Torna la Fiera Eos a Verona. Il punto delle organizzazioni sul settore delle armi in Italia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


La quarta edizione dello European outdoor show (Eos), manifestazione di rilievo nazionale dedicata alla caccia, al tiro sportivo, alla nautica e agli sport all’aria aperta, organizzata dalla società Pintails e dal Consorzio armaioli italiani (Conarmi), si terrà dall’8 al 10 febbraio presso la fiera di Verona.

Eos, prosecuzione di ex eventi fieristici dedicati al settore delle armi, come Exa a Brescia e Hit show a Vicenza, è stato contestato nel tempo dalla Rete italiana pace e disarmo, dall’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia e dal Movimento nonviolento poiché si presentava come un’anomalia nel panorama fieristico europeo sulle “armi comuni”. Tuttavia le associazioni segnalano in occasione dell’edizione 2025 alcuni timidi passi in avanti da parte degli organizzatori della fiera per rendere Eos una manifestazione dedicata solo agli sport all’aria aperta, in cui è esclusa la presenza di armi.

In previsione della fiera le organizzazioni pacifiste hanno organizzato una conferenza stampa il 5 febbraio proprio a Verona per parlare di alcune criticità di Eos e per fare il punto sul valore economico del settore delle armi in Italia.

Contabilità

Buste paga

 

Giorgio Beretta, analista ed esperto di Opal nonché autore del libro “Il Paese delle armi: falsi miti, zone grige e lobby dell’Italia armata” edito da Altreconomia, ha analizzato un comunicato stampa pubblicato a dicembre dall’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportivi e civili (Anpam), che stima per il settore delle armi ad uso civile un valore diretto di 1,3 miliardi di euro e un impatto economico di otto miliardi di euro, lo 0,38% circa del Pil italiano.

Questi dati sono in crescita rispetto al 2019, oltre al fatto che la produzione è per l’87% destinata all’export, uno sbocco importante dal punto di vista economico per il comparto delle armi. Il comunicato definisce questi numeri “positivi e in crescita” per un settore che si conferma “un’eccellenza dell’industria italiana”.

I dati esposti da Beretta hanno invece dimostrato che il reale valore dell’industria armiera civile è in calo, se vengono considerati in valori costanti: nel 2010 il settore delle armi produceva un valore di oltre 10 miliardi di euro, nel 2019 di circa 8,7 miliardi e nel 2023 poco più di otto miliardi. Beretta ha aggiunto che le licenze per porto d’armi sono calate da 1.237.912 del 2022 a 1.174.233 nel 2023, una diminuzione di 63.679 permessi (ultimi dati disponibili della polizia di Stato). Beretta però ha sottolineato che è difficile stimare il numero reale di licenze, soprattutto perché le autorità non forniscono dati precisi sul numero dei “nulla osta”, ovvero le autorizzazioni per acquistare e detenere un’arma, oltre al fatto che non sono pubblici i dati sulla vendita di armi alle persone in possesso di una licenza.

Per quanto riguarda la fiera Eos, nelle scorse edizioni le organizzazioni avevano riscontrato alcune criticità, tra cui l’esposizione di tutti i tipi di “armi comuni” che non è stata limitata a un unico settore: infatti non venivano esposte solo pistole e fucili per il tiro sportivo o per la caccia, ma anche per la difesa personale o per i corpi di sicurezza pubblici e privati, nonostante altre fiere del settore vengano dedicate a una specifica attività. Inoltre l’accesso alla fiera era libero e non ristretto agli operatori specializzati del settore, come avviene in altre fiere europee (anche quest’anno l’entrata rimane libera e a pagamento) e l’ingresso era permesso anche ai minorenni, purché accompagnati da un adulto, nonostante altre fiere come Vinitaly vietino l’ingresso ai minori.

Infine, prima dell’edizione 2023 la Rete pace e disarmo aveva chiesto ai promotori di Eos di predisporre un Codice di responsabilità sociale d’impresa e un regolamento della manifestazione fieristica, che è stato approvato e attuato solo tre settimane prima dell’inizio dell’edizione del 2024.

La conferenza stampa in vista dell’edizione 2025 ha messo in luce alcuni sviluppi da segnalare, secondo la Rete pace e disarmo, Opal e Movimento nonviolento. Nella prima versione del catalogo degli espositori pubblicata online erano presenti i nomi di due aziende israeliane, Bul Armory (armi da fuoco di alta qualità) e Maglula (caricatori rapidi e veloci), i cui prodotti sarebbero stati in esposizione nel padiglione 12, negli stand delle ditte italiane Origin STB e Paganini. Sebbene Eos non prevedesse uno stand dedicato alle due aziende israeliane, la presenza di armi prodotte in Israele è stata considerata problematica da parte della Rete pace e disarmo che ha espresso la sua posizione critica, dopo la quale i nomi delle due aziende sono stati tolti dal catalogo, senza però che gli organizzatori abbiano fornito una spiegazione.

La richiesta delle organizzazioni pacifiste di escludere prodotti di aziende israeliane parte dalla considerazione che da un salone fieristico sulle armi dovrebbero essere esclusi tutti i prodotti di Paesi che sono ritenuti da parte delle Nazioni Unite responsabili di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, com’è il caso appunto di Israele. Inoltre, nel regolamento generale di Eos è stato scritto che non sono ammesse a esporre aziende che provengono da Paesi sottoposti a embargo dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea in materia di armi, oltre al fatto che verrà vietata l’esposizione di armi appartenenti alla Categoria A della classificazione dell’Ue. La rete di organizzazioni pacifiste considera questi due aspetti dei passi in avanti da parte degli organizzatori.

Nonostante le ripetute richieste avanzate negli anni, l’accesso alla fiera per i minorenni, anche ai padiglioni che espongono armi, viene però ancora consentito (l’ingresso per i minori di 13 anni è addirittura gratuito). Per l’edizione 2025 la questura ha emanato delle prescrizioni che vietano il maneggio delle armi da parte di minorenni, avviso che sarà presente nella segnaletica, negli annunci al pubblico e che verrà monitorato dagli steward.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La presenza di prescrizioni specifiche sul tema, oltre all’introduzione di un comitato etico, creato in collaborazione con il Comune di Verona, per monitorare l’attuazione del codice di responsabilità, vengono considerati degli sviluppi positivi da parte delle tre organizzazioni. Anche se il presidente del Movimento nonviolento, Mao Valpiana, ha chiesto durante la conferenza stampa di monitorare scrupolosamente il rispetto delle prescrizioni, soprattutto poiché nelle scorse edizioni erano stati riportati vari casi di minori con un’arma in mano.

L’organizzazione di Eos a Verona ha suscitato comunque alcune perplessità e critiche, come racconta Jessica Cugini, consigliera comunale di Sinistra italiana. “Nel tavolo istituzionale tra Comune, ente fiera ed Eos oltre a Conarmi per la prima volta hanno partecipato alcune importanti aziende come Beretta e Benelli, che esportano armi in tutto il mondo, tra cui Israele. Se si ottiene che le aziende israeliane non espongano a Eos, poi però è difficile tacere sul fatto che Beretta ha diversi negozi in Israele e che le sue armi sono diffuse anche negli insediamenti illegali in Cisgiordania, come ha documentato anche l’inchiesta di gennaio uscita su Altreconomia”.

Un gruppo di 21 associazioni e organizzazioni della società civile ha indetto perciò per sabato 8 febbraio, primo giorno della fiera, una manifestazione per chiedere all’amministrazione comunale di dissociarsi pubblicamente da Eos, un evento che promuove pubblicamente le armi in un momento storico contrassegnato da una sessantina di guerre in giro per il mondo.

© riproduzione riservata



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link