A ormai 4 anni dalla firma del primo memorandum di intesa, avvenuta ad aprile 2021, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Hydrogen Park e gruppo Sapio hanno rinnovato il loro impegno a favore dello sviluppo di una hydrogen valley a Porto Marghera nel corso dell’evento ‘Aperiporto’, a cui hanno partecipato il Presidente del AdSP Fulvio Lino Di Blasio, l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto Roberto Marcato, il Presidente di Hydrogen Park Andrea Bos, e Alberto Dossi, Presidente del gruppo Sapio nonché di H2IT – Associazione Italiana Idrogeno.
Insieme a loro sono intervenuti Stefania Crotta, Direttore Generale Programmi e Incentivi Finanziari del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Santo Romano, Direttore Area Politiche economiche, capitale umano e programmazione comunitaria della Regione Veneto, Domenico Russo, Direttore di Stabilimento di Porto Marghera del Gruppo Sapio, Francesca Paludetti, Chief Corporate Development Officer del Gruppo Sapio.
“In un contesto europeo impegnato a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 – ha ricordato Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, introducendo l’argomento dell’incontro – siamo chiamati non solo a portare il nostro contributo per la decarbonizzazione ma, nell’ottica di una strategia nazionale, a realizzare un nuovo modello che vede nei porti veri e propri hub energetici. Una sfida che ci ha visti, e ci vede, impegnati in diverse piattaforme progettuali finalizzate a sostenere lo sviluppo di energia da fonti alternative e in particolare dall’idrogeno. La prima collaborazione è stata quella avviata nel 2021 proprio con Sapio e Hydrogen Park, con il memorandum per lo sviluppo di un hub per l’idrogeno verde all’interno dell’area portuale. Oggi questo memorandum viene rinnovato e rafforzato e ci vedrà impegnati nel favorire un’integrazione con le realtà industriali e logistiche insediate a Porto Marghera. A questa, si è aggiunto, nel 2022, uno studio realizzato nell’ambito del progetto UE Susport che ha dimostrato la capacità del nostro sistema portuale di soddisfare il potenziale fabbisogno di idrogeno dell’hinterland e dell’intero nord-est. Nel 2023, abbiamo poi preso parte al gruppo di lavoro Cantiere Idrogeno della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e aderito alla European Hydrogen Port Network, la rete istituita nell’ambito della Clean Hydrogen Partnership che rappresenta e promuove il settore dell’idrogeno in Europa. Si tratta di azioni che stiamo portando avanti nella convinzione che Porto Marghera e l’intero sistema portuale veneto possa rivestire un ruolo fondamentale nella transizione energetica e nella capacità di tenere assieme industria, logistica ed economia circolare”.
“La volontà della Regione del Veneto è chiara – ha commentato Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto – come testimonia la previsione contenuta nel nuovo Piano Energetico regionale licenziato nel 2024 e la manifestazione d’interesse del 22 gennaio 2022, attraverso la quale la Regione ha aderito al bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), finanziato dal PNRR, per il sostegno di progetti per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili in aree industriali dismesse. È in virtù di tale azione politica e amministrativa che abbiamo garantito, tramite bando, un concreto sostegno ai progetti presentati stasera. Ma non ci siamo limitati a questo: la Regione ha infatti destinato 30 milioni di euro, risorse stanziate dal Piano Operativo Regionale FESR 2021-2027, per la riconversione verso produzioni green di aree altrimenti abbandonate. Credo che Porto Marghera sia un sito ideale per fare nascere e crescere la Hydrogen Valley regionale, sia per gli spazi che offre, sia per sfruttare al meglio le potenzialità connesse alla ZLS, strumento che abbiamo fortemente voluto e volano per sostenere lo sviluppo di una economia sostenibile rivolta alla transizione ecologica”.
“Il rinnovo del memorandum tra Sapio, l’Autorità di Sistema Portuale e Hydrogen Park è particolarmente importante perché nasce per rendere Porto Marghera sempre più punto di riferimento nel contesto europeo e del Mediterraneo come hub per l’idrogeno. In particolare, sviluppando infrastrutture all’avanguardia in grado di competere con i porti del Nord Europa e contribuendo così a una transizione energetica sostenibile e ad un’economia circolare” ha dichiarato Alberto Dossi, Presidente del gruppo Sapio. “Sapio è presente in quest’area sin dagli anni ’80. L’impianto di produzione d’idrogeno che stiamo realizzando con il supporto dei fondi del PNRR rappresenta il primo passo concreto per la creazione di un hub per l’idrogeno. Ma per sostenere il processo di trasformazione del territorio è fondamentale la collaborazione di tutti, delle istituzioni locali in primis e di tutto il tessuto industriale. Unendo le forze contribuiremo allo sviluppo sostenibile di Porto Marghera”.
Per Andrea Bos, Presidente di Hydrogen Park, “il Memorandum of Understanding tra AdSP, Hydrogen Park e Sapio mira a sviluppare l’infrastruttura dell’idrogeno nel perimetro di porto Marghera, per garantire l’accesso alla molecola verde agli off-takers pubblici e privati su scala industriale”.
L’obbiettivo è quello di “sviluppare un punto di scambio domestico ed internazionale, che permetta alla domanda interna di accedere ai quantitativi differenziali necessari alla continuità della produzione (di beni e servizi); la realizzazione dell’hydrogen hub è, infatti, uno step fondamentale per garantire al sistema industriale la certezza di approvvigionamento di idrogeno su scala petrolifera, tale da abilitare l’attivazione degli investimenti necessari alla transizione verso molecole ambientalmente compatibili. L’hydrogen hub è uno dei pilastri del progetto della banca per l’idrogeno, sviluppato da Hydrogen Park, che infatti, grazie ai suoi grandi soci, può svolgere una funzione di ritiro e rilascio dei quantitativi differenziali generati dalla naturale discontinuità delle rinnovabili, garantendo in questo modo il base-load ai progetti nazionali e mettendo a sistema le importanti infrastrutture logistiche ed industriali di cui è dotato Porto Marghera.”
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