dopo cinque anni torna il volo per Philadelphia

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Aeromexico tornerà a collegare Città del Messico con Philadelphia il prossimo giugno, dopo un’interruzione di oltre cinque anni.

“Philadelphia è il più grande mercato statunitense attualmente privo di servizi diretti per Città del Messico”, ha dichiarato la compagnia aerea in una nota.

Dal 5 giugno, il collegamento sarà operato ogni giorno e per tutto l’anno con un Boeing 737. Inoltre, lo stesso giorno la compagnia aerea avvierà il servizio tra San Luis Potosi, Messico, e l’aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson Atlanta: questa rotta sarà operata quotidianamente con un Embraer 190.

Dilazioni debiti fiscali

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Aeromexico collega la capitale messicana anche con gli aeroporti di Boston Logan, Newark e Washington Dulles.

 


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[post_content] => Thai Airways alza il sipario sulla nuova poltrona di business class “Royal Silk” che debutterà gli Airbus A320: sono 20 gli aeromobili di questa tipologia presenti nella flotta del vettore, tutti ereditati in seguito all’integrazione con Thai Smile.

Le nuove poltrone di business class saranno disponibili su tutti e 20 i velivoli entro la fine del secondo trimestre 2025: le nuove cabine dispongono di 12 sedili in configurazione 2-2 sulle prime tre file e sono dotate di poggiatesta e poggia gambe regolabili, ma non di sistemi di intrattenimento integrati.

I passeggeri possono invece guardare i contenuti sui loro dispositivi personali attraverso il “sistema di intrattenimento wireless” di bordo.

Sui voli di durata superiore alle 3,5 ore, ai passeggeri verranno offerti kit di cortesia progettati da Jim Thompson e disponibili in 12 diversi design ispirati al patrimonio thailandese.

I passeggeri Royal Silk di Thai Airways hanno diritto a una corsia preferenziale per l’immigrazione, all’imbarco prioritario e alla gestione dei bagagli, all’accesso alla Royal Orchid Lounge, a una franchigia di 40 kg per il bagaglio registrato e a un bonus del 125-150% di miglia Royal Orchid Plus.

Il servizio Royal Silk in classe A320 è attualmente disponibile su otto rotte nazionali da Bangkok – Chiang Mai, Chiang Rai, Khon Kaen, Udon Thani, Ubon Ratchathani, Phuket, Hat Yai e Krabi.

Il servizio si estende anche a 22 destinazioni in Asia, tra cui Taiwan, Hong Kong, Cambogia, Laos, Myanmar, Vietnam, Indonesia, Malesia, Singapore, India, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka.
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[post_content] => Cresce ancora il fatturato del gruppo Alpitour, che nell’anno finanziario chiuso lo scorso 31 ottobre ha registrato ricavi per circa 2,1 miliardi di euro, per un più 7% rispetto all’esercizio precedente. Si mantengono invece sostanzialmente stabili i margini operativi lordi attorno (ebitda) ai 138,2 milioni, contro i 140,9 del 2022-23. Il cda della compagnia ha approvato il bilancio lo scorso 29 gennaio evidenziando anche le ingenti consistenze patrimoniali del gruppo, stimabili in oltre 900 milioni a fronte di una posizione finanziaria netta al 31 ottobre 2024 di circa 212 milioni. Il documento sottolinea inoltre la sostanziale strutturalità del livello di redditività raggiunta da Alpitour e le promettenti prospettive economiche e finanziarie per il futuro, con l’anno in corso attualmente a +15%%+20% nei vari segmenti di attività.

In tale contesto, bene  bene è andata anche la divisione tour operating con un fatturato disaggregato pari a 1,426 miliardi di euro, in crescita di poco meno di 100 milioni. «In senso relativo siamo persino più contenti che a fine 2023, un anno che già avevamo definito allora mirabilis tanto era stato eccezionale – commenta il general manager tour operating, Pier Ezhaya -. Bisogna infatti tener conto che, oltre alle oscillazioni della domanda, abbiamo pure dovuto far fronte a una perdita di redditività di circa 30 milioni, nel solo tour operating, dovuta agli effetti della crisi mediorientale su una destinazione core come l’Egitto, difficilmente sostituibile per competitività, capacità e lunghezza delle stagionalità».

A far ben sperare anche per il futuro è quindi l’inversione di tendenza che Alpitour sta registrando sulla meta nordafricana già a partire dagli ultimi mesi del 2024: «Non siamo ancora sui livelli di due anni fa, diciamo che ci troviamo a metà strada, però è un dato che non può che far piacere a chiunque si occupi di tour operating». Certo, il contesto rimane sfidante: «La domanda turistica continua fortunatamente a essere sostenuta, ma noi abbiamo l’assoluta necessità di allargare la gamma di prodotto. La nostra industria è infatti endemicamente fragile, esposta come nessun altro comparto ai fattori esogeni. Senza dimenticare i segnali di moderata decrescita che arrivano dalla grande distribuzione, da sempre anticipatori delle tendenze future dell’intera economia nazionale».

Per il 2025 l’aspettativa è quindi che il mercato segua un andamento simile a quello dell’anno scorso: molto advance booking e last minute, con un certo appiattimento nel mezzo. Sul fronte prezzi, mentre le tariffe del volato dovrebbero stabilizzarsi, Ezhaya prevede un certo rincaro degli hotel, sospinto soprattutto dalla domanda internazionale e dall’aumento dei costi dei fattori produttivi

 
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L’area della Chiesa di Santa Cecilia e dell’Ex Convento delle Clarisse subirono pesanti bombardamenti nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. All’interno, oltre alla possibilità di trascorrere il tempo libero all’aria aperta, leggere un libro o semplicemente godere della tranquillità del luogo, potranno essere organizzati spettacoli ed eventi per tutta la cittadinanza. Inoltre ospita un allestimento di opere, rappresentando l’inizio del progetto del “museo a cielo aperto”, che ha l’obiettivo di valorizzare i numerosi reperti custoditi nei depositi attraverso la loro esposizione in vari luoghi della città, creando un collegamento tra di essi e informando cittadini e turisti sulla storia della città. 

«Il Parco delle Clarisse torna a disposizione della cittadinanza – spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – con un importante progetto di valorizzazione e un allestimento di opere nell’ambito del progetto “museo a cielo aperto”, che mira a ricollocare opere d’arte rimaste chiuse nei depositi e a creare un collegamento tra i luoghi storici della città e i musei, per far vivere ai turisti la nostra storia e far sentire gli spezzini ancora più legati alla loro città. Grazie all’Amministrazione comunale e al progetto “La Spezia Forte”, stiamo riportando alla luce luoghi storici dimenticati, come il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza, la Batteria Valdilocchi e il Rifugio Antiaereo Quintino Sella».

«Sono davvero orgoglioso che la Regione abbia contribuito in modo determinante al raggiungimento di questo traguardo – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone -. Tra il 2019 e il 2021 con l’allora presidente Toti abbiamo stanziato oltre 1 milione e mezzo di euro per il progetto di valorizzazione e restauro di questo complesso monumentale, nell’ambito di un impegno straordinario della Regione per il più grande mosaico di Spezia Forte su cui abbiamo investito complessivamente in questi anni oltre 5 milioni di euro di risorse regionali, anche per la riqualificazione del Parco delle Mura, del Parco della Rimembranza e per il recupero della galleria Quintino Sella. Tutto questo per restituire agli spezzini luoghi da vivere appieno riscoprendo la storia antica di questa città e anche per ampliare l’offerta turistica, con un grande valore aggiunto per l’intera provincia spezzina».

La riqualificazione del Parco delle Clarisse è parte integrante del progetto “La Spezia Forte”, un ambizioso piano dell’Amministrazione comunale per valorizzare il patrimonio storico della città. Questo progetto ha già portato al recupero di siti come la Batteria Valdilocchi, il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e il ricovero antiaereo Quintino Sella. Con l’aggiunta del Parco delle Clarisse, un’altra importante porzione della città è stata restituita ai cittadini e ai turisti che visitano il vicino Castello San Giorgio.

L’intervento complessivo ha richiesto un investimento di 800mila euro, di cui 665mila finanziati dal Fondo Strategico Regionale e 135mila da risorse comunali.
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[post_content] => La startup My Sea Genoa, specializzata nel noleggio di barche private con skipper esperti, registra un costante aumento di richieste e prenotazioni per escursioni esclusive lungo le coste della Liguria.

Un risultato legato al fatto che la ricerca di esperienze personalizzate e di lusso è sempre più centrale per i viaggiatori, soprattutto quando si tratta di scoprire luoghi iconici come le Cinque Terre e il Golfo del Tigullio in totale privacy.

 La possibilità di avere una barca a dispsizione e navigare in totale libertà, decidendo dove fermarsi per un tuffo o una passeggiata a terra, attira una clientela internazionale che cerca non solo comfort, ma anche l’esclusività di un’esperienza su misura.

«My Sea Genoa è nata per rispondere a questa esigenza – spiega Maurizio Marchese, co-fondatore della società – I nostri servizi sono pensati per offrire il massimo della personalizzazione, dal tipo di imbarcazione alla scelta degli itinerari, garantendo al contempo sicurezza e la professionalità di skipper esperti».

La startup ha scelto di fare il salto di qualità, rivolgendosi a Volver Tour Operator, operatore specializzato nell’incoming in Liguria, che da anni offre esperienze e pacchetti tematici agli ospiti che visitano la regione. «Ho accolto con favore la proposta di partnership MySea Genoa – racconta Giada Marabotto, titolare di Volver Tour Operator – perchè sono sempre aperta a nuovi progetti e perchè credo moltissimo nel potenziale della Liguria, in abbinamento all’idea di lusso ed esclusività su cui sto lavorando da tempo con la mia società».

La Liguria offre uno scenario perfetto per chi desidera vivere il mare in modo esclusivo. Tra le esperienze più richieste:

Esplorare il Parco di Portofino, navigando tra Santa Margherita Ligure e Camogli, con la possibilità di soste per gustare la cucina locale o per fare trekking.
Scoprire i borghi delle Cinque Terre lontano dalla folla, godendo di panorami unici e di momenti di relax su spiagge accessibili solo via mare.
Itinerari personalizzati verso località come Portovenere, le isole Palmaria, o, per chi vuole estendere la propria vacanza, fino alla Corsica.

La startup My Sea si distingue anche per la capacità di integrare il noleggio imbarcazioni con servizi complementari, dai tranfer privati dagli aeroporti, ai pernottamenti di lusso.

I numeri crescenti di richieste confermano che My Sea Genoa ha intercettato una tendenza in forte sviluppo: quella di un turismo esperienziale e sostenibile, in cui i viaggiatori non vogliono solo visitare un luogo, ma viverlo in modo autentico, privilegiando il comfort e l’esclusività. «Siamo orgogliosi di aver scelto la giusta direzione ed aver investito in un segmento in crescita e sulla nostra grande passione per il mare – conclude Riccardo Pizzeghello – Con la sua attenzione ai dettagli e la capacità di offrire esperienze uniche, My Sea Genoa si sta rapidamente affermando come un punto di riferimento per chi cerca il meglio del turismo di lusso in Liguria».
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Un’ottima opportunità di business ma anche un’attività che affonda le proprie radici nel gioco di squadra, nella determinazione e in un sano spirito competitivo: i valori dello sport sono da sempre alla base di Euphemia, la rete di consulenti di viaggio facente capo a Lab Travel e costituita 15 anni fa dall’incontro di Ezio Barroero e Michele Zucchi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, considerati i trascorsi sul campo del presidente Barroero: ex giocatore di volley e poi per molti anni presidente e manager dell’Alpitour Volley di Serie A1.

Alcuni personal voyager hanno quindi compreso le esigenze inespresse del mercato e identificato aree di business inesplorate sulle quali investire. Ciò ha dato vita a vere e proprie programmazioni tematiche, realizzate con il supporto finanziario, operativo e logistico di Lab Travel. Numerosi sono gli esempi del 2024 che proseguiranno anche nel 2025. Tra i più significativi, l’organizzazione delle trasferte dei tifosi del Bologna a Liverpool e Birmingham in occasione delle prime gare di Champions League. La programmazione, costruita su iniziativa della personal voyager Chiara Nannetti, responsabile dell’organizzazione e dell’accompagnamento dei gruppi, ha previsto il noleggio di cinque charter, tre per la partita a Liverpool del 2 ottobre e due per quella di Birmingham del 22 ottobre, per un totale di circa 900 tifosi coinvolti.

Non solo sport mainstream: tra le iniziative di maggior successo in termini di crescita si inseriscono anche esempi relativi a segmenti molto particolari, come quello degli appassionati di pesca a mosca no-kill, a cui Lab Travel Euphemia dedica ogni anno un catalogo monografico, realizzato in collaborazione con il team dell’Italian Fly Fishing. Una collezione di itinerari di gruppo incoming dedicati alla clientela straniera. Partendo dai fiumi e dagli specchi d’acqua più suggestivi e prosperi di specie ittiche d’Italia, dal Piemonte alle Marche, passando per il Trentino-Alto Adige, gli itinerari coniugano la pratica della pesca con la scoperta del territorio, proponendo sistemazioni di charme ed esperienze enogastronomiche esclusive.

Michele Zucchi

“Si tratta di operazioni dedicate agli appassionati – spiega Michele Zucchi, a.d. di Euphemia – disposti anche a spendere di più pur di partecipare a un viaggio studiato su misura per soddisfare le loro aspettative. Normalmente il progetto parte su iniziativa di un personal voyager, già in contatto con potenziali clienti attraverso circoli ricreativi, associazioni dilettantistiche o altre realtà territoriali. Il prodotto è costruito con il supporto dello staff della programmazione e, una volta pronto, è condiviso anche con gli altri personal voyager”.

“Crediamo molto nel binomio sport e viaggi – gli fa eco Ezio Barroero, presidente di Lab Travel – e nella finalità formativa, aggregativa e ispirazionale della pratica sportiva. Per questo, oltre a promuovere iniziative a tema, sosteniamo le società sportive giovanili che contribuiscono a diffondere i valori dello sport nelle nuove generazioni, organizzando trasferte e supportando giovani atleti. Oltre alla nostra storica collaborazione con i settori giovanili del Cuneo Volley e della Cuneo Granda Volley, siamo attivi nel padel, nella ginnastica, nel calcio, nella pallavolo e nell’hockey. Guardiamo al futuro puntando su inclusività e passione: valori che, oltre ad accomunare viaggi e sport, trovano piena corrispondenza nella mission della nostra azienda”.
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[post_content] => Wizz ha registrato una perdita netta di 241 milioni di euro per i tre mesi fino al 31 dicembre 2024, a fronte di un aumento dei ricavi dell’11% a 1,2 miliardi di euro. La perdita operativa è stata di 75,9 milioni di euro, contro quella di 180 milioni di euro dell’anno precedente.

A segnare i risultati del trimestre sono nuovamente le conseguenze della messa a terra di alcuni aeromobili a causa dei problemi ai motori Pratt & Whitney – difficoltà che come ha già dichiarato il ceo Jozsef Varadi potrebbero persistere fino a quattro o cinque anni -: la capacità è diminuita dell’1,7% rispetto all’anno precedente, anche se il numero di passeggeri è aumentato del 2,6% (15,5 milioni).

La low cost si è trovata costretta a tagliare per la seconda volta in sei mesi le previsioni di utile netto annuale, che ora si attestano tra i 250 e i 300 milioni di euro per l’anno fiscale che terminerà a marzo, rispetto alla precedente previsione di 350-450 milioni di euro.

In una nota Varadi ha precisato come Wizz Air abbia continuato «a gestire la complessità imposta dalla continua messa a terra di circa il 20% della sua flotta, a causa del ben documentato problema ai motori. Ciò si riflette nella nostra performance in termini di costi unitari»

 
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Adesso prende il via una fase di valutazione per selezionare i 4 progetti vincitori e l’interlocuzione con il Ministero per le disabilità finalizzata ad ottenere i fondi: ogni progetto potrà beneficiare di un finanziamento massimo pari a 430 mila euro. Una volta ottenuto spetterà ad Agenzia in Liguria occuparsi delle azioni di promozione, informazione e comunicazione delle iniziative per il turismo accessibile ed inclusivo. 

«Esprimiamo grande soddisfazione per il successo di questo bando regionale dedicato al turismo accessibile – dichiarano l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi e l’assessore alle Politiche sociali Massimo Nicolò – Regione Liguria è da sempre molto attenta a questo tema, avendo realizzato anche negli anni passati la Guida Mare Accessibile e la sezione ‘Liguria Accessibile’ del sito Lamialiguria, in cui vengono evidenziate le risorse turistiche della nostra regione quali i servizi, le strutture, i percorsi naturalistici, le spiagge attrezzate e le experience. Ringraziamo la Consulta per la tutela dei diritti della persona portatrice di disabilità della Regione Liguria che si è resa disponibile ad offrire un ulteriore supporto per la definizione delle azioni progettuali». 

Le aree territoriali turistiche oggetto del bando sono formate da un minimo di tre ad un massimo di cinque Comuni, di cui almeno due costieri ed almeno un Comune dell’entroterra confinante con uno dei due Comuni costieri, anche in due Province diverse, con uno o più soggetti del terzo settore in una logica aggregante di pubblico e privato no profit. 

«Siamo felici di questo bando che permetterà ai Comuni vincitori di avere strumenti finanziari adeguati al fine di essere ancor più accoglienti e accessibili nei confronti dei turisti con disabilità o fragilità provenienti dal resto d’Italia e dall’estero – afferma il segretario e coordinatore della Consulta per la tutela dei diritti della persona handicappata della Regione Liguria Claudio Puppo – La Liguria sta migliorando notevolmente per garantire al meglio i soggiorni nel nostre località alle persone disabili e alla loro famiglie offendo servizi e attenzioni all’altezza dei loro bisogni e delle loro necessità».
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[post_content] => Volotea rafforza ulteriormente la propria presenza sulla base di Verona potenziando le frequenze per il 2025. Da aprile, i voli verso Parigi Orly diventeranno giornalieri, mentre quelli per Barcellona aumenteranno fino a cinque giorni a settimana, il lunedì, il mercoledì, il venerdì, il sabato e la domenica.

Una scelta che sostiene l’incoming internazionale verso il territorio scaligero e in parallelo offre nuove opportunità di viaggio per i passeggeri veronesi. Dal Catullo, con due aeromobili basati, Volotea volerà quest’anno verso 14 destinazioni in cinque Paesi: Italia, Spagna, Grecia, Francia e Germania.

Nel 2024 la compagnia ha registrato incremento significativo sia nei passeggeri trasportati sia nelle operazioni effettuate: 700.000 i passeggeri, con un aumento del 18% rispetto ai 593.000 dell’anno precedente, e 4.283 i voli operati, in crescita del 21% rispetto al 2023. La base di Verona, attiva dal 2015, contra oggi oltre 90 dipendenti.

«Verona rappresenta per Volotea una base di fondamentale importanza, non solo dal punto di vista operativo ma anche strategico – ha dichiarato Valeria Rebasti, international market director del vettore -. L’incremento delle frequenze verso Parigi Orly e Barcellona è un segnale concreto del nostro impegno per offrire ai passeggeri una connettività ancora migliore.

«Con l’aumento delle frequenze settimanali sui mercati chiave di Parigi Orly e Barcellona, Volotea rafforza il suo legame con il territorio veronese adattando l’offerta alle esigenze dell’area” – sottolinea Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save -. Nel 2024 la compagnia ha realizzato circa il 20% del traffico totale dell’aeroporto Catullo, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente».
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Si mantengono invece sostanzialmente stabili i margini operativi lordi attorno (ebitda) ai 138,2 milioni, contro i 140,9 del 2022-23. Il cda della compagnia ha approvato il bilancio lo scorso 29 gennaio evidenziando anche le ingenti consistenze patrimoniali del gruppo, stimabili in oltre 900 milioni a fronte di una posizione finanziaria netta al 31 ottobre 2024 di circa 212 milioni. 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Bisogna infatti tener conto che, oltre alle oscillazioni della domanda, abbiamo pure dovuto far fronte a una perdita di redditività di circa 30 milioni, nel solo tour operating, dovuta agli effetti della crisi mediorientale su una destinazione core come l’Egitto, difficilmente sostituibile per competitività, capacità e lunghezza delle stagionalità».\r\n\r\nA far ben sperare anche per il futuro è quindi l’inversione di tendenza che Alpitour sta registrando sulla meta nordafricana già a partire dagli ultimi mesi del 2024: «Non siamo ancora sui livelli di due anni fa, diciamo che ci troviamo a metà strada, però è un dato che non può che far piacere a chiunque si occupi di tour operating». Certo, il contesto rimane sfidante: «La domanda turistica continua fortunatamente a essere sostenuta, ma noi abbiamo l’assoluta necessità di allargare la gamma di prodotto. La nostra industria è infatti endemicamente fragile, esposta come nessun altro comparto ai fattori esogeni. 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