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Annullamento senza rinvio per mia zia Ida Castelluccio.
Non abbiamo avuto giustizia e dobbiamo rifare il processo in Appello.
Loro 4 non hanno pace neanche da morti.
La nostra famiglia non ha pace da 35 anni.
Noi continuiamo, come sempre, lottiamo contro tutti, mafia e istituzioni deviate fino a quando non ci daranno verità e giustizia.
Nino Morana Agostino
“Per fortuna Vincenzo Agostino e Augusta Schiera non hanno potuto sentire questa sentenza. È il mio unico commento”.
Fabio Repici
Omicidio Agostino, tutto da rifare: annullato in Cassazione l’ergastolo al boss Madonia.
31.01.2025 – Trentacinque anni dopo, quello di Nino Agostino rimane un delitto senza verità. La Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo per il boss di Cosa nostra Antonino Madonia. I giudici della I sezione penale della Suprema Corte hanno ordinato un nuovo processo d’Appello per il killer della famiglia di Resuttana. Annullata senza rinvio, invece, la sentenza emessa nei confronti di Madonia per l’omicidio di Ida Castelluccio, la moglie di Agostino, uccisa insieme al poliziotto il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo.
“Per fortuna Vincenzo e Augusta non hanno ascoltato questa sentenza. È l’unico commento che merita”, dice l’avvocato Fabio Repici, legale di parte civile della famiglia Agostino. Vincenzo Agostino e Augusta Schiera, genitori della vittima, sono morti senza avere la verità sull’omicidio. “Non abbiamo avuto giustizia e dobbiamo rifare il processo in Appello. Loro 4 non hanno pace neanche da morti. La nostra famiglia non ha pace da 35 anni. Noi continuiamo, come sempre, lottiamo contro tutti, mafia e istituzioni deviate fino a quando non ci daranno verità e giustizia”, ha scritto su facebook Nino Morana, nipote di Agostino.
Un caso irrisolto – Irrisolto per oltre tre decenni, l’omicidio Agostino si era presto trasformato in un vero e proprio caso senza soluzione. Sembrava una storia da film, di quelli americani col finale a sorpresa che arriva dopo, quello ufficiale. Agostino e la moglie vengono ammazzati pochi anni prima delle stragi del 1992, alla fine di una giornata di mare: il 5 agosto del 1989, davanti casa dei genitori del poliziotto, spuntano in due su una motocicletta e cominciano a sparare. Nino apre il cancello e col suo corpo fa scudo a Ida. Che si volta, guarda in faccia i motociclisti e grida: “Io vi conosco“. Quelli rispondono e la colpiscono al cuore: era incinta da tre mesi e sposata da uno. Da quel giorno Vincenzo Agostino, il padre dell’agente, decise di non tagliarsi più la barba: “Finché non avremo giustizia”, diceva. Negli anni il signor Agostino è diventato una specie di monumento umano alla ricerca di verità.
Giuseppe Pipitone (ilfattoquotidiano.it)
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