9 italiani su 10 sono profondamente interessati a ridurre i propri consumi e ben il 68% degli intervistati adotta delle strategie per abbassarli. Indubbiamente una di queste è proprio l’utilizzo di un apparecchio a ridotto consumo energetico. Sono i dati emersi da una ricerca del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio che analizza le abitudini sostenibili degli italiani sviluppato con NielsenIQ, la tecnologia può dare davvero un contributo importante nel migliorare i consumi energetici di casa.
Il 55% degli intervistati ritiene che l’utilizzo di strumenti di monitoraggio abbia consentito di acquisire maggiore consapevolezza sui propri consumi di energia, mentre più del 40% ha dichiarato di aver rilevato una diminuzione dei consumi grazie al loro impiego.
Monitorare attivamente i propri consumi domestici – oltre ad assumere comportamenti virtuosi e più sostenibili – permette effettivamente un concreto risparmio in bolletta.
Utilizzando elettrodomestici a ridotto consumo energetico si risparmiano risorse preziose e denaro: ecco perché prima di acquistare un apparecchio bisogna leggere attentamente l’etichetta energetica valida per tutta l’Unione Europea.
L’obiettivo dell’UE è sempre stato infatti quello di aiutare i consumatori a riconoscere gli elettrodomestici a basso consumo, al fine di ridurre il fabbisogno energetico a favore del risparmio in bolletta. E secondo un’indagine di Idealo (www.idealo.it) l’importanza dell’etichetta è stata ben recepita dai consumatori visto che l’interesse per gli elettrodomestici poco energivori è aumentato nel 2021 del 34%.
Proprio nel 2021 è entrata in vigore la nuova etichetta energetica per frigoriferi e congelatori domestici, lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie, TV e display, sorgenti luminose riviste e ottimizzate a vantaggio di una migliore leggibilità dei dati e ad un più semplice confronto tra prodotti.
Elettrodomestici che fanno risparmiare sui consumi
Ecco una piccola selezione di apparecchi poco “energivori”.
Nuove classi etichetta energetica dalla A alla G
Il nuovo sistema di classificazione, in vigore da marzo 2021, utilizza solo le lettere da A a G (senza A+, A++ e A+++): A sono i prodotti più performanti, G quelli meno.
Un elettrodomestico che prima era classificato come A+++ è diventato di categoria B o C. In questo modo le aziende hanno avuto ancora margine per migliorare le performances dei nuovi elettrodomestici senza ritrovarsi nuovamente a dover utilizzare troppo il simbolo +.
Quale classe energetica scegliere?
In generale si può dire che nella nuova etichetta energetica, la D – che è indicata dal colore giallo chiaro – garantisce prestazioni molto buone (corrisponde alla vecchia classe A+++) e comprende elettrodomestici con rilevanti performance in termini di consumi (nella precedente classificazione sarebbero stati tra i migliori in termini di efficienza energetica). Le migliori in assoluto in termini di efficienza energetica sono le classi energetiche C, B e A, che identificano gli apparecchi dotati di tecnologie avanzate che comportano il più basso consumo energetico e il maggiore risparmio in bolletta.
La classe delle cantinette per il vino
La classe energetica F è tra le migliori che si possano avere per questa tipologia di apparecchio. I modelli che un tempo erano classificati come classe A+ diventano di classe energetica F con la nuova classificazione e offrono un alto risparmio energetico. Le cantinette più efficienti spesso utilizzano tecnologie come compressori di alta qualità, isolamento termico ottimizzato e sistemi di gestione della temperatura intelligente. Questi fattori contribuiscono a un funzionamento più efficiente, riducendo il consumo energetico globale.
Corrispondenza tra vecchie e nuove etichette energetiche
Vecchia etichetta |
Nuova etichetta |
A+++ |
A |
A++ |
B |
A+ |
C |
A |
D |
B |
E |
C |
F |
D |
G |
Come leggere l’etichetta energetica
Contiene informazioni sulle caratteristiche tecniche come volume e capacità di carico, e le prestazioni funzionali come l’efficienza di centrifugazione o di asciugatura e il rumore emesso.
I pittogrammi informano in modo semplice gli utenti sulle caratteristiche e sulle prestazioni del prodotto senza bisogno di traduzioni nelle diverse lingue.
L’inserimento del codice QR è un’altra novità della nuova etichetta, grazie al quale i consumatori possono ottenere informazioni supplementari attraverso la scansione con uno smartphone.
Cosa fare per non sbagliare
- Confrontare le classi energetiche: innanzitutto, individuare la classe energetica dell’elettrodomestico che si sta valutando. Dare priorità a prodotti di classe A o superiore.
- Considerare il consumo energetico annuo: confrontare il consumo energetico annuo di modelli simili, considerando le proprie esigenze di utilizzo.
- Valutare le informazioni specifiche per prodotto: se rilevanti per l’uso previsto, considerare i dati specifici come il consumo di acqua o la rumorosità.
- Consultare il codice QR: per ottenere informazioni ancora più dettagliate sul prodotto.
Etichetta energetica della lavastoviglie
Nella nuova etichetta delle lavastoviglie è segnalato in particolare il consumo di energia del programma Eco in kWh per 100 cicli, ideale per stoviglie con sporco normale e il più efficiente a livello di consumo di energia e di acqua. Vi sono inoltre la capacità dei coperti, il consumo di acqua per ciclo, la durata del programma Eco espresso e la rumorosità.
Etichetta energetica della lavatrice
Per le lavatrici i principali cambiamenti nell’etichetta energetica sono rappresentati dal metodo di calcolo per i consumi perché sono riportati il consumo energetico in kWh su 100 cicli con programma Eco 40-60, la durata del programma Eco, il consumo d’acqua a ciclo, la classe di efficienza della centrifuga e la rumorosità durante la fase di centrifuga con la relativa classe.
Lavasciuga nell’etichetta energetica
L’etichetta energetica delle lavasciuga è divisa in due parti: a sinistra vengono riportati i valori riferiti al ciclo di funzionamento completo lavaggio + asciugatura; a destra quelli riferiti al solo ciclo di lavaggio. In quest’ultimo caso le modifiche sono le stesse che compaiono sulla nuova etichetta delle lavatrici, quindi con il programma di riferimento Eco 40-60.
Frigoriferi e congelatori: cosa svela l’etichetta energetica
Nella nuova etichetta si possono trovare le informazioni sul volume totale dei comparti del congelatore, il volume dei comparti del frigorifero, la rumorosità in decibel e la classe di emissione sonora (per comprendere la reale rumorosità dell’apparecchio in modo più trasparente e chiaro – un valore inferiore ai 40 dB è più che sufficiente per essere considerato un rumore di fondo non fastidioso. A seconda di tipologia, classe di efficienza e grandezza, i consumi annui vanno dai 100 e i 400 kWh all’anno. Un frigorifero di classe energetica A o B avrà un consumo annuo compreso circa tra 100 e 125 kWh. Uno stesso elettrodomestico, di classe G, può invece superare i 300 kWh. I consumi dipendono non solo dal tipo di apparecchio ma anche da un uso corretto, ad esempio aprire e chiudere spesso il frigorifero comporta dispendi energetici eccessivi.
Cantinette
La nuova etichetta indica la classe di efficienza, il consumo di energia in kWh/anno, il numero di bottiglie che si possono inserire. È stato inserito il livello di emissioni sonore per rendere il livello di rumore in decibel più trasparente.
Etichetta energetica dei televisori
Nella nuova etichetta energetica sono indicati il consumo energetico in kWh calcolato in modalità acceso per 1.000 ore durante la visione di contenuti in definizione standard. È riportata inoltre la diagonale dello schermo, in centimetri e in pollici, e la risoluzione orizzontale e verticale espressa in pixel. Infine c’è una seconda classificazione relativa al funzionamento del televisore in modalità HDR (High Dynamic Range), con la rispettiva classe energetica (che può differire da quella standard) perché in modalità HDR viene erogata una maggiore luminosità, e quindi si ha un consumo energetico maggiore.
L’etichetta energetica delle sorgenti luminose
Disponibile in due formati per agevolare l’inserimento anche nelle confezioni delle lampade, l’etichetta energetica delle sorgenti luminose è generalmente più piccola, di larghezza inferiore a 36 mm. In entrambe è riportato il consumo energetico, sempre espresso in kWh, calcolato in modalità acceso per la durata di 1.000 ore.
Risparmiare sulle bollette
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