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I fondi d’investimento continuano a puntare su moda e lusso. Il numero crescente di deal e operazioni tra private equity, italiani e internazionali, e aziende del fashion registrato negli ultimi anni conferma il grande appetito degli investitori verso il comparto. L’ultima notizia in ordine cronologico riguarda la casa di moda Etro, la cui quota di maggioranza, pari al 60%, era stata acquisita nel 2021 da L Catterton, private equity americano partecipato tra gli altri anche dagli Arnault di Lvmh. Adesso la partecipazione è salita al 70%. Tuttavia, sembrerebbe che Mayhoola for investments, fondo della famiglia reale del Qatar che vanta nel suo portafoglio già i brand Valentino e Balmain, punti a rilevare il 100% della griffe del Paisley per 200 milioni euro. Altra operazione recente riguarda il marchio di outdoor K-Way, finora di proprietà del gruppo torinese BasicNet, il cui 40% è stato comprato dalla società londinese Permira per un enterprise value di 505 milioni di euro. Permira è probabilmente tra i fondi più noti nel settore moda, visti i suoi tanti investimenti, tra cui spiccano Golden Goose, Reformation, Gruppo Florence, Hugo Boss, Valentino, Dr. Martens e Bestsecret.

Se si parla di Golden Goose, azienda di calzature deluxe, va menzionato anche The Carlyle Group, il primo fondo a investire nel brand a marzo 2017 rilevando una partecipazione di maggioranza. La quota, poi, è stata a sua volta acquisita da Permira, che ora sta programmando la quotazione in Borsa del marchio (l’ipo ci sarebbe dovuta essere lo scorso giugno, ma accasa di condizioni di mercato sfavorevoli è stata posticipata, ndr). Carlyle, asset management americano, nel 2008 aveva anche comprato la maggioranza di Moncler, poi gradualmente ceduta, e nel 2012 il 100% di Twinset, che però sta cercando di vendere. A questo punto, la constatazione fatto all’inizio appare evidente: nonostante le recenti instabilità, gli investitori globali sia finanziari che industriali continuano a vedere del potenziale nel comparto fashion. Ma perché? La prima ragione è emersa in particolare nel post pandemia, e ha a che fare con la resilienza del settore, che comunque riesce a resistere e riprendersi anche durante i periodi di crisi. In secondo luogo, si tratta di un’industria ad alta redditività, dal momento che le aziende fashion & luxury tendono a registrare margini di profitto superiori ad altri segmenti.

Va anche tenuto contro dell’aumento significativo della domanda di beni di lusso in mercati emergenti come il Medio Oriente. C’è poi tutto il discorso legato all’innovazione e alle evoluzioni che stanno trasformando il settore. L’adozione di nuove tecnologie, come la robotica e la blockchain, sta rivoluzionando i modelli di business della moda, creando nuove opportunità di crescita. Gli investitori riconoscono l’importanza di tali tecnologie per rimanere competitivi e soddisfare le esigenze di una clientela sempre più digital. Last but not least, investire nel comparto fashion, consente ai fondi di diversificare i propri investimenti, riducendo i rischi associati ad altri settori più volatili. Le ragioni appena elencate non sono di certo una sorpresa per alcuni fondi di private equity italiani, che da diversi anni hanno deciso di focalizzarsi esclusivamente su aziende moda di piccola-media dimensione, con l’ottica di sostenerne la crescita e renderle più competitive sul panorama globale. In lizza c’è Style Capital di Roberta Benaglia, che ha lanciato ben 2 fondi con l’obiettivo di investire in realtà della moda. Nel suo portafoglio attualmente annovera, tra gli altri, il marchio di calzature Autry, rilevato a marzo 2024 da Made in Italy Fund (che menzioneremo a breve, ndr), l’australiana Zimmermann, il brand di ready-to-wear francese Soeur, ma anche Luisaviaroma, l’azienda losangelina Re/Done e MSGM. Nel 2023 Style Capital ha rilevato per 5 milioni di euro anche l’80% di Giuseppe di Morabito, la griffe dello stilista calabrese classe ’92 che ha vestito nomi come Lady Gaga e Katy Perry. L’appena menzionato Made in Italy Fund, il private equity gestito e promosso da Quadrivio & Pambianco, non è da meno, dal momento che nel 2020 ha rilevato la maggioranza di GCDS, brand di moda fondato nel 2015 dai fratelli Giuliano e Giordano Calza. Tra i suoi investimenti nel mondo moda va ricordato anche Dondup, Rosantica Milano e 120% Lino. Secondo gli esperti di settore, visti comunque gli eccellenti risultati di alcune realtà fashion nel corso del 2025, anno particolarmente delicato, gli investimenti continueranno a crescere anche nei prossimi.

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