L’assegno unico universale è una misura utile per supportare le famiglie con figli, perciò è bene che sia stato confermato per il nuovo anno. L’assegno unico 2025 cambia leggermente negli importi, in seguito al tasso di rivalutazione calcolato dall’Istat. Per quest’anno il tasso ammonta appena allo 0,8%, perciò è evidente che la differenza nella somma mensile sarà minima. Per chi non ha subito particolari variazioni di reddito, maturato o perso il diritto a maggiorazioni non ci sono quindi differenze importanti, per quanto ogni importo aggiuntivo è sempre benaccetto. Bisogna piuttosto fare attenzione a rinnovare l’Isee entro i tempi, pena una grossa riduzione del beneficio. Vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere sull’assegno unico nel 2025.
Assegno unico 2025: gli importi
Come anticipato, il tasso di rivalutazione accertato dall’Istat per il nuovo anno ammonta allo 0,8%. Di conseguenza tutti le componenti dell’assegno unico e universale sono state adeguate al nuovo parametro, comprese le maggiorazioni e le soglie di reddito. Rispetto agli altri anni l’aumento sarà quindi meno evidente, ma comunque utile nel complesso. La circolare n. 33 del 4 febbraio 2025 dell’Inps chiarisce le tabelle in vigore per il 2025 e le date dell’adeguamento.
Per quanto riguarda l’importo base, si passa dai 199,40 euro (per la soglia Isee inferiore, pari nel 2024 a 17.090,61 euro) a 201 euro nel 2025, che spettano ai nuclei familiari con Isee entro 17.227,34 euro. Lo stesso accade per chi ha un Isee alto secondo i parametri (o non lo presenta affatto) e ottiene così l’importo base inferiore. Per il 2024 si trattava di una somma mensile di 57 euro in riferimento agli Isee superiori a 45.574,96 euro. Nel 2025, si va a 57,50 euro, ma l’Isee sale a 45.824,72 euro. Gli aumenti si applicano in questo modo non soltanto al contributo fisso ma anche alle maggiorazioni. In fondo alla pagina vi alleghiamo la tabella con tutti gli importi.
Le maggiorazioni dell’Auu
Nel 2025 è stata confermata la maggiorazione per chi ha figli di età inferiore a 1 anno. Torna anche la maggiorazione per figli di età inferiore a 3 anni, quest’ultima però a patto che nel nucleo familiare ci siano almeno 3 figli a carico. In entrambi i casi, la quota base viene maggiorata del 50%. Chi ha diritto alla maggiorazione potrà quindi ricevere un assegno mensile tra 301,50 euro e 86,25 euro, a seconda della fascia di reddito in cui rientra.
La maggiorazione per il terzo figlio nel 2025 è invece compresa tra 17,20 e 97,70 euro, mentre quella per le madri under 21 è pari a 23 euro. Nel caso di entrambi i genitori lavoratori o comunque percettori di reddito è prevista una maggiorazione fino a 34,40 euro. Per le famiglie numerose, al contrario, non è prevista alcuna rivalutazione e si conferma l’aumento forfettario di 150 euro (almeno 4 figli a carico).
Assegno unico ai maggiorenni
Si applica il medesimo meccanismo per i figli maggiorenni, ai quali l’assegno unico spetta con importi diversi rispetto ai minori e al rispetto di determinati requisiti. In particolare, i maggiorenni hanno diritto all’Auu se hanno un’età compresa tra 18 e 21 anni non ancora compiuti e si trovano alternativamente in una di queste condizioni:
- frequenza di un corso di studi o di laurea;
- svolgimento di un tirocinio o attività lavorativa (con reddito complessivo inferiore a 8.000 euro l’anno);
- iscrizione al centro pubblico per l’impiego per la disoccupazione;
- svolgimento del servizio civile universale.
In questi casi, spetta l’assegno, che va da un massimo di 97,70 euro a un minimo di 28,70 euro. Come anticipato si tratta di una differenza minima rispetto al 2024, quando l’importo era infatti compreso tra 96,90 e 28,50 euro. I figli maggiorenni non hanno comunque diritto ad alcuna maggiorazione, nemmeno quando in condizioni disabilità.
Figli con disabilità
Per i figli con disabilità la maggiorazione prevista (e applicata soltanto fino al compimento di 18 anni) è oggi pari a:
- 120,60 euro in caso di mancata autosufficienza;
- 109,10 euro per la disabilità grave;
- 97,70 euro per la disabilità media.
Rinnovo dell’Isee e date da ricordare
Come disposto dall’Inps, i nuovi importi e le soglie Isee per l’assegno unico 2025 si applicano a partire dal 1° gennaio 2025. Questo significa che sarà possibile beneficiare delle variazioni già dal pagamento di questo mese, a patto di aver rinnovato l’Isee, insieme agli arretrati di gennaio. In tal proposito, si ricorda di rinnovare l’Isee entro il 28 febbraio, altrimenti dal mese di marzo l’assegno sarà erogato nella misura minima (come in caso di Isee di soglia superiore). L’ultima scadenza per il rinnovo è il 30 giugno 2025, in quanto agendo entro quella data sarà possibile ottenere gli arretrati del periodo precedente. In tal proposito, vi ricordiamo il nostro servizio di assistenza e consulenza fiscale, senza alcun costo aggiuntivo per i tesserati. Potete così ottenere l’Isee 2025 e beneficiare da subito della variazione.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link