parla la sorella di Andrea Prospero, trovato morto a Perugia

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Anna Prospero, sorella gemella di Andrea, è stata intervistata dalla trasmissione ‘Chi L’Ha Visto?’. Il 19enne è stato trovato morto il 29 gennaio in un b&b di Perugia, era scomparso pochi giorni prima. “Nutriamo dei dubbi e vogliamo scoprire la verità su tutto, tutto quanto”, ha detto la ragazza.

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“Mio fratello era una persona molto buona e gentile, timida e riservata. Ma credo che questa sua disponibilità sia stata sfruttata e lui non se ne sia reso conto. A un certo punto non sapeva come uscire fuori da questa situazione ed è successo quello che è successo, è stato ingenuo”.

A parlare è Anna Prospero, la sorella gemella di Andrea, il ragazzo di Lanciano trovato morto il 29 gennaio in un b&b di Perugia, dove studiava Informatica all’Università. Il 19enne era scomparso pochi giorni prima, venerdì 24 gennaio.

Non credo che il suicidio sia una cosa da Andrea, ci vedevamo tutti i giorni quindi non credo si sia tolto la vita. Non aveva dato nessun segnale, zero. Nutriamo dei dubbi e vogliamo scoprire la verità su tutto, tutto quanto”, ha aggiunto la ragazza.

Anna Prospero ha parlato durante la puntata di oggi, mercoledì 5 febbraio, della trasmissione ‘Chi L’Ha Visto?’ a nome della famiglia che si è affidata agli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli per avere un rapporto più diretto con gli inquirenti.

“Le indagini stanno cercano di inquadrare una pista, di fare luce su queste circostanze misteriose che anche alla famiglia sembrano inverosimili”, ha spiegato Mangano che insieme al collega è intervenuto in diretta.

Accanto al cadavere del 19enne sono stati trovati quattro telefoni cellulari e, spiega l’avvocato, “tutto ciò riguarda un ragazzo che studiava Informatica e il fatto che possedesse così tanti dispositivi non è una notizia. Ora bisogna capire cosa contengano e a chi appartengono“.

“Tutti i familiari vogliono ringraziare di cuore e con animo aperto e sincero gli abitanti e l’istituzione del Comune di Lanciano che con la loro partecipazione e presenza hanno dimostrato grandissima solidarietà e affetto, molto partecipato in questa tragica vicenda che vede queste persone in un momento di dolore profondo”, ha detto invece Carlo Pacello.

“La famiglia intende ringraziare anche gli abitanti di Perugia che da subito hanno dimostrato grande solidarietà nei confronti di Andrea che tutti hanno descritto come un ragazzo pulito, limpido, generoso con gli altri e sempre gentile e disponibile con tutti”.

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Andrea Prospero

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Sarebbe questo il motivo per cui “i genitori hanno molti dubbi sull’ipotesi del suicidio e nello stesso tempo ritengono che si debba perseguire ogni via lecita e possibile per trovare la verità in questa vicenda”, ha aggiunto il legale.

Nei giorni scorsi l’autopsia ha confermato che il 19enne è morto assumendo diverse dosi di benzodiazepine. Accanto al corpo erano stati infatti trovati numerosi blister vuoti di ansiolitici. Per capire nel dettaglio la quantità assunta bisognerà attendere i risultati degli esami tossicologici che arriveranno nelle prossime settimane

Durante la trasmissione è stato intervistato anche il proprietario del b&b, dove è stato rinvenuto il corpo del 19enne, che ha affidato lo stabile a un’agenzia. “Sembra che lui avesse prenotato dall’8 gennaio al 20 febbraio“, ha spiegato.

“Da quello che emerge è che effettivamente la registrazione della sua prenotazione non sia arrivata alla Questura, – ha aggiunto – anche perché sennò si sarebbe trovato subito, quando sono iniziate le ricerche”

“La polizia postale sta eseguendo accertamenti su tutte le sim trovate e in questi giorni avremo delucidazioni in merito. L’ultima immagine che si ha di lui (il 19enne è stato ripreso da una telecamera mentre tiene la porta aperta per un’altra persona, ndr) mostra che tipo di ragazzo fosse Andrea”, ha detto ancora Mangano.

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La conduttrice del programma Federica Sciarelli ha lanciato un appello chiedendo a chi potrebbe aver frequentato Andrea in rete di dare, se ne dovessero avere, informazioni utili agli inquirenti.

“La famiglia ha piena fiducia nella magistratura ed è certa che si arriverà a dare quelle risposte che si auspicano. Chi sa, parli“, ha concluso l’avvocato Carlo Pacelli.





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