Il Consiglio Comunale del 4 febbraio ha adottato la prima variante al Piano degli Interventi

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Gli atti saranno depositati presso il Comune per 30 giorni decorsi i quali chiunque potrà presentare osservazioni in vista dell’approvazione definitiva.

 

  •  Nessun consumo di suolo ai sensi della legge regionale 14 del 2017 che definisce le norme sul suo contenimento.
  • Interventi edilizi pianificati solo all’interno dell’Ambito Urbano Consolidato (area individuata dal Piano di Assetto del Territorio – PAT in cui è già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, comprendendo in essa quelle libere intercluse o di completamento).
  • Previsti 4 accordi pubblico privato (ex articolo 6 legge 11 del 2004) che prevedono interventi di rilevante interesse pubblico nelle aree dell’ex Cinema Impero, di Villa Lando, di via Corner (impianti sportivi) e dell’area cosiddetta ex Volvo.
  • Ripianificati o stralciati i piani urbanistici attuativi decaduti o conclusi anche parzialmente.
  • Individuati 15 annessi agricoli che potranno essere utilizzati come residenza per i familiari
  • Riviste e riunite in un unico fascicolo le Norme Tecniche Operative.

 

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Con Delibera n. 18 del 04/02/2025, il Consiglio Comunale, con i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza e l’astensione di quelli opposizione, ha adottato il PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI – P.I. di Mirano.

«Questa prima variante tratta alcuni temi particolarmente sentiti dalla popolazione a cui non era stato possibile procedere stante l’assenza dello strumento di pianificazione principe, il PAT, previsto dal processo urbanistico fissato dalla legge regionale», commenta il Sindaco Tiziano Baggio, che prosegue: «E’ stato quindi determinante, a questo fine, il lavoro fatto per riuscire ad approvare il PAT in tempi rapidi, all’inizio del mandato di questa amministrazione, a conclusione di un lungo lavoro di studio e di approfondimento realizzato negli anni precedenti. Ricordo che, mentre il PAT si occupa di aspetti aventi rilevanza in termini urbanistici definendo le strategie dell’assetto territoriale, con il PI si entra nel merito attuativo».

 

Gli accordi pubblico privato

Assume particolare rilievo la possibilità, che deriva dall’approvazione del PAT, di utilizzare gli strumenti urbanistici previsti dalla regionale 11 del 2004 che, all’articolo 6, prevedono la possibilità, con procedure pubbliche e trasparenti, di concludere accordi tra soggetti pubblici e privati al fine di assumere nella pianificazione proposte ed iniziative di rilevante interesse pubblico. Questo primo piano apre quindi alla possibilità di addivenire nei prossimi mesi a 3 accordi che prevedono quale interesse pubblico la rigenerazione dell’area dell’ex cinema Impero e la messa a disposizione dei cittadini dell’area verde ora privata che costeggia via Dante ad Ovest, la riqualificazione di Villa Lando che potrà essere riconvertita a struttura ricettiva e il rifacimento degli spogliatoi a servizio degli impianti sportivi di via Matteotti. «Interventi importanti e di grande impatto, che nel rispetto della storia della città, miglioreranno la qualità e l’attrattività del centro storico, che si allargherà ulteriormente a beneficio dei cittadini e delle attività economiche, richiamando ulteriori visitatori», dichiara il Sindaco, che continua: «Con le prossime varianti saranno affrontate altre questioni strategiche di pari rilevanza, non solo nel centro storico, ma anche nelle frazioni ed infatti il piano individua diverse aree su cui sarà possibile sviluppare questo tipo di accordi».

Diventa invece definitivo l’accordo già ipotizzato nel 2009 a latere della procedura concorsuale che ha interessato le attività imprenditoriali che erano presenti nell’area cosiddetta ex Volvo, che identifica quale valore pubblico, a seguito della riconversione dell’uso della stessa area in attività commerciali e residenziali, la risoluzione delle problematiche di viabilità esistenti all’ìncrocio tra via Vittoria e via Miranese.

 

Gli altri temi del Piano

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Il piano adottato affronta, fornendo risposte ai cittadini, anche altre questioni particolarmente sentite. Tra queste, assume particolare rilievo la redazione degli elaborati del Piano degli Interventi aggiornati rispetto alle tavole del vecchio PRG che prevedono:

  • la ripianificazione dei piani urbanistici attuativi – PUA – decaduti, confermati o stralciati;
  • la ripianificazione delle aree con lottizzazioni concluse o parzialmente conclusione;
  • la ripianificazione delle lottizzazioni concluse, anche parzialmente, cristallizzando l’ìndice di edificabilità nella misura effettivamente realizzata o assegnata (se non realizzata);
  • il cambio d’uso di 15 fabbricati rurali esistenti non più funzionali all’attività agricola, da destinare a residenza dei familiari;
  • la previsione di 4 lotti di nuova costruzione che non costituiscono consumo di suolo.

 

Infine, sono state Riviste e unificate le Norme Tecniche Operative, ciò che semplificherà di molto la loro consultazione.

Conclude il Sindaco: «Questa amministrazione ha individuato quali linee guida strategiche per la pianificazione urbanistica la conservazione del paesaggio e del capitale naturale e la promozione della sostenibilità economica e sociale. Una MIRANO CHE GUARDA LONTANO definisce dunque la nostra idea di città. Una città che progetta il suo futuro volendo conservare la propria unicità ed identità, il suo paesaggio e le proprie radici, quali fattori chiave del suo successo, che vuole essere scelta come luogo in cui vivere, forte dei suoi centri e delle sue comunità diffuse. Linee guida che saranno le stesse in tutte le prossime varianti».

Il piano adottato verrà depositato a disposizione del pubblico per 30 giorni consecutivi presso la sede del Comune, decorsi i quali chiunque potrà, entro i successivi 30 giorni, formulare osservazioni; dell’avvenuto deposito verrà data notizia mediante avviso pubblico all’albo pretorio, e sul sito del Comune nella sezione trasparenza. Nei 60 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, il Consiglio comunale deciderà sulle osservazioni pervenute e approverà il nuovo piano, fatti salvi i tempi necessari all’acquisizione del parere VAS e del parere regionale in merito alla valutazione di compatibilità idraulica.




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