scelse di visitare le terre di San Tommaso ed andò sia ad Aquino che Roccasecca, le quali da sempre sono separate da una atavica rivalità su chi delle due abbia dato i natali all’Angelico Dottore della Chiesa. La visita del Papa doveva essere risolutiva.

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Paolo VI ad Aquino nel 1974

In migliaia giubilarono nella nuova piazza di Aquino quando Paolo VI disse “Sono contento di essere qui nella terra che diede i natali a San Tommaso”. E vaffanc… a Roccasecca pensarono in massa gli aquinati. Solo che a distanza di una manciata di ore, altrettanto festosamente accolto a Roccasecca, il Pontefice salutò i fedeli dicendo “Sono contento di essere qui nella terra che diede i natali a San Tommaso”. E vaffanc… ad Aquino pensarono i Roccaseccani.

Il San Tommaso di Rocca

È un po’ quello che sta accadendo al Governatore del Lazio, Francesco Rocca. Senza indossare i panni papali è stato chiamato a pontificare su una faccenda altrettanto divisiva: dove fare il nuovo aeroporto del Lazio a Sud di Roma. Dove fondamentalmente non si può fare perché nessuna area ha le caratteristiche necessarie, stando alle relazione fatte alcuni anni fa dall’ente dell’Aviazione CIvile Enac. Perché se devi chiudere Ciampino che è troppo piccola e non riesce a contenere la crescita dei voli, tanto Frosinone quanto Latina non abbondano in ettari disponibili.

Però fa figo. Piace. E la gente sogna. Sognare non costa e questo alla Regione piace: qualunque Regione, di qualunque colore.

E così, nel giro di pochi giorni, Rocca ha benedetto le aspirazioni aeronautiche del capoluogo ciociaro come di quello pontino. Ma mentre gli aquinati ed i roccaseccani si passarono la voce, in questo caso nessuno a Frosinone legge i giornali di Latina e viceversa.

I piccoli scali non sono inutili, sono problemi

(Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

Quando a Latina o a Frosinone non sai che dire riprendi un aeroporto. Così, ciclicamente, si sogna di volare. Il sogno del tacchino che si percepisce uguale all’aquila perché ha le ali come l’aquila. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ne ha parlato durante il primo Forum del Turismo, organizzato dall’assessore regionale Elena Palazzo al Salone delle Colonne a Roma. (Leggi qui: Primo Forum del Turismo alla Pisana: nasce il brand Lazio).

Ogni idea è buona ma se è sempre la stessa idea stanca. Di aeroporto a Latina, a Frosinone ed a Viterbo si parla da lustri ma qui continuano a volare solo i gabbiani.

A Ciampino l’aeroporto non lo vogliono più, perché inquina. E sempre a Ciampino l’aeroporto non può stare più: perché è piccolo e non può reggere la crescita, sta dentro un centro abitato e le nuove norme non lo consentono. Noi lo dovremmo volere. E per andare dove? Per venire da dove? Inoltre quanta ricchezza porta un aeroporto piccolo? A Torino, e parliamo di Torino, viaggiano non dal loro aeroporto di Caselle ma vanno a Malpensa, a Genova eguale. E non sanno che fare. I piccoli aeroporti non sono inutili, sono problemi.

Costi elevati per la comunità

Inoltre il Comani, l’aeroporto di Latina che c’è non è vuoto ma ospita la scuola di volo basico a elica dell’aeronautica militare che forma tutti i giovani piloti italiani e non solo  I militari da anni pensano di delocalizzare l’impianto a Marcianise. Il Moscardini, l’aeroporto di Frosinone, si prepara a salutare il 72° Stormo che si trasferirà a Viterbo con la sua Scuola Volo Elicotteri. Ma non resterà vuoto: per informazioni, raggiungere Piazza della Marina a Roma e citofonare Aid. È l’Agenzia Industrie Difesa, titolare di tutti gli impianti militari: su Frosinone c’è un progetto in atto.

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Risultato: per mettere 4 voli civili a Latina perdiamo 500 posti di lavoro di militari e una prestigiosa funzione di formazione di giovani. Per metterli a Frosinone, assorbendo tutti i dipendenti che a quel punto si trasferirebbero da Ciampino, perderemmo il progetto di conversione in fase di studio. Come se a Parigi per fare un bar delocalizzano la Torre Eiffel.

Turista in aeroporto © Anna Shvets / Pexels

Inoltre i costi di gestione dello scalo civile sarebbero così elevati da caricare sui gestori e sulla comunità un deficit eterno. Ma capisco che qualcosa si debba pur dire e ogni tacchino è autorizzato a sognarsi aquila. Io? Farei ponti d’ oro ai militari e scrivevi all’ ingresso della città:  Latina, la città dove si insegna a volare. Sarebbe figo. A Frosinone? La città dove si insegnava a volare ma forse ci faremo altro, sempre legato al volo e sempre legato alle stellette. Ma quella è faccenda concreta, non storie per tacchini.



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