“Ministro senza colpe. I boicottaggi sulla rete ci sono sempre stati”. La versione di Pietro Lunardi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 




«Salvini non è colpevole di niente».

Chi parla è Pietro Lunardi, 85 anni, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti tra il 2001 e il 2006. Governo Berlusconi.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Quindi nessuna responsabilità imputabile al Ministro?

«I disagi sono colpa della casualità. Salvini ha ereditato una situazione complicata. È in carica da due anni e quindi non gli si possono attribuire colpe. Anzi, Salvini è molto attento al problema della mobilità. Considera la mobilità un diritto primario del cittadino. Dove la mobilità non è garantita si ha la stagnazione dell’economia, la povertà e il proliferare della mafia. Lo ripeto: Salvini non è colpevole di niente. Non è certo colpevole di trascuratezza».

L’opposizione ne chiede le dimissioni

«Credo che il problema sia più politico che altro perché la sinistra non si rassegna all’evidenza dei fatti».

Quali sono i fatti?

«Che oggi c’è un governo di destra che funziona. E la sinistra cerca di attaccarlo come può. Ovvio che una disfunzione come un blocco dei treni per 10 ore, dovuto a un incidente casuale (ripeto: del tutto casuale), è una straordinaria occasione per poter attaccare il ministro».

Perché secondo lei la sinistra si oppone sempre alle grandi opere?

(ride) «Perché non sa farle».

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Mi sta dicendo che la sinistra si oppone per manifesta incapacità?

«Guardi, le faccio semplicemente questo esempio: 2002, con la Legge-Obiettivo abbiamo varato e realizzato in dodici anni 240 miliardi di opere. Dal 2012, cioè da quando è arrivato Monti, al 2022, in 10 anni, avranno fatto sì e no 10 miliardi di opere».

Ci sono i mali storici nelle nostre infrastrutture che già aveva riscontrato durante il suo ministero?

«Il male più importante riguarda l’ intermodalità. Le spiego: le modalità dei trasporti sono quattro: ferro, gomma, aria e mare. E cioè treno, automobile, aereo e nave. Devono essere connesse. E non lo sono abbastanza. Ho riscontrato questo problema quando sono arrivato al ministero nel 2001. Sono stati fatti dei passi avanti, ma ancora non abbastanza. Le faccio un esempio. Noi abbiamo da qualche mese inaugurato la metropolitana quattro a Milano, quella che collega San Babila con l’aeroporto di Linate in 12 minuti. Questo è un esempio di intermodalità straordinaria. Il difetto purtroppo è che abbiamo iniziato un po’ tardi ad interessarci di questa cosa. Però dal 2001 abbiamo fatto dei grandi progressi e bisogna continuare su questa strada».

Occorrerebbero dei nuovi investimenti?

«Assolutamente necessario continuare a investire soprattutto sulla modalità più importante che è quella del ferro. Abbiamo una rete autostradale che è già abbastanza buona mentre la rete ferroviaria è debole soprattutto al sud, sebbene siano già stati stanziati molti fondi tra il 2001 e il 2006».

E ora gli stanziamenti non ci sono più?

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

«Il ministro Salvini sta stanziando fondi importanti per i collegamenti della Salerno-Reggio Calabria. La realizzazione dell’alta velocità in Sicilia è già partita da un anno e continuiamo a investire perché dobbiamo assolutamente terminare le tre grandi direttrici: Tirrenica, Adriatica e Centrale. Finché non è collegato anche il sud al resto dell’Italia e all’Europa non possiamo smettere».

Stiamo usando appieno le nostre tecnologie?

«Sì. Le nostre tecnologie sono le più avanzate in Europa, soprattutto per quanto riguarda i sistemi di sicurezza».

È giusto ridurre il numero dei treni? La ritiene una soluzione?

«Potrebbe essere una soluzione ma credo che il numero dei treni debba variare in base all’estensione della rete e dei bacini di utenza da servire attraverso le stazioni o le fermate».

Cioè, più fermate?

Conto e carta

difficile da pignorare

 

«Su questo le do una notizia fresca. Pochi giorni fa ho avanzato all’amministratore delegato di FS la proposta di istituire delle fermate intermedie. Le faccio un esempio: fra Firenze e Roma ci sono 200 km senza fermate. Tra Roma e Napoli non ci sono fermate intermedie. Dobbiamo avere alcuni treni, tra quelli che già stanno circolando, che facciano delle fermate intermedie. Così facendo andremo a sfruttare dei bacini di utenza importantissimi perché ci sono delle città straordinarie che non sono servite dall’alta velocità ed è una perdita di utenti e quindi di indotto. Una ricchezza enorme che abbiamo in Italia e che grazie all’alta velocità può essere sfruttata».

I vertici di Fs sostengono di aver fatto un esposto denuncia con l’elenco degli ultimi guasti sulla rete ferroviaria. Qualcuno complotta dentro la rete ferroviaria ai danni di Salvini?

«Non posso escludere sabotaggi. Non sarebbe una novità, ci sono sempre stati. Sicuramente all’interno delle ferrovie ci possono essere persone che politicamente non la pensano come Salvini».

Non crede che quando si verifica un guasto i tempi di ripristino del traffico ferroviario siano troppo lenti?

«Le assicuro che la manutenzione delle ferrovie dello Stato è una manutenzione esemplare».

Lei si confronta col ministro Salvini?

«Quando ad esempio è partito il progetto del ponte sullo stretto gli ho trasmesso tutte le mie esperienze».

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Mi dica la verità, secondo lei sarà la volta buona? Si farà il ponte?

«Facendo tutti gli scongiuri del caso penso proprio di sì».

Quali sono le cose che lei rivendica con maggior orgoglio durante la sua esperienza come ministro?

«In assoluto la patente a punti. Quando sono arrivato si contavano circa 8000 morti all’anno sulle strade e quando sono uscito sono calati a 3000. Non sono più risaliti».

Se glielo chiedessero tornerebbe a fare il ministro?

«Mi divertirebbe molto, ma sono vecchio».

Prestito personale

Delibera veloce

 

Perché le piacerebbe?

«Per realizzare cose. È inutile negarlo: se uno non ha potere non può fare niente. Se uno ha potere può spaccare il mondo. Il potere è tutto. Lo farei per questo».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link