Sono partiti in missione da Napoli al volante di un’auto presa a noleggio, un escamotage ormai consueto per chi vuole confondere le indagini. Al volante di quella vettura c’era un 15enne, vicino a lui un suo coetaneo. Entrambi partenopei che, dopo aver viaggiato per oltre 200 chilometri, hanno raggiunto il comune di Marcellina, nella provincia di Roma, per truffare una nonna, un’anziana di 81 anni. I due giovanissimi sono riusciti a sgraffignare ben 15mila euro tra contanti, pochi, e gioielli in oro, quelli di famiglia. A bloccare il loro rientro a casa, a Napoli, sono stati i carabinieri che li hanno però arrestati.
È l’ennesima storia che racconta una truffa ai danni di anziani con protagonisti, per così dire, trasfertisti che arrivano dalla Campania. Truffatori di professione che vengono spesso coordinati da dei veri e propri call center. Il canovaccio è chiaro, rodato. Da Napoli partono le chiamate a numeri fissi delle case degli anziani – spesso soli – da ingannare. Una volta agganciata la vittima, sempre da Napoli parte la missione coordinata da un centralino creato ad hoc con i trasfertisti che si muovono con auto prese a noleggio. Questa volta, tuttavia, si è scritto un altro capitolo del libro dell’inganno. A rubare il malloppo, infatti, sono stati due minorenni.
Pusher e ladri al volante, soldi da ripulire. Il lato oscuro degli autonoleggi a Roma
In fuga col bottino
La scorsa settimana, durante un servizio di controllo a Marcellina, i carabinieri si sono insospettiti quanto hanno visto un giovane al volante di un’auto che stava eseguendo alcune manovre spericolate. Alla vista della gazzella dell’Arma il conducente ha imboccato una strada contromano, cercando di scappare. Dopo un inseguimento i militari sono riusciti a bloccare l’auto. A bordo c’erano due 15enni trovati in possesso di moltissimi gioielli, in argento e oro, e 850 euro in contanti. Tra gli oggetti rinvenuti, c’era anche una medaglia in oro commemorativa dei 25 anni di lavoro con inciso un nome.
L’identikit del truffatore e tutte le tecniche utilizzate
La truffa del falso incidente
È basta così una breve ricerca per risalire alla proprietaria di quello che era un bottino. Il nome inciso sulla medaglia, infatti, è quello di un uomo, il defunto marito di una pensionata con invalidità. La donna di 81 anni, sola in casa, poco prima sarebbe stata truffata con il raggiro del falso incidente stradale in cui sarebbe stata coinvolta la figlia.
L’anziana era stata contattata telefonicamente da qualcuno che le aveva raccontato di un brutto incidente causato dalla figlia e per il quale avrebbe dovuto pagare la somma di 12.000 euro per evitare il suo arresto. Per rendere più efficace il raggiro e per tenerla occupata al telefono, evitando quindi che chiamasse parenti o le forze dell’ordine, la 81enne è stata contattata anche da altri complici che fingevano di essere un sedicente avvocato e un presunto maresciallo dei carabinieri di Tivoli.
Il manuale dei truffatori
Il furto e l’arresto
Una volta a casa della vittima, i due 15enni si sono finti collaboratori dell’avvocato e l’avrebbero definitivamente convinta a consegnare i gioielli di famiglia, del valore di circa 15.000 euro. I minori sono stati arrestati e associati al centro di prima accoglienza di Casal del Marmo. Dagli accertamenti, l’auto è risultata noleggiata nella provincia di Napoli da un uomo con precedenti reati di truffa e rapina. Le indagini dei carabinieri proseguono al fine di ricostruire l’eventuale rete di complici degli arrestati.
Da Napoli a Roma
Basta da un occhio agli articoli più recenti. A maggio del 2023 è stata sgominata una banda che ha commesso 17 truffe ai danni di anziane vittime romane, un mese dopo un altro gruppo di sciacalli è stato decapitato dai carabinieri: loro in due mesi avevano truffato 34 persone per un bottino 120mila euro, partendo da Napoli per poi agire a Roma. Palestrina, Vetralla, Ladispoli, Civitavecchia, Guidonia Montecelio, Tivoli, Civita Castellana, Bracciano, Fiumicino, Agosta, Ciampino, Campagnano di Roma, Anzio, Ardea, Ariccia, Rocca di Papa, Caprarola e Monte Romano (in provincia di Viterbo).
Un altra banda, invece, sempre partendo da Napoli aveva truffato una serie di anziani nelle province di Roma, Napoli, Latina e Viterbo, nell’arco temporale tra il 13 settembre 2022 e il 20 marzo 2023. Il gruppo, che ha avuto all’attivo 80 truffe certificate, sfruttava il manuale dei truffatori e le direttive per colpire sulla chat ‘Banda della Magliana’. E proprio nelle chat, spesse volte, i truffatori si riunivano per esultare dei loro colpi. Truffe in serie che ha messo a segno anche un’altra banda, sgominata questa l’anno scorso.
Senza contare le truffe dei cani sciolti, quelle quotidiani. Tanti gli stratagemmi dalla pantomima dei falsi corrieri che citofonano per consegnare un pacco chiedendo in cambio denaro, a quella dei sedicenti direttori di uffici postali o quella in cui si fingono amici o conoscenti dei figli o dei nipoti delle vittime e sostengono che questi debbano loro dei soldi. Oppure le truffe del falso tecnico del gas o dell’acqua, o del falso incidente. Tutte tecniche utilizzate per ingannare le persone fragili che fanno di Roma la capitale della truffa, con Napoli però succursale.
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