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La vitamina B1, detta anche tiamina, è una vitamina idrosolubile, appartenente al gruppo B. Sebbene meno “famosa” rispetto alla C o alla D, svolge un ruolo cruciale nel metabolismo energetico, nella salute del sistema nervoso e nel supporto delle funzioni cardiache. E allora come aggiungerla alla nostra alimentazione per fare in modo che l’organismo non sia mai in deficit? Lo abbiamo chiesto all’esperta.
Vitamina B1: perché è importante per l’organismo
«Svolge un ruolo importante nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi, aiutando il corpo a convertire gli alimenti in energia utilizzabile. Senza un adeguato apporto di vitamina B1, il metabolismo energetico potrebbe rallentare, causando affaticamento e stanchezza. Uno dei suoi benefici più importanti è il ruolo che svolge nel supportare la salute del sistema nervoso», spiega la Dottoressa Ilenia Grieco, biologa nutrizionista e founder del metodo Private Nutrition.
Perché è importante per il cervello
«La tiamina, infatti, è coinvolta nella sintesi di neurotrasmettitori cruciali per la trasmissione degli impulsi nervosi. Un’adeguata assunzione di vitamina B1 può contribuire a mantenere la funzione cognitiva e a ridurre il rischio di disturbi neurologici.Grazie al suo ruolo nel metabolismo energetico e nella produzione di neurotrasmettitori, può influenzare positivamente la salute mentale, aiutare a migliorare l’umore, ridurre lo stress e supportare la funzione cognitiva. Recenti studi sul Parkinson hanno evidenziato l’importanza di questa vitamina che pare svolga effetti positivi sulla produzione di energia a livello dei mitocondri», sottolinea l’esperta.
Un aiuto per cuore e sistema immunitario
«La vitamina B1 è essenziale anche per la salute del sistema cardiocircolatorio. Aiuta a regolare il ritmo del cuore e a mantenere la salute del muscolo cardiaco. Una sua adeguata può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e migliorare la circolazione sanguigna. Svolge, inoltre, un ruolo nella produzione di globuli bianchi, le cellule del sistema immunitario che combattono le infezioni e le malattie. Ecco perché assumerla in modo appropriato contribuisce a sostenere un sistema immunitario forte e resiliente», puntualizza la Dottoressa Grieco.
Vitamina B1: né troppa, né troppo poca
«Un suo eccesso viene generalmente eliminato attraverso le urine, poiché è una vitamina idrosolubile. Tuttavia, il consumo eccessivo di integratori può causare effetti collaterali, come mal di stomaco e irritazione della pelle. Al contrario, un deficit di vitamina B1 può portare a una condizione nota come beriberi, caratterizzata da sintomi come debolezza muscolare, perdita di appetito, irritabilità e disturbi neurologici. Se non trattata, questa carenza può portare a gravi complicazioni, inclusi danni al sistema nervoso. Ecco perché garantire un adeguato apporto di vitamina B1 attraverso una dieta equilibrata è fondamentale per sostenere la salute generale e il benessere dell’organismo. Integrare fonti alimentari ricche di vitamina B1 può contribuire a prevenire carenze e mantenere un metabolismo energetico ottimale», continua la Dottoressa Grieco.
Vitamina B1: come portarla in tavola
«Nonostante sia un nutriente essenziale, il corpo umano non può produrla da solo, quindi deve essere assunta attraverso la dieta. Ecco dove possiamo trovarla. In primis nei cereali integrali, come riso integrale, farro, orzo e avena che sono ricchi. Scegliere cereali integrali anziché raffinati può aumentare l’apporto di questa vitamina nella dieta. Ne sono un’ottima fonte anche i legumi come fagioli, lenticchie, piselli. Bene anche la frutta secca e i semi oleosi che, se assunti come spuntini, possono soddisfare il fabbisogno giornaliero di tiamina. Ottime fonti di B1 anche i broccoli e gli spinaci. La carne, in particolare quella di maiale e di manzo, e il pesce, come il salmone, trota e tonno, ne sono ricchi. Scegliere tagli magri di carne e pesci con omega-3 può offrire benefici aggiuntivi per la salute. E infine, tra la frutta, sul podio per il contenuto di vitamina B1 troviamo banane, arance e ananas», raccomanda l’esperta.
Vitamina B1: il menu tipo
«Per assicurarsi livelli adeguati di vitamina B1 si può partire fin dalla prima colazione, scegliendo una fetta di pane integrale con salmone affumicato, cui aggiungere una bevanda come tè o caffè. Per lo spuntino di metà mattina e metà pomeriggio, sì ad una manciata di nocciole o anche noci o mandorle, insieme ad un’arancia media, una banana o una fetta di ananas fresco (no sciroppata o zuccherata). A pranzo, sì ad una zuppa di farro, piselli e basilico. Ed infine a cena, si possono scegliere straccetti di manzo con salvia e limone con broccoli croccanti con lamelle di mandorle», conclude la Dottoressa Grieco.
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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