“Un piano poco coraggioso e non innovativo. L’unica idea di mobilità sono le ‘tinte ciclabili'”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


“Un piano poco coraggioso e non innovativo”. Così la consigliera comunale di Alleanza Verdi e Sinistra, Diana Scirri, commenta il bilancio di previsione 2025-2027 approvato martedì scorso dal Consiglio comunale. “Come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo sottolineato la necessità di portare avanti anche a livello comunale azioni decise di contrasto della crisi climatica in atto – introduce Scirri -. D’altro canto l’amministrazione, con la mozione approvata il 30 luglio del 2019 dal precedente Consiglio all’unanimità, impegnava il sindaco e la giunta ad “effettuare entro il 2030, tutte le azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti”. Invece non c’è niente di coraggioso o innovativo nelle proposte di questa amministrazione per la città, niente che sia in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere nel 2030, previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, uno dei quali dedicato interamente al contrasto della crisi climatica e tutti inerenti ai temi di sostenibilità, consumo consapevole e innovazione”.

Abbonati alla sezione di inchieste Dossier di ForlìToday

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Le ‘tinte ciclabili’

“L’unica idea di mobilità sostenibile di questa amministrazione sembrano essere le piste ciclabili, spesso “tinte ciclabili”, inserite nel piano triennale dei lavori pubblici e per le quali sulla carta sono previste cifre anche notevoli, ma in realtà sono progettate pensando alla comodità degli automobilisti più che alla sicurezza dei ciclisti, strette e posizionate in modo tale da far passare la voglia di prendere la bici invece che incentivare la mobilità sostenibile – attacca la consigliera comunale -. Nonostante questo, dal Dup stesso risulta che i chilometri di piste ciclabili totali nei conteggi relativi al nostro comune ci collocano agli ultimi posti della regione”.

“È evidente che dietro all’intera progettazione della città c’è sempre e comunque un pensiero “da automobilista” e non da pedone e quella che si cerca di ottenere è una città a misura di suv e non una città a misura di persona – aggiunge -. Lo dimostra il fatto che siamo la città con minore estensione della Ztl della regione e neppure piazza Saffi è davvero isola pedonale. Permane l’idea dell’automobilista che deve avere un parcheggio di fronte al negozio in cui si vuole recare, ignorando che le aree pedonali oltre a migliorare la sicurezza e ridurre l’inquinamento promuovono anche il commercio locale e la socializzazione, elementi di cui il nostro centro ha un grande bisogno”.

Leggi le notizie di ForlìToday su WhatsApp: iscriviti al canale

Centro storico

Per quanto riguarda la riqualificazione del centro storico, “le poche idee presenti nel programma elettorale non trovano riscontro nelle previsioni di bilancio o nel programma triennale dei lavori pubblici – prosegue -. Piazza Cavour, che dovrebbe essere riconvertita da parcheggio a piazza vivibile dai cittadini (idea presente anche nel programma elettorale di Zattini del 2019) sembra rimanere sempre e solo un bello slogan propagandistico. In commissione ci è stata raccontata un’ipotesi di progetto per corso Mazzini, la cui riqualificazione è inserita nel piano lavori pubblici. Il progetto vero e proprio ancora non c’è, così come la copertura finanziaria, ma preoccupano le poche idee che sono state presentate finora. Si è parlato infatti di una ripresa della strada e dei marciapiedi del corso e della chiusura con cancelli della Galleria Mazzini, che più che una “riqualificazione” sembra un fallimento”.

“Speriamo che per la realizzazione vera e propria del progetto si abbandonino gli slogan e le foto in posa per la stampa “nei luoghi di degrado” e si coinvolgano tutti i residenti e le associazioni già presenti nel quartiere, per avviare un percorso di progettare partecipata che contenga il concetto di educazione alla cittadinanza attiva, che è l’unico vero modo per riqualificare uno spazio abitato – è l’opinione dell’esponente dell’opposizione -.Troppo spesso, inoltre, il centro è identificato con Piazza Saffi ed al massimo coi 4 corsi principali mentre la vita delle persone si svolge anche nelle vie laterali, sporche e trascurate”.

Aree verdi

Scirri sottolinea inoltre “che il centro storico ha carenza di aree verdi e aree per  sgambatura cani, e in molte zone anche di cestini per i rifiuti e per il conferimento delle deiezioni canine, tutti dettagli che sicuramente inciderebbero sull’immagine della città più dei cancelli in galleria, insieme al  ripristino dei punti d’acqua, possibilmente con una casetta dell’acqua in ogni quartiere. Le aree verdi sono fondamentali perché, oltre ad essere luoghi di aggregazione, sono essenziali per il contrasto alla crisi climatica come le ondate di calore delle scorse estati ci hanno dimostrato . Oltre alla messa in sicurezza del parco urbano e di altre aree verdi con priorità massima,  è necessario, quindi, anche un piano di rinverdimento diffuso della zona urbana”.

Lotta alle alluvioni

“Un’altra operazione essenziale per il contrasto alla crisi climatica, oltre alle azioni volte all’azzeramento delle emissioni, necessarie e improcrastinabili, è l’adeguamento del territorio agli eventi meteorologici estremi, che è del tutto assente da questa programmazione. Infatti possiamo vedere che, nel piano triennale dei lavori, sono stati stanziati 900mila euro per il miglioramento dell’ operosità idraulica della rete fognaria dell’intera città, intervento già presente nel piano del 2024 e considerato non prioritario – sostiene Scirri -. Sembra che questa Giunta sia convinta della impossibilità di adeguare la rete fognaria alle precipitazioni a cui purtroppo ci stiamo abituando e non propone soluzioni alternative. Non risultano neanche fondi stanziati per depavimentazione o deimpermeabilizzazione del manto stradale nelle zone soggette a frequenti allagamenti, che possono essere un altro modo per cercare di ridurre i danni alluvionali. Ci sembra che un piano così poco coraggioso e non innovativo sia la peggior risposta possibile ai problemi attuali e giochi ancora una volta al rinvio di decisioni che sono ormai vitali per il futuro delle città e delle giovani generazioni”.

Microcredito

per le aziende

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link