Il mercato dei pagamenti B2B in Italia sta attraversando una fase di profonda trasformazione, spinto dall’adozione di nuove tecnologie e dall’esigenza di ottimizzare il capitale circolante. Secondo Luca Moroni, director
Le grandi imprese, in particolare, stanno guidando il cambiamento con una maggiore attenzione alla gestione dei flussi di cassa e alla centralizzazione dei pagamenti. L’adozione delle carte virtuali ha effetti positivi non solo sul piano operativo, ma anche sulle relazioni con i fornitori. Il 27% delle aziende che hanno adottato queste soluzioni dichiara un miglioramento della qualità delle relazioni con i partner commerciali, evidenziando un impatto positivo anche sulle dinamiche sociali delle filiere produttive. Diverso è lo scenario per le Pmi, che rappresentano il tessuto imprenditoriale più diffuso in Italia. La digitalizzazione in questo segmento è ancora parziale e ostacolata da fattori culturali e socio-demografici. L’Italia, con oltre 4 milioni di partite Iva, registra ancora un elevato utilizzo del contante. Questo incide negativamente sulla produttività delle imprese, rallentando i processi amministrativi e penalizzando la competitività. La frammentazione del tessuto imprenditoriale e la quattro generazioni nel mondo del lavoro contribuiscono a rendere più complesso il processo di adozione tecnologica. In uno scenario economico caratterizzato da incertezze internazionali e cambiamenti nelle catene di approvvigionamento, le carte commerciali si confermano uno strumento essenziale per finanziare il capitale circolante. L’utilizzo di standard di pagamento riconosciuti a livello globale, come le carte
Un ulteriore pilastro dell’innovazione nei pagamenti B2B è rappresentato dall’intelligenza artificiale, in cui
L’attenzione dei cybercriminali si è di recente spostata verso i trasferimenti istantanei conto a conto, un sistema emergente che offre nuove opportunità, ma anche nuovi rischi. Per questo,
Se le grandi imprese stanno già cogliendo i benefici dell’innovazione tecnologica, le Pmi devono ancora compiere un salto di qualità per rimanere competitive. Le carte virtuali e l’intelligenza artificiale, con il loro potenziale di ottimizzazione e sicurezza, rappresentano strumenti chiave per garantire una maggiore efficienza operativa e sostenere la crescita.(riproduzione riservata)
Osservatorio Visa: l’uso abituale delle carte di debito è cresciuto del 61% dal 2021. Le misure e la formazione antifrode
Negli ultimi tre anni in Italia non è cresciuto sensibilmente soltanto l’utilizzo di strumenti di pagamento digitale, ma anche quello di carte di debito, credito e prepagate, con rispettivamente il 69%, il 40% e il 41% degli italiani che ne fa un uso abituale per l’acquisto di beni e servizi, in aumento rispetto al 61%, al 34% e al 31% del 2021. È quanto emerge dall’Osservatorio annuale
Lo studio evidenzia un buon grado di fi ducia degli italiani verso i pagamenti digitali. Il 39% è infatti aperto alle innovazioni tecnologiche che semplificano l’esperienza di pagamento. Gli hybrid payers, cioè coloro che usano i contanti almeno una volta la settimana, si attestano invece al 22%, mentre i cash users, ossia le persone che pagano generalmente in contanti, al 26%.
Dalla ricerca è emerso che la gestione dei pagamenti ricorrenti è il servizio più utilizzato, con il 23% dei digital fi rst – ovvero di coloro che effettuano pagamenti principalmente con carte, app o digital wallet – che ne fa uso. Con un mercato degli abbonamenti in Europa atteso in aumento del 7% all’anno dal 2024 al 2028, a partire da 1.3 miliardi nel 2023, facilitare ulteriormente la gestione dei pagamenti ricorrenti tramite funzionalità che consentono la visualizzazione e sospensione dei servizi non più desiderati sarà per le banche e i fornitori di servizi di pagamento un’area di differenziazione, che permetterà agli utenti di avere un controllo degli stessi direttamente dalla propria app bancaria. L’Osservatorio
In questo scenario, il 44% degli intervistati si aspetta che sia la propria banca a proteggerli contro le frodi, mentre il 23% è concorde sul fatto che l’utilizzo di strumenti di riconoscimento biometrico e di screening digitale siano ormai essenziali per rendere l’esperienza di pagamento digitale semplice e veloce.
Cresce tra gli italiani l’attenzione ai servizi aggiuntivi associati al conto corrente o agli strumenti di pagamento: gli avvisi in tempo reale sulle spese previste sono un servizio popolare fra i consumatori (22%) mentre la possibilità di ricevere suggerimenti sulle strategie di risparmio suscita l’interesse del 50% degli intervistati. L’Osservatorio
In questo contesto, il 42% degli intervistati ritiene che ci sia ancora molto bisogno di formazione sui pagamenti digitali e l’81% avverte personalmente questo bisogno. La formazione sui pagamenti è auspicata dai canali digitali della banca dal 45% degli italiani, anche se continua a ricoprire un ruolo di rilievo il personale in fi liale, ritenuto importante per il 34% degli intervistati e, in particolare, dal 40% dei cash users. (riproduzione riservata)
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