A Verona una Scuola per “costruttori di pace” / Attualità / Home

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


di LUCA PASSARINI
“Un processo e non un evento”: questo il mandato che il vescovo Domenico Pompili aveva consegnato già nell’autunno 2023 alle varie persone e realtà coinvolte nell’organizzazione della visita di papa Francesco a Verona, il 18 maggio 2024. In questo orizzonte si è camminato, con i vari momenti di preparazione (a livello culturale, liturgico, catechetico, sociale) e i percorsi avviati successivamente, sempre all’insegna del versetto biblico “Giustizia e pace si baceranno”.
La solennità di Maria Ss. Madre di Dio, il 1° gennaio, che dal 1968, per volontà di papa Paolo VI, è anche Giornata mondiale della pace, è stata per il Vescovo di Verona l’occasione per annunciare pubblicamente tre scelte per il 2025, nella prospettiva che la visita papale «ha fatto di Verona una capitale della Pace» e che «non possiamo indietreggiare rispetto a questo lascito»; il tutto, del resto, per rimanere fedeli alla tradizione della Chiesa di Verona con tante persone che nei secoli hanno testimoniato l’importanza e la bellezza di «inspirare il soffio della vita di Dio e ad espirare a pieni polmoni il mondo».
La prima scelta che attende la nostra Diocesi per il nuovo anno è «l’avvio di una Scuola di pace e nonviolenza che ha l’obiettivo di formare giovani e adulti alla pace con competenze in mediazione politica, gestione dei conflitti e metodo nonviolento».
Altra scelta, segnalata dal vescovo Pompili, è un secondo incontro di papa Francesco con i Movimenti popolari dopo lo storico appuntamento in Arena di pace 2024: questa volta a Roma, all’interno del contesto di questo Giubileo 2025 che molto ha da dire e provocare sui temi della giustizia e della pace; la Chiesa di Verona se ne fa ancora una volta animatrice, attraverso sue molteplici realtà, in continuità proprio con gli eventi della primavera scorsa, che ha visto il raduno di 500 delegati presso la Fiera cittadina (17 maggio) e 12mila persone nell’anfiteatro (18 maggio).
Terza scelta è la rassegna “I poeti sociali” che dal 2 al 5 ottobre prossimi vedrà la seconda edizione, dopo il grande successo –  in termini di numeri ma soprattutto di qualità delle proposte – del debutto all’insegna del tema “Itinerari di pace” (17-20 ottobre scorsi).

«La pace è la cifra sintetica del magistero sociale della Chiesa e il tema centrale per la vita della Chiesa e per la sua azione nel mondo di oggi». Da qui parte la riflessione di don Renzo Beghini, presidente della Fondazione G. Toniolo e direttore della Scuola di pace e nonviolenza, insieme a Massimo Valpiana, presidente del Movimento nonviolento. «Si tratta – continua Beghini – di un ambito di cui si avverte l’urgenza, ma non si è ancora investito in modo risoluto e autorevole; per questo come Chiesa di Verona si è sentita l’esigenza di fare questa proposta, in continuità con Arena di pace 2024». Specifica don Renzo: «La pace, prima ancora di essere un progetto umano conforme alla volontà divina, è un dono di Dio. Anzi, per la verità, dice qualcosa di Dio stesso: Adonài shalòm, “Il Signore è pace”. Com’è noto, l’ebraico shalòm – come il suo corrispettivo arabo salàam – indica molto più di una situazione sociopolitica di assenza di guerra: esso esprime “pienezza, fioritura ed eccedenza di vita”». Quindi cita il cardinal Pierbattista Pizzaballa: «La pastorale della pace ha solo il Vangelo come riferimento». Il patriarca dei latini, in un intervento presso la Pontificia università lateranense (2 maggio 2024), aveva infatti interpellato i credenti ad essere profetici nell’unica via d’uscita capace di condurre alla pace, ovvero quella dell’incontro e del rispetto reciproco in un contesto sociale e politico sempre più drammatico. Questo aveva sottolineato il cardinale, e riprende Beghini, è ciò che li può rendere una presenza davvero “interessante”.
Questa Scuola si inserisce, quindi, in tale contesto e non vuole prescindere dalla collaborazione con enti, centri studi, università e fondazioni. Tre gli indirizzi individuati per la formazione: i giovani in vista e durante il Servizio Civile (50mila lo svolgono ogni anno, 150mila danno la loro disponibilità) o l’impegno di volontariato, per offrire loro una formazione e una specializzazione teorico-pratica; insegnanti di ogni ordine e grado, amministratori e dirigenti della Pubblica amministrazione, in un contesto promettente visto che sta emergendo questa sensibilità che si traduce pure in scelte concrete nei territori; mediatori, operatori e Corpi civili di pace, con questi ultimi che, mentre attendono un’approvazione ufficiale, vedono già delle sperimentazioni in aree di conflitto o emergenza ambientale, con azioni non violente, sostegno agli attori locali nella prevenzione e nella trasformazione dei conflitti, processi di riconciliazione e affermazione dei diritti umani fondamentali. [L. Pas.]

Obiettivi e requisiti per chi vuole partecipare
Si parte il 7 febbraio, 40 posti disponibili

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Obiettivo: Formare giovani e adulti alla pace con competenze in mediazione politica, gestione dei conflitti e metodo nonviolento.

Destinatari: giovani volontari del Servizio civile e formatori; docenti di unità didattiche sulla pace e incaricati dei progetti specifici di Educazione civica; amministratori locali, assessori e consiglieri con delega alla pace; responsabili, volontari e operatori di Ong.

Posti disponibili per il corso: 40.

Iscrizioni: online entro fine febbraio sul sito 

arenadipace.it/scuoladipace

Costo: 150 euro, con possibilità per gli studenti di richiedere uno sconto. 

IL CORSO

Durata: le lezioni si terranno da febbraio a maggio, nei fine settimana.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Inaugurazione: 7 febbraio con la lectio magistralis del prof. Giuliano Pontara (professore emerito di Filosofia politica dell’Università di Stoccolma e uno dei fondatori della International University of Peoples’ Institutions for Peace), sul tema “Si può ancora sperare nella pace?”. 

Struttura del corso: 20 ore residenziali suddivise in tre workshop distribuiti in tre weekend intensivi (da venerdì sera al mattino di domenica) con relazioni e testimonianze, laboratori e giochi di ruolo. Ci saranno poi ulteriori 30 ore non residenziali con lezioni frontali, studio individuale, forum di discussione on line, elaborazione di progetti e webinar di approfondimento.

Conoscenze

Cultura di pace: solida conoscenza dei fondamenti di una cultura della pace, dei diritti umani, della nonviolenza e della risoluzione pacifica dei conflitti.

Diritto internazionale: conoscenza del diritto internazionale umanitario, dei trattati e delle convenzioni sui diritti umani e sulla pace.

Geopolitica: comprensione delle dinamiche geopolitiche globali e locali, delle cause dei conflitti e delle strategie di peacebuilding.

Amministrazione locale: conoscenza del funzionamento dell’amministrazione locale, delle politiche pubbliche e dei processi decisionali.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Comunicazione: conoscenza delle tecniche di comunicazione efficace, di public-speaking e di gestione dei media.

Abilità

Mediazione e negoziazione: capacità di mediare e negoziare in situazioni di conflitto, facilitando il dialogo e la ricerca di soluzioni condivise.

Problem-solving: abilità nell’analizzare i problemi, individuare le cause e sviluppare soluzioni creative e innovative.

Gestione dei conflitti: capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo, promuovendo la comunicazione nonviolenta e la cooperazione.

Lavoro di squadra: capacità di lavorare in team, coordinando le attività e motivando i collaboratori.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Progettazione: abilità nella progettazione e gestione di iniziative e progetti per la promozione della pace.

Fundraising: capacità di reperire fondi e risorse per finanziare le attività promozionali per una politica di pace.

Competenze

Relazionali: capacità di empatia e di immedesimazione, di comprendere e condividere il “sentire” proprio e altrui, di mettersi nei panni degli altri.

Ascolto attivo: capacità di ascolto attento, di comprendere le ragioni, i bisogni e le prospettive altrui.

Leadership: capacità di confrontarsi, di convincere e motivare, ispirando fiducia e collaborazione.

Integrità: onestà, coerenza e trasparenza nell’agire, persuasione.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Creatività: capacità di pensare fuori dagli schemi e trovare soluzioni innovative.

Resilienza: forza interiore e capacità di resistere alle pressioni e superare le difficoltà.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare