Scusate l’anticipo / L’inutile commissione speciale sul Pnrr sanità costa una fortuna ed è proprio difficile da spiegare

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di Marco Brunacci

PERUGIA – Il motivo per cui è stata fatta comunque l’inutile commissione regionale “speciale”, anticipata da Umbria7, su come sono stati spesi i fondi del Pnnr sanità e gli eventuali ritardi? Difficile dire, perché è comunque complicato dare un senso logico alla decisione della maggioranza, mentre è certo che la spesa di 363 mila euro in più – denunciata dal centrodestra nella nota che aggiungiamo in fondo al pezzo – non può essere smentita, almeno così stando le cose.

E allora ecco le ipotesi possibili che Umbria7 lascia alla riflessioni dei suoi lettori.
1.Prima possibile spiegazione. Nel derby tra sinistra e centro del centrosinistra, a sinistra hanno ben pensato di fare lo sgambetto alla riconferma del direttore Federici, conferma sostenuta dal centro. Federici – come dettagliatamente spiegato da Umbria7- ha fatto una relazione sulla questione Pnrr sanità solo qualche settimana fa. Cosa può essere cambiato? Non è che qualcuno a sinistra vuol evitare che Federici resti direttore? Ma spendendo tutti questi soldi? Saremmo a un vero spreco, no?
2.Seconda possibile spiegazione. Il Pd aveva necessità di trovare un posto d’onore allo spoletino Lisci, l’unico tosto romasto senza incarico nel partitone vincitore delle elezioni regionali. Umbria7 aveva raccontato dei tanti malumori nel Pd quando si è trattato di distribuire pani e pesci di Palazzo Cesaroni, con la decisione di dare una presidenza di Commissione all’unico rapprentante dei Conquestelle in Assemblea legislativa. E allora: se questa fosse la spiegazione, va bene avere attenzione agli equilibri politici, ma spendere 363 mila euro pubblici per far chiamare presidente Lisci sembra proprio tanto. Anche Lisci sarebbe contrario. Giusto?
3.Ultimo tentativo di spiegare. Provarle tutte pur di non iniziare a dare risposte sulla sanità agli umbri che le stanno chiedendo. Parlare di tutto, pur di non dire che le liste di attesa si stanno allungando. Gli umbri hanno scelto il centrosinistra e bocciato il centrodestra. E questo è chiarissimo. Ora si tratta di governare. Abbiamo già detto almeno tre volte della tentazione di sbandierare il fantasma del commmisario sui conti della sanità per trovare alibi. Se i conti della sanità – difficili da tenere per tutti (destra come sinistra come centro) e sui quali abbiamo dato ampi ragguagli – non fossero in regola, vuol dire che ci sono poste sfuggite a Corte dei Conti e Ministero. Il commissariamento però lo decide il Ministero. Inutile sbracciarsi. La nuova Giunta può quindi dedicarsi a governare la sanità che ne ha tanto bisogno. A meno che la salute conti solo in campagna elettorale e poi non più. (Qui di seguito la nota del centrodestra in Assemblea legislativa).

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LA NOTA

“Con un blitz in Prima Commissione, la sinistra ha approvato un progetto di legge regionale che prevede l’impiego di 363mila euro di risorse pubbliche per istituire la ‘Commissione speciale sull’attuazione del PNRR, missione 6: salute’. Un’iniziativa apparsa fin da subito condizionata dalla volontà di creare nuove poltrone utili a saziare gli appetiti della sinistra e risolvere le beghe interne al Partito Democratico, con la sponda favorevole di un Movimento 5 Stelle molto distante da quello della ‘scatoletta di tonno’ che si stracciava le vesti contro i ‘poltronari’ e lo spreco di soldi dei cittadini”. Lo affermano i consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti Urbani (Fratelli d’Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica – Tesei Presidente), Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Enrico Melasecche Germini (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega Umbria).

“L’atto – spiegano – non era previsto all’ordine del giorno della seduta ed è stato presentato con tempistiche e modalità del tutto discutibili, senza dare la possibilità ai consiglieri di visionarlo e di svolgere le opportune verifiche. Un modus operandi che si ripete a poche settimane di distanza dalla presentazione delle linee programmatiche della presidente Proietti senza prima darne visione alle opposizioni e che denota un atteggiamento arrogante e dispotico tipico di questa sinistra. La Commissione speciale che si vuole istituire presume attività di indagine, monitoraggio e audizione già previste negli ambiti di competenza degli organi di supporto al funzionamento dell’Aula attualmente operativi, come ad esempio la Terza Commissione, che da questa operazione risulterebbe, di fatto, depotenziata. Non comprendiamo inoltre l’esigenza di rendere questo strumento prorogabile fino al 2029, quindi ben oltre la scadenza naturale delle progettualità legate al PNRR, prevista per il 2026”.

“Nel corso della Prima Commissione – rimarcano i consiglieri di opposizione – abbiamo più volte sottolineato la necessità di rimandare l’approvazione della proposta alla successiva seduta, così da avere tempo di reperire ulteriori elementi utili al dibattito e abbiamo richiesto di votare affinché non fosse prevista alcuna retribuzione per i consiglieri membri e per le strutture di supporto. Ogni proposta è stata rifiutata. Siamo ben consapevoli dell’importanza dell’attuazione dei progetti legati al PNRR che hanno visto l’impegno costante della precedente Giunta di centrodestra in piena sinergia con il Governo nazionale e dai quali dipende il futuro della nostra regione. Tuttavia, riteniamo non sia questo il modo di procedere. L’Assemblea legislativa – concludono – non può diventare ostaggio delle lotte di potere interne alla sinistra, soprattutto se a pagarne le conseguenze saranno le tasche dei cittadini umbri”. 





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