Bonus Pompa di Calore 2025: incentivi e costi

Le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più efficienti e sostenibili per il riscaldamento e il raffrescamento domestico. Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni ha spinto molte famiglie a considerare questa tecnologia come valida alternativa ai sistemi tradizionali, ma il costo superiore rispetto ad altre soluzioni frena gli acquirenti.

Per favorire la transizione energetica, il governo italiano mette a disposizione una serie di bonus e agevolazioni fiscali, aggiornati anche per il 2025. In questo articolo analizzeremo i costi di una pompa di calore, le variabili che ne influenzano il prezzo e le principali agevolazioni disponibili.

Se stai pensando di installare una pompa di calore, avrai utili spunti per pianificare al meglio questo investimento e risparmiare.

Bonus pompa di calore 2025: incentivi disponibili

La Legge di Bilancio 2025 prevede diverse agevolazioni fiscali per chi vuole installare una pompa di calore sia in condominio che in una casa indipendente. In generale, i Bonus Casa 2025 sono volti a promuovere l’efficienza energetica domestica e l’uso di fonti rinnovabili. La pompa di calore è un sistema efficiente, che può essere usato per riscaldare e rinfrescare casa tagliando il dispendio energetico.

Non esiste un incentivo ad hoc, ma è possibile usufruire di numerosi aiuti economici dove rientra, appunto, l’installazione di una pompa di calore.

Ecobonus 2025

L’ecobonus è una detrazione fiscale pensata per agevolare gli interventi di riqualificazione energetica. Tra gli interventi ammessi all’agevolazione rientra la sostituzione di un impianto di climatizzazione esistente con una nuova pompa di calore ad alta efficienza. Il bonus prevede una detrazione fiscale del 65% per un massimo di 30.000 € di spesa per ogni unità immobiliare.

Bonus Ristrutturazione 2025

Chi ristruttura casa può richiedere la detrazione del 50% sul totale di spese sostenute sulla prima casa e del 36% su altro tipo di edificio, per un massimale di 96.000 € per ogni unità immobiliare. Tra gli interventi rientra anche l’installazione di una pompa di calore, che deve essere associata a lavori di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo.

Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 è l’agevolazione messa a disposizione dal GSE e prevede un contributo diretto per i beneficiari per tutti gli interventi di efficienza energetica. Rientrano nell’incentivo le pompe di calore elettriche, a gas e geotermiche.

Superbonus 2025

Il Superbonus è stato ridimensionato ampiamente negli ultimi anni: originariamente copriva addirittura il 110% della spesa ed era aperto a tutti. Dal 1° gennaio 2025 è sceso al 65% ed è riservato solo ai condomini, ai proprietari di edifici che hanno da 2 a 4 unità immobiliari, e organizzazioni come Onlus, Asp e Adv.

L’incentivo è riservato a coloro che entro il 15 ottobre 2024 abbiano già presentato la CILA o comunicazione di inizio lavori asseverata, per interventi non effettuati in condomini; adottato la delibera dell’assemblea e presentato la CILA, per in condomini, presentato l’istanza per ottenere il titolo abilitativo, nei casi di demolizione e ricostruzione di edifici.

Quanto costa una pompa di calore e come risparmiare

Il costo di una pompa di calore dipende da tanti elementi, come la tipologia, la potenza e le caratteristiche dell’edificio in cui viene installata.

Ecco i prezzi medi dei tipi di pompa di calore:

• la pompa di calore aria-aria è la più economica e ha un costo che va da 1.500 € a 5.000 € a seconda della potenza e delle caratteristiche tecniche.
• la pompa di calore aria-acqua, che viene usata sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria, ha un costo che va da 5.000 € a 12.000 €
• la pompa di calore geotermica è la più costosa e difficile da installare e ha un costo che va da 15.000 € a 30.000 €

A questi bisogni aggiungere anche i costi di installazione che possono arrivare a 10.000 € in base al tipo di dispositivo, alla complessità dell’intervento e della zona geografica. In alcuni casi bisogna mettere in preventivo anche altre spese come quelle di adeguamento dei radiatori o altre modifiche all’impianto esistente e i costi di manutenzione.

Fortunatamente, grazie agli incentivi è possibile abbattere più della metà della spesa. Inoltre, per risparmiare ulteriormente è fondamentale chiedere diversi preventivi e farsi così un’idea concreta e personalizzata dei costi.

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