Matilde Coco è una figura che rappresenta l’incontro tra l’arte antica e la creatività contemporanea, tra la tradizione e l’innovazione. La sua carriera è un viaggio che unisce la tessitura, l’alta moda e l’arte sacra, creando un legame indissolubile con la sua terra, la Sicilia. Maestra nell’arte tessile, ha saputo coniugare abilità manuali e spirito artistico, trasformando il suo lavoro in una continua ricerca di bellezza e perfezione. La sua storia è una testimonianza di passione, determinazione e innovazione, un esempio di come la tradizione possa evolversi, senza mai perdere la sua essenza. Ogni filo che intreccia, ogni tessuto che crea, diventa simbolo di un patrimonio che Matilde ha saputo preservare e trasformare in un’arte senza tempo.
Le origini di un talento siciliano
Nata a Cefalù l’11 gennaio 1936, cresce in una famiglia profondamente radicata nei valori della cultura e della tradizione. Suo padre, il prof. Girolamo Coco, è un intellettuale di grande spessore, mentre la madre, Angelina Martino, rappresenta il fulcro della vita familiare, trasmettendo alla figlia il senso del dovere e della dedizione. La giovane Matilde frequenta il Liceo Classico Mandralisca di Cefalù, dove sviluppa una passione per gli studi umanistici. Tuttavia, la sua vera vocazione non è nella chimica, ma nell’arte. Dopo un breve periodo dedicato agli studi universitari in Farmacia, abbandona questa strada per inseguire la sua vera passione: l’arte. Si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Palermo, dove inizia a perfezionarsi nel disegno e nella progettazione tessile, mettendo le basi per la sua futura carriera.
Il percorso formativo e l’incontro con la tessitura
L’incontro con la tessitura avviene durante il suo insegnamento a San Cataldo, dove, grazie alla collaborazione con la professoressa Maria Giannone, apprende i segreti dell’uso dei telai. Questo periodo si rivela fondamentale per la sua formazione e per la sua vocazione artistica, che si sviluppa in modo esponenziale. L’apprendimento della tessitura diventa per lei non solo una tecnica, ma una forma di espressione artistica che la accompagnerà per tutta la sua vita. L’incontro con quest’arte antica, e la sua capacità di adattarla alle esigenze contemporanee, la porta a perfezionarsi in un campo che la renderà famosa a livello nazionale, distinguendosi per l’originalità dei suoi progetti e per la qualità delle sue realizzazioni.
Il suo percorso come artista prende una nuova dimensione nel 1990, quando partecipa al Concorso Nazionale per l’ideazione di una casula per l’Arte Sacra, indetto dalla Koinè-ricerca. Il suo progetto vince la medaglia d’argento, grazie all’innovazione e alla sperimentazione che caratterizzano il suo lavoro. Questo successo le apre le porte di numerose mostre e concorsi, fra cui le edizioni di Mini ARTEXTIL a Como (1994, 1995 e 1996), e la mostra retrospettiva a Roma, organizzata dalla Koinè-ricerca. La sua arte tessile, unita alla passione per la sacralità e il design, la porta a essere riconosciuta nel panorama dell’arte sacra, ma anche nell’ambito dell’artigianato tessile, come una delle personalità più promettenti e innovative.
RicamArte e le tradizioni siciliane
Nel 2000, con il prezioso contributo di Pina Alberti e Ida Cannatella, avvia un progetto ambizioso che segna un punto di svolta nella sua carriera: la fondazione dell’Associazione Culturale RicamArte. L’associazione ha l’obiettivo di preservare e tramandare le antiche manualità siciliane, come la tessitura, il macramè, il chiacchierino e il ricamo. Con l’aiuto di altre donne creative, riesce a creare un polo culturale che valorizza le tradizioni locali e le ripropone in chiave moderna. Grazie alla sua direzione artistica, l’associazione diventa un punto di riferimento per l’artigianato siciliano, partecipando a mostre e concorsi a livello nazionale e ottenendo premi e riconoscimenti. Il suo impegno nell’associazione non si limita alla salvaguardia delle tradizioni, ma si estende alla creazione di abiti d’alta moda, unendo l’arte tessile alla moda contemporanea. Ogni abito creato è unico, impreziosito da dettagli artigianali e inseriti in un contesto di alta sartoria.
L’impatto nella moda e nella cultura siciliana
Matilde Coco ha impresso un’impronta significativa nel campo dell’arte tessile e della moda. Grazie al suo impegno con RicamArte, ha contribuito alla valorizzazione delle tradizioni artistiche siciliane, riportando alla luce tecniche di tessitura che rischiavano di scomparire. La sua arte non solo ha preservato un patrimonio culturale, ma lo ha arricchito di nuova vita, legando la tradizione alla modernità. Le sue partecipazioni a mostre prestigiose e i numerosi premi ricevuti ne hanno consolidato la reputazione di artista innovativa. Inoltre, attraverso la creazione di abiti d’alta moda, ha saputo far emergere il talento cefaludese e siciliano nel panorama internazionale, unendo eleganza, arte e tradizione. Matilde ha contribuito a far conoscere la cultura siciliana al di fuori dei confini regionali, utilizzando l’arte tessile come veicolo di diffusione culturale.
E’ una persona che incarna la determinazione, la passione e l’amore per la propria terra. La sua dedizione al lavoro è esemplare: ogni progetto che intraprende viene portato avanti con cura, attenzione ai dettagli e una continua ricerca della perfezione. Il suo amore per la tessitura e per l’arte sacra la spinge a non fermarsi mai, a esplorare sempre nuove possibilità creative. E’ anche una donna di grande sensibilità, che sa ascoltare e valorizzare le potenzialità degli altri, unendo il suo talento a quello delle sue collaboratrici in RicamArte. La sua filosofia di vita è espressa nei suoi lavori, che sono testimonianza di una continua ricerca di bellezza e armonia. Matilde ha sempre creduto che l’arte, oltre a essere una forma di espressione personale, sia anche un mezzo per unire le persone e per preservare le tradizioni.
Le difficoltà e le sfide
Come ogni artista, ha dovuto affrontare numerosi ostacoli nel suo percorso. La difficoltà di conciliare la vita familiare con la carriera artistica è una delle prime sfide che ha dovuto superare. Inoltre, il mondo dell’arte e della moda non è sempre stato accogliente, e ha dovuto lottare per farsi strada, dimostrando giorno dopo giorno che la passione e il talento possono prevalere. Anche la decisione di abbandonare gli studi di farmacia per dedicarsi all’arte non è stata priva di difficoltà, ma lei ha saputo trasformare ogni difficoltà in una motivazione per migliorarsi e per raggiungere nuovi traguardi. La sua resilienza, la capacità di superare le difficoltà senza mai arrendersi, è ciò che l’ha resa una figura di riferimento per le nuove generazioni di artisti e artigiani.
La sua eredità è indissolubilmente legata alla sua passione per l’arte tessile e al suo impegno nella preservazione delle tradizioni siciliane. Il suo lavoro continua a influenzare la cultura siciliana e l’arte contemporanea, in particolare nel campo dell’artigianato tessile. Le sue opere, i suoi abiti, le sue creazioni sono oggi fonte di ispirazione per molte giovani generazioni che vedono in lei un modello di dedizione e amore per la cultura. La sua capacità di innovare senza mai tradire le proprie radici è ciò che la rende una figura senza tempo, il cui esempio continua a guidare e a ispirare. Oggi, grazie alla sua instancabile opera, Matilde Coco è non solo un’artista, ma una donna che ha saputo tramandare e trasformare le tradizioni in qualcosa di unico e moderno, che rimarrà nella memoria di tutti coloro che la conoscono e la apprezzano.
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