Capitale protetto short su S&P 500 per proteggersi dall’uragano Trump

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Quando si dice che il timing è tutto, ecco il certificato a capitale protetto 100% sull’S&P 500. Un prodotto pensato per proteggersi da eventuali fasi di forte volatilità sui mercati americani. L’atteggiamento di Trump, che nel weekend è passato dalle minacce di dazi ai fatti, ha portato volatilità e maggiore incertezza. Di fatto, si apre una fase a visibilità limitata sui mercati azionari, dove le cose possono cambiare molto velocemente. Lo si è visto molto bene dalla seduta interlocutoria di ieri sera sui mercati azionari apertasi in netto gap down, per poi chiudere in rosso, ma su valori migliori della vigilia.

Ecco perché il certificato ISIN XS2736696712 di Natixis a capitale protetto 100% short sull’S&P 500 può essere un ottimo strumento di diversificazione e protezione/copertura del portafoglio. La struttura è molto semplice. Prevede una durata molto corta per questa tipologia di prodotto, 18 mesi (4 agosto 2026), e a scadenza paga la performance dell’indice linearmente. Se l’S&P 500 dovesse chiudere sopra lo strike, il rimborso minimo sarà di 1.000 usd, proprio perché il prodotto punta sul ribasso dell’indice. Il capitale non sarà dunque intaccato anche se permane il rischio di cambio qualora si dovesse poi convertire il rimborso in euro o altra valuta che non sia il dollaro. Al contrario, in caso di performance negativa a scadenza dell’S&P 500, il certificato pagherà la performance dell’indice con un cap al 66% dello strike (quindi per una performance negativa del 34% dallo strike). Il rimborso massimo sarà dunque di 1.340 usd. Dettaglio molto interessante, lo strike del prodotto è a 6.049,24 punti, livello di resistenza psicologica chiave.

La questione dovrebbe essere abbastanza chiara. Con l’S&P 500 che corre ormai senza freni da due anni, andando a sporcare anche al rialzo la soglia psicologica dei 6.000 punti, il cambio di passo della politica estera di Donald Trump, passato dalle parole ai fatti, cambia tutto.

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Da oggi partiranno dazi addizionali in aggiunta a quelli esistenti vero la Cina. Sospesi quelli per Messico e Canada. Per questi due paesi erano previsti dazi aggiuntivi al 25%, per la Cina al 10%. Oggi cominceranno solo quelli verso la Cina che ha già risposta di essere pronta a dare il ben servito da lunedì. I tempi per cercare di negoziare. Per Messico e Canada invece i dazi sono stati spostati di un mese visto l’impegno dei due paesi a schierare militari al confine per bloccare i flussi migratori e il fentanyl (la droga che sta facendo strage di giovani in USA). Si tratta di dazi addizionali perché Biden aveva già imposto alla Cina dazi alti sulle auto elettriche al 100%, 50% sui pannelli solari e 25% sulla batterie. Quindi questo 10% su tutti i beni importati si aggiunge a quelli già fissati del Presidente precedente.

Trump vuole dunque rendere credibile la minaccia arrivando concretamente ai fatti. L’imprevedibilità di trump è alta e il passare dalla minaccia ai fatti è un modo per rendere credibile la parte di escalation, altrimenti corre il rischio di passare per debole. Dopo la fase di escalation, che probabilmente durerà 3/6 mesi, seguirà quella di de-escalation.

Tutto ciò però abbassa fortemente la visibilità degli operatori sui mercati. Difficile dire ad esempio come procederà verso l’Europa questo scontro, per ora ancora non iniziato.

Il certificate su S&P 500 che protegge il capitale al 100%

E qui arriviamo al succo di questo articolo. Cosa conviene fare a un investitore che vuole proteggersi dal rischio di alta volatilità, o peggio, di discesa delle Borse? Il modo migliore per proteggere il proprio portafoglio non è rimanere liquidi, ma diversificare e magari avvalersi di strumenti di copertura. Fra gli strumenti di copertura più interessanti appena lanciati sul mercato italiano c’è il certificate con codice Isin XS2736696712 realizzato dal gruppo francese Natixis con sottostante l’indice americano per eccellenza, l’S&P 500.

La prima cosa da dire è che questo strumento garantisce una protezione al 100% del capitale. La durata è breve, solo 18 mesi, al termine dei quali c’è la certezza di venire rimborsati integralmente.

Scommessa sulla discesa dell’indice S&P500

Ma non mancano le possibilità di guadagnare. Infatti, con questo certificate si scommette sulla discesa dell’S&P 500. Ogni punto percentuale di ribasso del principale indice americano a scadenza, diventa un punto percentuale di guadagno per l’investitore, con un limite massimo di 34 punti percentuali. Lo strike del prodotto è collocato a

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Il certificate XS2736696712 è disponibile sul mercato dal 21 gennaio 2025, collocato a un valore nominale di 1.000 dollari. La valutazione iniziale (strike) dell’indice S&P 500 è 6.049,24 punti, ovvero il valore di chiusura di martedì 21 gennaio.

Possibile partecipazione fino ad un massimo del 34%

La scadenza, ovvero la data di osservazione finale dell’indice, è il 21 luglio 2026 (scadenza 4 agosto 2026).

  • Se quel giorno l’indice S&P500 avrà un valore inferiore a 6.049,24 punti, l’investitore riceverà 1.000 dollari più un premio pari alla performance dell’indice in valore assoluto. Se l’indice avrà perso il 10%, il premio sarà di 100 dollari e dunque il rimborso di 1.100 usd. Se l’indice avrà perso il 20%, il premio sarà di 200 dollari. Il premio massimo sarà di 340 dollari, nel caso di un ribasso dell’S&P500 del 34% o maggiore.
  • Al contrario, se l’S&P500 mostrerà una performance positiva, qualunque essa sia, l’investitore sarà rimborsato sempre con 1.000 dollari.

Due cose vanno tenute a mente a proposito del certificate XS2736696712.

1) L’unica possibilità di perdere soldi con questo strumento (tolto ovviamente il rischio emittente sempre presente sui certificati) è legata al movimento delle valute: il prodotto è denominato in dollari e l’eventuale svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro andrebbe a incidere negativamente sull’investimento.

2) Il rimborso al 100% del valore nominale è garantito soltanto se si tiene il prodotto fino alla scadenza finale. Questo è un punto importante perché nel mentre il valore del certificato non replicherà quello dell’indice. Anzi, sarà più legato all’andamento dei tassi almeno nella prima parte della sua vita. Questo aspetto è dovuto alla struttura del prodotto, composto da uno zero coupon, più l’opzione sull’indice. Più ci si avvicinerà a scadenza e più si muoverà l’indice e maggiormente il peso dell’opzione si farà sentire sul prezzo del certificato.

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