Quanto e come si deve allenare un Giovane Portiere per Crescere?

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Ecco analizzate le ore e le metodologie di allenamento per mantenere o formare il talento dei Giovani Numeri Uno.

“Papà, Mamma, perché non riesco a giocare come vorrei?

Una frase semplice, eppure tagliente.

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Perché dietro queste parole non ci sono solo i sogni di un giovane portiere, ma anche le sue paure: la paura di non essere all’altezza delle aspettative dei suoi compagni e della sua squadra, di non trovare il suo posto, o peggio… di vedere i suoi sogni in frantumi.

E tu, come genitore, ascolti.

Ti sforzi di rassicurarlo, ma dentro di te qualcosa si spezza. Perché anche se vorresti risolvere tutto, sai che c’è un problema più grande, un problema che non si risolve con poche parole… e oggi in questo articolo parleremo proprio di questo.

Il Ruolo del Tempo nella Formazione di un Giovane Portiere

Ora, fermiamoci un momento e ragioniamo su un dato:
Quante volte all’anno tuo figlio si allena davvero come portiere?Non parlo delle partite del weekend o degli allenamenti generici con la squadra, ma di vere sessioni pensate per il suo ruolo, per il suo percorso unico.

Un anno ha 52 settimane.
Tra estate, festività e imprevisti, ne rimangono 44 utili.
Se tuo figlio si allena una volta a settimana come portiere,
sono solo 44 allenamenti in un anno.

44 occasioni.

Può un numero così basso bastare per formare tuo figlio?
La risposta è chiara: non bastano.
E sai perché? Perché il portiere non è solo un giocatore:

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è l’unico a vestire un ruolo così cruciale, un ruolo che richiede molto di più di qualche ora sul campo.

Come Viene Gestito il Tempo Oggi?

In molte realtà, il tempo dedicato alla formazione del portiere è minimo.
Le società spesso si concentrano sulla squadra nel suo insieme, lasciando il portiere ai margini, oppure allenandolo con tutti gli altri non tenendo conto della peculiarità del suo ruolo.

E quando invece un formatore dei portieri c’è?

Purtroppo non sempre si casca in piedi.
Spesso devono allenare troppi ragazzi contemporaneamente, magari anche di fasce d’età diverse; purtroppo, a volte sono persino impreparati al proprio compito, allenando senza un metodo preciso e cercando esercizi su internet per poi eseguirli senza sapere cosa si stia facendo.
La cosa peggiore è che quasi sempre viene trascurato l’aspetto più importante nell’allenamento di un vero giovane portiere:

L’allenamento delle sue Capacità Mentali.

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Lascia che ti dica una cosa: il tempo è il più grande alleato di tuo figlio, ma solo se lo usi bene. Non basta moltiplicare le sessioni. Serve un metodo certificato.
Un approccio che lavori su due fronti:

1. Le abilità tra i pali: decisioni rapide, posizionamento, coraggio di affrontare ogni tiro.

2. Le capacità mentali: resilienza, autostima, capacità di gestire la pressione e consapevolezza di sé.

I risultati di un allenamento integrato di questo tipo non si vedono solo in campo. Un giovane portiere che acquisisce questo tipo di competenze per affrontare le sfide che ha come sportivo, nella vita sarà un ragazzo più sicuro, più forte, capace di affrontare le difficoltà quotidiane con la stessa determinazione che mostra in porta.

Cosa Puoi Fare per Tuo Figlio?

Se stai leggendo queste righe, probabilmente ti stai ponendo delle domande importanti. Forse hai già notato i segnali: insicurezza, ansia, difficoltà a socializzare o a credere nelle sue capacità.

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Integrare nel percorso di tuo figlio con sessioni aggiuntive di allenamento specifico può fare una differenza significativa.

In Francia, ad esempio, il progetto “Athlete-Mind”, finanziato dal Ministero dello Sport, ha evidenziato come i bambini che seguono programmi per allenare la propria mente ottengono migliori risultati accademici, abbiano una maggiore autostima e siano più propensi a mantenere uno stile di vita sano.

Quindi quanto tempo puoi aspettare? E soprattutto… aspettare è davvero la scelta migliore?

Partecipando a programmi strutturati, potrebbe beneficiare di ulteriori 1-2 sessioni settimanali focalizzate sia sulle abilità in campo che sul potenziamento mentale. 

Questo incremento porterebbe il totale a circa

88-132 allenamenti all’anno

Raddoppiando o addirittura Triplicando le opportunità di crescita 

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rispetto alle sole 44 sessioni standard.

Un impegno del genere non solo affinerebbe le sue qualità di portiere, ma rafforzerebbe anche la resilienza, l’autostima e la capacità di gestire la pressione.

Non aspettare che questi problemi si risolvano da soli.
Non lasciare che il tempo passi inutilmente.

Il Primo Passo è Tuo

Se vuoi sapere di più, se vuoi dare a tuo figlio l’opportunità di crescere come un vero numero uno, contatta il mio staff al 3505205325.

Parleremo insieme di come creare un percorso su misura per lui, che lo aiuti a sfruttare al massimo ogni giorno a sua disposizione e a costruire una base solida per il suo futuro.

Ricorda: ogni allenamento è un passo verso il domani.
Assicurati che sia un passo nella direzione giusta.

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Fuoco, Forza, Fede.

Daniele Rolleri

Il primo esperto in Italia nell’allenamento mentale per il giovane portiere.



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