Lavori Consiglio: Registro della trasparenza

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(AGENPARL) – Roma, 15 Gennaio 2025

(AGENPARL) – mer 15 gennaio 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 15/01/2025, ore 11:20
Nota ai media!
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Consiglio
Lavori Consiglio: Registro della trasparenza
**Mozione di Team K/Freie Fraktion. Eletto un nuovo componente della Sottocommissione Elettorale Circondariale di Bressanone.**
La seduta di questa mattina del Consiglio provinciale di Bolzano è iniziata con la nomina di un componente della Sottocommissione Elettorale Circondariale di Bressanone. L’ass. Christian Bianchi ha proposto il sig. Ivan Maschi; la cui elezione è stata approvata in votazione palese con 13 sì e 14 astensioni.
È ripresa quindi la trattazione delle proposte dell’opposizione.
Paul Köllensperger (Team K) ha presentato la Trasparenza e legalità nei processi decisionali: registro per la trasparenza delle attività di lobbying e lotta alla corruzione (presentata dai conss. Köllensperger, Ploner A., Ploner F. e Rieder il 19/12/2024), cofirmata anche da Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), allo scopo di impegnare la Giunta provinciale (1) a studiare e successivamente implementare un modello di registro della trasparenza sulla falsariga di quello adottato già adottato in Europa e citato nelle premesse (2) a studiare un sistema di premialità per le imprese locali che dimostrino un impegno concreto nell’adozione e attuazione di misure anticorruzione, contribuendo a incentivare comportamenti virtuosi nel territorio provinciale, tra cui l’introduzione di criteri nei punteggi di valutazione per i bandi e appalti pubblici che favoriscano le imprese che adottano modelli organizzativi e codici etici conformi al Dlgs. 231/2001, promuovendo così la cultura della legalità e la prevenzione della corruzione; (3) a garantire, nei partenariati pubblico-privati e nelle altre collaborazioni con soggetti privati, una valutazione preliminare di conformità ai principi del Dlgs. 231/2001; (4) a promuovere la sensibilizzazione delle imprese locali sull’importanza degli strumenti di cui nel Dlgs. 231/2001, (5) a integrare l’annuale Relazione sullo stato delle società di capitale controllate o partecipate dalla Provincia autonoma di Bolzano con una relazione, per ognuna di esse, relativa alle misure adottate in relazione a rotazione del personale, formazione sul rischio di corruzione, trasparenza, tutela dei whistleblower in attuazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e responsabilità amministrativa delle imprese. Köllensperger ha sottolineato che la proposta è utile a tutelare quegli imprenditori che non hanno una certa rete di amicizie e conoscenze, e che il registro della trasparenza esiste già in diversi stati e regioni, ed è la normalità in europa già da anni. La proposta non crea grandi oneri burocratici; vero è che non rende impossibili ulteriori incontri “segreti” per chi vuole farlo, ma è una utile regolamentazione. è nell’interesse della politica e dei rappresentanti stessi poter tracciare gli incontri, per evitare critiche.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha evidenziato che l’Alto Adige è una provincia in cui tutti si conoscono e sanno a chi rivolgersi, e questo comporta vantaggi ma anche svantaggi, come si vede dalle indagini in corso sul caso Benko. Ci sono critiche relative all’onere burocratico, ma la burocrazia nasce proprio per evitare abusi. La proposta è sensata e tutela anche i politici e le politiche, creando trasparenza. solo sapere che bisogna annotare gli incontri origina una certa responsabilità.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), cofirmatario, ha chiarito che il tema sta a cuore e ricordato una proposta sul tema del 2021. è necessaria una maggiore sensibilitá su questa problematica: se si guarda a cosa è successo nelle ultime settimane, è chiaro che essa manca. Associazione, media, gruppi professionali sono importanti nella democrazia, ma ci vogliono chiarezza e trasparenza, mentre ora i cittadini hanno l’impressione che la legge non sia uguale per tutti:basta vedere nei paesi le questioni relative alla disponibilitá di terreni per costruire. A livello europeo la gestione avviene giá così.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha sostenuto la mozione, convinto che trasparenza e tracciabilitá dei rapporti tra rappresentanti di interessi e decisori pubblici siano essenziali per garantire la legalità, ma anch la serenitá di lavoratori di certi uffici pubblici. IL registro della trasparenza istituito a livello Europeo nel 2011 si è già rivelato un modello utile, perché la trasparenza non è solo una questione di buone intenzioni. Il registro favorisce anche la partecipazione di imprese sul territorio; il PD lo promuoverá anche a livello comunale.
Renate Holzeisen (Vita) ha fatto riferimento a un problema centralizzato su Bolzano; bisogna fare di tutto per garantire la trasparenza, trattandosi di soldi pubblici e decisioni con conseguenze a lungo termine. Oltre al registro, che va benissimo, in prima linea c’è però l’amministrazione che deve applicare la normativa esistente: il Comune di Bolzano, per esempio, nella più grande costruzione degli ultimi anni non ha mai applicato la normativa sui l’effettivo beneficiario; si possono creare tutti i registri che si vogliono, ma in prima linea bisogna applicare le norme. anche a livello comunitario von der Leyen comunica con rappresentanti di interessi privati quali Albert Bourla per sms sui vaccini, nonostante il registro della trasparenza.
Alex Ploner (Team K) ha ammesso che le migliori leggi non valgono se non vengono applicate, e ricordato che in altri Paesi ci sono giá registri per la trasparenza: se questo viene proposto in Alto Adige, però, la prima reazione è gridare alla troppa burocrazia. Ma l’apparato elefantiaco esistente l’ha creato proprio la SVP, a partire dalla scuola dell’infanzia: incontri coi genitori, portfolio, intervento nel processo educativo, moduli, ecc. ecc. Il richiamo alla burocrazia è solo un pretesto.
L’ass. Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha ricordato che anche preso qualche Ministero è stato inserito un registro, aggiungendo però che un registro non basta se a un incontro avviene non negli uffici ma al di fuori: i portatori di interesse che operano in maniera legittima possono avvicinare il politico anche al circolo del tennis o altrove. Ci vuole piuttosto un lavoro culturale, di sensibilizzazione verso trasparenza e legalitá, come si sta avviando nel mondo della scuola italiana. Anche a livello europeo, dove esistono i registri, questi non hanno impedito contati personali via sms.
Harald Stauder (SVP) ha  ricordato la propria esperienza di sindaco: in quanto tale molte persone gli si erano rivolte, tuttavia chiedendo di non diffondere i propri dati personali o di incontrarsi senza altre persone: nella mozione si chiede invece la presenza di un funzionario. Il livello locale è differente da quello europeo, dove a fare lobbismo sono le grandi aziende. In quanto al “mostro burocratico”, è stato costruito anche a livello UE. Con la mozione si colpevolizza il 99% dei politici che sono persone oneste.
L’ass. Rosmarie Pamer (SVP) ha fatto riferimento all’obbligo per un politico di registrare tutti gli incontri quotidiani. Se si vuole fare una politica vicina ai cittadini, bisogna parlare con loro; a livello comunale è sempre previsto un rapporto sulla trasparenza, che funziona bene. Anche promuovere la rotazione del personale è difficile, si fa fatica a trovare personale. Il suo calendario è pubblico, “e tutti sappiamo che tutte le nostre telefonate vengono ascoltate”. la mozione non è attuabile.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che per ascoltare le chiamate ci vuole l’autorizzazione di un giudice, e aggiunto che nessuno vuole verbalizzare colloqui privati con cittadini che chiedono aiuto: si tratta qui di grandi progetti, e di incontri di rappresentanti della Giunta con imprenditori privati in luoghi separati. In casi come questi ci vuole la massima trasparenza perché si parla di fondi pubblici. Altra cosa è se un cittadino è in cerca di un posto per il genitore in casa di riposo. I colloqui privati devono restare possibili.

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