Tornano a crescere le matricole che si iscrivono all’Alma Mater di Bologna, dopo lo stallo dell’anno scorso e il calo di quello precedente. E continua la metamorfosi della popolazione studentesca dell’Ateneo, complice soprattutto l’aumento costo della vita a Bologna. Calano ancora infatti gli studenti fuorisede dal centro e sud Italia, soprattutto alle lauree triennali, mentre si registra una forte impennata di giovani che arrivano dall’estero per studiare sotto le Due torri o nei campus romagnoli. E’ questa la fotografia restituita oggi in conferenza stampa dal rettore Giovanni Molari.
Rispetto alla distribuzione nei diversi Campus, le matricole sono in aumento le sedi di Bologna (+3%), Cesena (+3%), Ravenna (+12%), trainata soprattutto dal corso triennale internazionale in ingegneria delle costruzioni, e Rimini (+4%). In leggero calo invece Forlì (-2%), “ma si tratta di una flessione poco significativa a fronte della complessiva dimensione del Campus (si tratta della sede romagnola più popolosa) e della notevole crescita dello scorso anno (+16%)”, sostiene una nota dell’Università.
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“Quello degli alloggi è sicuramente uno dei problemi principali – afferma il rettore – ma non ha ridotto l’attrattività dell’Ateneo”. Il calo dei fuorisede da altre regioni, considera Molari, “è un trend che ha anche aspetti positivi ed è comunque compensato dall’incremento degli studenti internazionali”. “Ma più che il problema degli alloggi, è il costo della vita che ha inciso di più, visto che comunque l’incremento di 800 studenti in più non è piccolo”, spiega.
I nuovi iscritti all’Alma Mater in questo anno accademico sono 26.748, in aumento del 3% rispetto ai 25.937 dello scorso anno (appunto 800 in più). A questi si aggiungono altri mille studenti internazionali che sono ancora in fase di perfezionamento. In totale, l’Università di Bologna torna quindi a superare quota 90.000 iscritti, come nel 2021-2022. In particolare aumentano del 7,8% le immatricolazioni ai corsi magistrali, di cui la metà ha conseguito la laurea triennale in un altro Ateneo. Sono in lieve aumento (+0,7%) anche i nuovi iscritti ai corsi triennali e a ciclo unico. Come lo scorso anno (fu -4%), diminuiscono ancora gli iscritti da fuori Emilia-Romagna: -6%.
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Calo dei fuori sede e aumento degli esteri
In particolare i fuorisede in arrivo dal Sud Italia calano dell’8,7% a fronte di un aumento di matricole negli atenei del Meridione. Crescono in parallelo i nuovi iscritti da Bologna e dal resto dell’Emilia-Romagna. Il vero primato l’Alma Mater quest’anno lo registra sugli studenti internazionali, che aumentano del 23% (l’anno scorso l’incremento fu dell’11%). Le crescite più importanti riguardano Cina (+27%), Turchia (+43%), Russia (+8%), Pakistan (+172%), Turchia (+43%), Germania (+50%), Belgio (+253%), Spagna (+143%) e Romania (+24%). Nel complesso, gli studenti internazionali oggi rappresentano il 14% di tutti gli iscritti all’Alma Mater. “Sono più che raddoppiati in pochi anni – sottolinea Molar i- è un bellissimo risultato, che premia i nostri sforzi. In Italia siamo già un’eccellenza, vogliamo continuare in questa direzione per essere sempre più un Ateneo internazionale”.
Si collega a questo quadro la seppur lieve diminuzione degli studenti che beneficia dell’esonero totale dalle tasse: si parla di 24.305 studenti, contro gli oltre 26.000 dell’anno scorso. Questo accade appunto per effetto anche del calo degli studenti da fuori regione e dell’incremento degli studenti internazionali che godono di una ‘flat tax’ introdotta nel 2022. Sul fronte degli alloggi, quest’anno sono stati messi a disposizione dall’Ateneo altri 116 posti gestiti da Ergo, per un totale di oltre 2.300 letti. A breve inoltre dovrebbero essere inaugurati nuovi studentati a Ravenna, Forlì e Bologna (al Battiferro).
Quest’anno sono in aumento del 4% gli iscritti alle lauree Stem (scientifiche e tecnologiche), “ma comunque meno di quanto ci auguriamo tutti”, commenta Molari. Dopo il calo dell’anno scorso torna poi a crescere anche l’area umanistica, mentre rimane stabile quella medica. Secondo l’Alma Mater, tra l’altro, l’incremento delle iscrizioni premia anche la scelta di accettare solo i Tolc (test di ammissione) in presenza per l’accesso ai corsi a numero programmato. Infine torna a crescere anche il numero dei laureati, che nel 2024 sono stati oltre 20.000 (+4%) e diminuisce dell’1% il numero degli studenti che abbandonano gli studi (-2,4% negli ultimi due anni), con un tasso di studenti in regola col percorso di studi del 78%. Inoltre, il 60,5% dei laureati Alma Mater proviene da famiglie senza titolo di laurea (i cosiddetti ‘first generation’).
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