UCPI_OSS.Corte Cassazione_SSM_’Massimario e giustizia penale ai tempi della trasparenza digitale’ – Castel Capuano, 28.30-10-2024

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UCPI_OSS.Corte Cassazione_SSM_’Massimario e giustizia penale ai tempi della trasparenza digitale’ – Castel Capuano, 28.30-10-2024

Dal 28 al 30 ottobre 2024 si è tenuto, presso Castel Capuano a Napoli, il corso di studi dal titolo “Massimario e giustizia penale ai tempi della trasparenza digitale”, organizzato in collaborazione dalla Scuola Superiore della Magistratura e dall’Unione delle Camere penali italiane, su impulso dell’Osservatorio Corte di Cassazione dell’Unione delle Camere Penali Italiane.


Grazie all’intervento di relatori di straordinario valore, si sono specificamente analizzati i confini del ruolo affidato all’Ufficio del Massimario, ossia quello di individuare le sentenze di legittimità alle quali attribuire una valenza interpretativa in grado di contribuire a supportare la funzione nomofilattica affidata dall’Ordinamento alla Corte di cassazione (art. 65 Ord. giud.).

Proprio l’opera di selezione delle sentenze di legittimità in funzione di “precedente” è fondamentale che si stabiliscano trasparenti criteri di selezione delle decisioni destinate alla massimazione.

In tale ottica, si è discusso ampiamente in ordine alle discrepanze che talvolta emergono tra la massima e il caso concreto, ai metodi di selezione e di massimazione delle sentenze, alla conoscibilità del diritto giurisprudenziale e alla “prevedibilità delle decisioni”.

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Si è altresì iniziato ad analizzare il conseguenziale rapporto che si viene a creare tra la giurisprudenza di legittimità e la giurisprudenza di merito, nell’ottica di verificare la sostenibilità e funzionalità dell’attuale sistema di selezione e massimazione delle sentenze, in funzione della concreta conoscibilità di quello che la Corte costituzionale definisce “diritto vivente” e della sempre maggiore rilevanza del “precedente” giudiziario in un contesto caratterizzato dalla pluralità delle fonti giuridiche di un eterogeneo sistema sovranazionale diviso tra civil law e common law.

Si è rilevata, altresì, la necessità che il diritto giurisprudenziale sia facilmente accessibile ai cittadini per consentire di avvicinarsi ad una prevedibilità in ordine ai profili dell’applicazione in sede giudiziaria di un determinato precetto normativo, onde garantire i requisiti di certezza del diritto e di equità del processo, in ossequio alla disposizione di cui all’art. 6 della CEDU.

In tal senso si sono approfondite e valutate iniziative per il potenziamento della raccolta e della trasparenza digitale delle sentenze e, quindi, per l’agevole accessibilità in favore dei cittadini, anche al fine di migliorare la c.d. “autorevolezza sociale” della giurisdizione.

In tale ambito tematico confluiscono anche i profili, pure di grande interesse, concernenti il vitale rapporto tra la norma penale scritta e l’interpretazione di essa in sede giudiziale, l’aderenza tra il profilo sostanziale dell’illecito e l’interpretazione delle norme incriminatrici e i riflessi degli orientamenti giurisprudenziali sulla prevedibilità della pronuncia in ossequio ai necessari standards di chiarezza, determinatezza e prevedibilità imposti dalla Convenzione.

Tali approfondimenti, esaltati dalla forma dialogica del Corso tra Magistratura, Avvocatura e Accademia, consentono di prevedere che si sia trattato del primo di una serie di confronti, anche coinvolgendo la Magistratura di merito, finalizzati a migliorare il sistema giudiziario sia in tema di efficienza, sia in tema di trasparenza e chiarezza.

Gli organizzatori del Corso sono stati l’Avv. Fabio Ferrara, Responsabile dell’Osservatorio Corte di Cassazione dell’UCPI e il Dott. Antonio Balsamo, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione.

I Responsabili del Corso sono stati l’Avv. Federico Vianelli e il Dott. Fabio Di Vizio, componenti del Comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.

I relatori sono stati il Dott. Gaetano De Amicis, l’Avv. Rinaldo Romanelli, il Dott. Giovanni Canzio, l’Avv. Beniamino Migliucci, il Prof. Avv. Giuseppe Losappio, la Dott.ssa Maria Acierno, l’Avv. Ladislao Massari, il Prof. Avv. Oliviero Mazza, il Dott. Stefano Mogini, il Dott. Angelo Caputo, il Prof. Avv. Dario Micheletti, la Dott.ssa Loredana Miccichè, l’Avv. Paola Rubini, il Dott. Antonio Corbo, il Prof. Giorgio Spangher, la Prof.ssa Silvana Sciarra, la Dott.ssa Margherita Cassano, il Prof. Daniele Negri, l’Avv. Francesco Petrelli e il Dott. Luigi Salvato.

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I tre gruppi di lavoro sono stati coordinati dal Dott. Giovanni Ariolli, dall’Avv. Alessandra Palma, dalla Dott.ssa Daniela Troja, dal Prof. Avv. Daniele Vicoli, dal Dott. Alessio Scarcella e dall’Avv. Guglielmo Starace.

Si allegano le Relazioni di sintesi dei Colleghi dell’Osservatorio Corte di Cassazione che hanno partecipato ai lavori intervenendo come relatori al Corso di Studi.

Roma, 14 gennaio 2025

L’Osservatorio Corte di Cassazione 



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