Quest’anno nel paniere utilizzato dall’Istat per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo tra i prodotti che entrano per migliorarne la rappresentatività ci sono lo speck, il pantalone corto donna, la lampada da soffitto, il topper per materasso, la camera d’aria per bicicletta, le spazzole tergicristalli, il cono gelato. Escono invece dal paniere il test sierologico anticorpi e il tampone molecolare Covid-19. Sono 1.923 i prodotti elementari (erano 1.915 nel 2024).
Paniere 2025, 1.923 prodotti elementari
Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo e aggiorna, contestualmente, le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. Nel paniere del 2025 – utilizzato sia per il calcolo dell’indice Nic (per l’intera collettività nazionale) sia per quello Foi (per le famiglie di operai e impiegati) – figurano 1.923 prodotti elementari (erano 1.915 nel 2024), raggruppati in 1.046 prodotti e, successivamente, in 424 aggregati. Il paniere utilizzato per il calcolo dell’indice Ipca (armonizzato a livello europeo) comprende 1.944 prodotti elementari (erano 1.936 nel 2024), raggruppati in 1.065 prodotti e 428 aggregati.
Il prezzo dei prodotti per animali
Oltre ai prodotti che entrano e che escono, i prezzi di alcuni prodotti per animali domestici, finora rilevati esclusivamente con gli scanner data, vengono ora rilevati anche dagli Uffici comunali di statistica con tecniche tradizionali, al fine di includere nella rilevazione anche i prezzi praticati dai negozi specializzati per animali. Si tratta in particolare dei seguenti prodotti, che andranno ad ampliare l’aggregato “Altri prodotti per animali domestici”: sacchetti igienici per cani; ciotola per cani e gatti.
Il prezzo dell’energia elettrica
Dal 2025, inoltre, esce dal paniere il segmento di consumo relativo ai prezzi dell’Energia elettrica per le famiglie in transizione (dal mercato tutelato a quello libero), che era stato introdotto nel 2024 per tener conto dell’evoluzione della spesa dei clienti non vulnerabili. Nel complesso cono circa 33 milioni le quotazioni di prezzo – di fonte scanner data e provenienti mensilmente dalla Grande distribuzione organizzata (Gdo) – utilizzate nel 2025 per stimare l’inflazione; ulteriori 388mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica (Ucs); circa 237mila sono raccolte dall’Istat (direttamente o tramite fornitori di dati) e circa 214mila sono rappresentate dalle quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il calcolo degli indici
Con riferimento ai canoni di affitto di abitazioni di proprietà privata, le osservazioni acquisite per la stima dell’inflazione sono circa un milione e mezzo. Nel 2025, indica inoltre l’Istat, sono 80 i comuni (in cui risiede l’84,0% della popolazione residente in Italia) che contribuiscono al calcolo degli indici per l’intero paniere dei prodotti a rilevazione tradizionale (nel 2024 erano 79); altri 10 comuni (in cui risiede un ulteriore 5,1% della popolazione) effettuano la rilevazione solo per alcune tariffe e servizi locali.
Nel paniere Istat 2025, utilizzato come riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, considerando le divisioni di spesa con peso in crescita, l’aumento più elevato in termini assoluti è quello di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6335 punti percentuali); c’è poi l’aumento del peso dei Trasporti (+0,5505 punti percentuali) e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,2383 punti percentuali). In aumento anche il peso di Bevande alcoliche e tabacchi (+0,1053) e Istruzione (+0,0532).
Considerando invece le divisioni di spesa il cui peso è in calo, la diminuzione più marcata riguarda la divisione Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6785). In generale, le divisioni di spesa che nel 2025 mostrano un peso relativo superiore al 10% sono nell’ordine: Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Trasporti, Servizi ricettivi e di ristorazione e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili.
Uilp: “Dimenticati i bisogni dei pensionati”
“Shorts da donna e cono gelato. Sono queste le grandi novità del paniere Istat. Ancora una volta, i bisogni dei pensionati e delle pensionate non sono rappresentati“. A dichiararlo il segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo. “In questo Paese – continua Barbagallo – gli over65 sono il 24% della popolazione. Non è possibile che le loro necessità e i loro bisogni siano continuamente ignorati. Noi chiediamo da anni un paniere Istat più rappresentativo dei consumi degli anziani che non sono un costo ma una risorsa. Prima lo si capisce meglio è”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link