Latte, il prezzo che non ti aspetti – Zootecnia

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Impennata a sorpresa del prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto, che ha raggiunto quota 61,75 euro al quintale, con un aumento del 4,7% rispetto alla settimana precedente.

Un rimbalzo che sconfessa le previsioni basate sulle linee di tendenza del mercato in questo periodo, evidenziate nel grafico che segue.

 

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Andamento del prezzo del latte spot italiano negli ultimi tre anni

(Fonte Assolatte)

 

Un aumento che si attendeva più avanti, a inizio primavera, nel solco dei trend degli anni precedenti.

Bisognerà aspettare le prossime contrattazioni per consolidare gli aumenti delle due ultime settimane.

Intanto va osservato che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il prezzo è più alto del 25,4%.

Situazioni analoghe si riscontrano per il latte spot di provenienza francese e tedesca, sebbene con numeri meno pronunciati.

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Il mercato del latte spot

Il latte in Italia

Nel grafico che segue, elaborato da Assolatte, è evidente l’impennata della produzione di latte che si registra con l’inizio della fase invernale e che fa seguito alla fisiologica diminuzione che si registra nei mesi estivi.

In assenza di motivi di squilibrio esterni, alla maggiore disponibilità di prodotto il mercato risponde con una flessione dei prezzi.

 

Per di più l’andamento della produzione per tutto il 2024 è stato superiore a quello dell’anno precedente.

Questa volta il rischio di un eccesso di offerta è stato per ora scongiurato dal buon andamento delle esportazioni di formaggi.

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Un rallentamento dell’export potrebbe avere pesanti ripercussioni sull’evoluzione dei prezzi. Meglio tenerne conto.

 

 Andamento delle consegne di latte negli ultimi tre anni
Andamento delle consegne di latte negli ultimi tre anni

(Fonte Assolatte)

 

Il latte nel mondo

Anche a livello mondiale l’andamento della produzione risulta in aumento.

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I dati più recenti, che risalgono allo scorso novembre, danno aumenti del 3,6% per la Nuova Zelanda e più 1,2% per l’Australia, mentre gli Usa sono sostanzialmente stabili (-0.3%).

Per la Ue i dati elaborati dalla Commissione Europea (anche in questo caso aggiornati al novembre 2024) mostrano un modesto incremento dello 0,7%.

 

Da segnalare la diversificazione fra i vari prodotti lattiero caseari.

Latte in polvere intero e burro sono in calo (rispettivamente -2,2% e -1,4%), mentre aumenta la produzione di formaggio e latte condensato.

Benché superiore al 2023, la curva della produzione media europea si trova nella parte più bassa e anche in questo caso il prezzo del latte nel periodo preso in esame punta verso l’alto.

 

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Produzione del latte in Europa

 

Il prezzo in Europa

In coincidenza con la minore produzione complessiva di latte a fine autunno, il prezzo medio del latte europeo si spinge con decisione verso l’alto, raggiungendo nello scorso novembre quota 53,5 euro al quintale, pari ad un aumento del 3,4% rispetto al mese precedente.

A livello europeo i primi segnali di una inversione di rotta si notano nella flessione dei prezzi dei principali prodotti lattiero caseari registrata in novembre.

 

Prezzo del latte in Europa

 

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Il prezzo nel mondo

Non dissimile la situazione sui mercati mondiali, con rilevazioni aggiornate alla seconda decade di gennaio.

La flessione del prezzo del latte in polvere si conferma su tutti i principali mercati come pure per il burro, ma per quest’ultimo solo in Europa.

Va monitorato il diverso andamento delle quotazioni del Cheddar (formaggio di riferimento negli scambi internazionali) che contrappone all’aumento sui mercati europei e dell’Oceania una flessione per le provenienze Usa.

 

Quotazioni mondiali del latte

I formaggi

In Italia l’impennata del prezzo del latte è stata favorita dalla corsa verso l’alto del prezzo dei formaggi, in particolare per i due “grana” di riferimento, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.

Per il primo, le rilevazioni di Ismea indicano per la terza settimana di gennaio un prezzo medio di 12,52 euro al chilo riferito alla stagionatura di 12 mesi.

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Da notare il differenziale con i prezzi dello stesso periodo dello scorso anno, pari al 25,5%.

 

Situazione analoga per il Grana Padano che nello stesso periodo quota 11,60 euro al chilo, il 18,4% in più rispetto al 2024. Non stupisce il calo, pur importante, del burro, che perde quasi il 7%.

Ma gli impetuosi aumenti del passato collocano il prezzo attuale a un valore del 62,7% più alto rispetto ai 12 mesi precedenti.

 

Tabella dei prezzi dei formaggi nella terza settimana di gennaio 2025

 

Scenari futuri

Il prezzo del latte continuerà a salire o ci sarà una pausa, in sintonia con il normale trend di mercato? Molto dipenderà dall’evoluzione dei mercati mondiali e in particolare dalle nostre esportazioni, sia nella Ue sia negli Usa.

In particolare gli sguardi sono puntati sugli Stati Uniti per cogliere i segnali di possibili nuove politiche commerciali.

L’equilibrio fra produzione e consumo è in balia di molti fattori e un riallineamento dei prezzi ai trend del periodo è un’ipotesi della quale tenere conto.



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