TARANTO – Costo della vita a Taranto, impennata dei prezzi per ristorazione e sanità. Calano invece le spese per la casa. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, gli uffici dell’Amministrazione comunale hanno avviato un lavoro di analisi statistica sull’inflazione nel capoluogo ionico. Il tutto, in attesa della costituzione della commissione di controllo composta dallo stesso Municipio, dall’ispettorato del Lavoro, dalla Camera di commercio e dai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni datoriali.
Per ora, quello che trapela non è ancora lo studio completo su tutte le (numerose) voci del paniere Istat per elaborare indagini di questo tipo, ma si tratta dei primi dati riferiti ad alcune macro aree. In particolare, confrontando i prezzi tra novembre 2023 e novembre 2024, emergono delle tendenze preoccupanti in settori chiave, mentre altri ambiti mostrano delle variazioni decisamente più contenute o addirittura dei cali.
Ora, quindi, i dati. I settori più colpiti sono quelli dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” che, in un anno, hanno fatto registrare un incremento del 21,53 per cento. Il risultato, secondo una prima lettura, probabilmente deriva dall’aumento dei costi delle materie prime (quali ad esempio cibo e bevande), dell’energia elettrica e del personale. Ma non solo. Taranto, città che negli ultimi anni ha visto un’oggettiva ripresa del turismo, ha subito un’accelerazione dei prezzi anche a causa di una maggiore domanda in diversi mesi dell’anno.
I “Servizi sanitari e le spese per la salute”, invece, hanno fatto registrare un aumento dei prezzi dell’11,41 per cento. E, in questo caso, quali potrebbero essere i motivi? Il rincaro potrebbe essere legato ai costi di medicinali, trattamenti specialistici e spese ospedaliere. Questo dato evidenzia una pressione crescente sui cittadini, in particolare sulle fasce della popolazione più vulnerabili.
Dalla sanità all’«istruzione». Che, a Taranto, ha fatto rilevare un aumento dei costi del 5,13 per cento. Le spese scolastiche e quelle universitarie, così come i costi per libri e materiali didattici, potrebbero aver contribuito all’aumento, mettendo in difficoltà molte famiglie.
E ancora, la voce “Altri beni e servizi”, ha fatto segnare un incremento del 9,68 per cento. Per essere più chiari, questa categoria comprende servizi vari, come quelli personali (cura del corpo, assicurazioni), anch’essi influenzati dai costi generali in salita.
Tra i settori con incrementi moderati, invece, ci sono i “Prodotti alimentari e le bevande analcoliche” che fanno segnare un aumento pari a 0,31 per cento. Il risultato, contenuto, dimostra una relativa stabilità nei costi alimentari, grazie forse ad una forte concorrenza. Per quel che riguarda i “Trasporti”, si registra un incremento del 3,29 per cento. Che, probabilmente, è legato al prezzo dei carburanti e ai costi di manutenzione dei mezzi pubblici e privati. Anche se meno rilevante rispetto ad altri settori, questo dato influisce direttamente sul budget delle famiglie.
La spesa per le “Comunicazioni”, intanto, rileva un incremento di poco meno di 2 punti (1,87 per cento). Questa “voce” del paniere Istat che comprende internet e telefonia, dunque, registra un lieve aumento. Si tratta di un risultato in controtendenza considerando che, in molte aree del Paese, i costi dei servizi digitali tendono invece a stabilizzarsi o a ridursi. Ma questo, evidentemente, non si sta verificando nel capoluogo ionico.
Consultando ancora i dati che l’ufficio Statistica del Comune di Taranto sta elaborando, si passa poi ai settori in calo o stabili. Ad esempio, i costi della voce “Abitazione, acqua, elettricità, gas e combustibili”, almeno tra novembre 2023 e novembre 2024 e dunque prima dei recenti rincari annunciati a livello nazionale, sono diminuiti del 5,91 per cento.
Segno meno (esattamente 4,93 per cento) anche per la voce “Ricreazione, spettacoli e cultura”. Questo settore ha registrato una contrazione, probabilmente a causa di una domanda minore. Calo, ma pari a 0,25 per cento, anche per “Abbigliamento e calzature” che quindi resta sostanzialmente stabile rispetto ai dodici mesi precedenti. Riepilogando, tra novembre 2023 e novembre 2024, a Taranto, l’aumento complessivo del costo della vita, soprattutto in servizi importanti come sanità e ristorazione, ha avuto un impatto diretto sul potere d’acquisto dei cittadini. In realtà, anche i rincari nel settore dell’istruzione e dei trasporti rappresentano un ulteriore peso, mentre il calo dei costi legati all’abitazione e all’energia potrebbe aver offerto alle famiglie tarantine un (provvisorio) momento di respiro.
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