Popolare Sondrio balza con Ops Bper. Le frasi chiave dell’a.d. Papa su prezzi e risiko in atto

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Bper Banca ha messo la sua tessera nel complicato e ricco puzzle del risiko bancario in Italia. Dallo scorso novembre in poi è stato un susseguirsi di annunci a sorpresa di operazioni che vedono coinvolti tutti i principali gruppi bancari italiani, quotati sul Ftse Mib (Intesa Sanpaolo si è chiamata fuori nel giorno dei conti, con le eloquenti dichiarazioni del ceo Carlo Messina).

Ieri sera un nuovo tassello con Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio protagoniste: la banca emiliana ha annunciato ieri a mercati chiusi il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo pari a 4,3 miliardi di euro, interamente in azioni.

Intanto in attesa di un comunicato ufficiale da parte della banca valtellinese, arrivano alcuni rumors, raccolti dalle agenzie stampa, che parlano di “un’Ops che non sarebbe concordata e che “nei prossimi giorni verrà convocato un consiglio di amministrazione della Popolare di Sondrio per le prime valutazioni sull’offerta lanciata da Bper”.

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Questione prezzi: il ceo spiega

A Piazza Affari, Banca popolare di Sondrio è tra le migliori del listino con un rialzo di circa il 5% (alle spalle di Iveco che vola del 14% post conti) mentre Bper è nelle retrovie con un ribasso di quasi il 7,5%. Da inizio anno il titolo della banca valtellinese ha corso molto, registrando quasi un +20% ytd. E oggi sul Ftse Mib sale anche Unipol che è azionista di riferimento dei due gruppi bancari: il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri detiene una quota diretta e indiretta pari al 24,621% del capitale di Bper e il 19,7% dell’istituto bancario valtellinese.

Un’operazione che, come ha ammesso il ceo Gianni Franco Papa nel corso della presentazione alla stampa, ha “avuto un’accelerazione” proprio dopo quello che è accaduto nel mondo bancario italiano negli ultimi mesi.

Negli ultimi mesi sia noi che Popolare di Sondrio siamo saliti molto, è un’operazione che fino a poco tempo fa non avremmo potuto fare perché il mercato non valorizzava appieno la nostra banca. Ora con circa 9,8 mld di capitalizzazione di mercato (oltre 4  miliardi in più rispetto ai livelli di aprile 2024) possiamo fare un’operazione che crea valore e sicuramente quanto successo sul mercato ha accelerato la nostra volontà di consolidarci ulteriormente”, ha dichiarato il manager che aggiunge: “il prezzo dell’azione della Popolare Sondrio riflette già appieno il valore intrinseco della banca, un’operazione ha senso se crea valore e prezzi troppo elevati creerebbero disvalore per la banca che acquisisce”. “Considerando sinergie e premio abbiamo un’operazione che crea valore, questo è il nostro faro“.

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E’ diventato fondamentale per noi proteggere il nostro posizionamento in Italia alla luce dell’intensa fase di consolidamento in atto“, ha spiegato Papa. “Saremo una banca a presenza nazionale con un forte radicamento territoriale”. Si tratta di “un’operazione industriale e non finanziaria tra due banche che presentano caratteristiche simili”, ha rimarcato.

Ops Bper-Bp Sondrio sotto la lente

Tra i numeri principali su cui soffermarsi c’è il rapporto di concambio: è stato fissato in 1,450 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente di Bp Sondrio. Assumendo come riferimento i prezzi ufficiali delle azioni di Bper e di Bp Sondrio registrati ieri 5 febbraio 2025, tale rapporto di cambio comporta un prezzo implicito di offerta pari a 9,527 euro per azione dell’Emittente, un premio pari a circa il 6,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni dell’Emittente rilevato sempre in data 5 febbraio 2025 e un premio del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.

Operazione che stamattina è stata presentata ufficialmente dal ceo di Bper Franco Papa nel corso della conference call con la comunità finanziaria. Un’operazione che non è stata concordata, spiega il ceo della banca emiliana, ma “non consideriamo questa offerta ostile visto il razionale dell’operazione”. Una prima data da segnarsi: 18 aprile, giorno in cui è stata convocata l’assemblea straordinaria per l’aumento di capitale a servizio dell’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio.

In relazione all’offerta, l’offerente è assistito da: Chiomenti, quale consulente legale; Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., Goldman Sachs Bank Europe SE, Succursale Italia, e Barclays Bank Ireland PLC, quali advisor finanziari; ed Equita Sim, quale intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni.

Equita: “basso rischio di esecuzione, abbia una forte valenza industriale”

“Riteniamo che l’operazione, caratterizzata da un basso rischio di esecuzione, abbia una forte valenza industriale in quanto permetterà di consolidare il posizionamento della combined entity nel Nord Italia (in particolar modo in Lombardia, dove stimiamo una quota di mercato aggregata in termini di flilali pari al 14%), fare più efficacemente leva sulle fabbriche prodotto (in particolar modo a sostegno della componente commissionale) e condividere le best practices di entrambi i soggetti coinvolti”, commentano gli analisti di Equita Sim.

Secondo la view della sim milanese, “un’integrazione non sarebbe soggetta a particolari complessità, considerando alcune questioni: la complementarità della rete territoriale; la presenza di fabbriche prodotto condivise (in particolare Arca SGR) e il positivo track-record di Bper a seguito delle numerose acquisizioni completate negli ultimi anni. Inoltre, le due banche condividono lo stesso partner assicurativo Unipol (attraverso le JV Arca Vita/Assicurazioni), che è anche l’azionista principale di entrambe le banche con una quota di circa il 20%”.

I numeri del 2024 di Bper

Ieri sera sono arrivati anche i risultati finanziari di Bper. Il quarto trimestre 2024 si è chiuso con un net interest income (nii, ovvero il margine d’interesse) migliore delle attese a quota 853,7 milioni di euro (-1,9% a/a) rispetto alle stime raccolte dal consensus Bloomberg che indicavano un Nii di 823,1 milioni. Cala ed è inferiore alle attese l’utile netto che si è attestato a 265,6 milioni (-39% a/a) rispetto alle stime di 293,2 milioni.

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Per l‘intero 2024, Bper ha registrato un utile netto di 1,4 miliardi, in calo del 7,7% rispetto all’esercizio precedente. Al netto delle voci straordinarie l’utile ha mostrato una crescita del 4,1%. I proventi operativi netti si sono attestati a 5,6 miliardi (+1,8%) grazie alla crescita dei ricavi core (+4,1%), con margine di interesse a 3,4 miliardi (+3,9%) e commissioni nette poco sopra i 2 miliardi (+4,5%).

A livello di cedola, il Consiglio ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 60 centesimi per ciascuna delle 1.421.624.324 azioni rappresentative del Capitale sociale (al netto di quelle che saranno detenute in portafoglio alla data di stacco cedola).



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