“Qualcuno rema contro la Bms, dal di fuori e dal di dentro. Facciamo quadrato”

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Pubblichiamo una nota inviata ai lavoratori Bms dall’amministratore unico della Brindisi Multiservizi, Rossana Palladino. Si rivolge direttamente a loro, con questa lettera, in un momento molto delicato per la partecipata e per il futuro dei lavoratori stessi. Precisiamo che non si tratta di un comunicato stampa.

Carissimi, come vi è noto il 31 dicembre scorso è stato avviato il percorso di composizione negoziata della crisi di impresa della Bms. I mesi nei quali si svolgeranno le trattative con i creditori e le operazioni che porteranno al risanamento della società saranno estremamente delicati e sarà necessario fare quadrato intorno alla società per proteggerla da ogni attacco e tanto fino alla conclusione positiva e alla certificazione che l’esperto negoziatore vorrà dare della risanabilità della società stessa. 

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Ebbene in queste settimane successive all’avvio della composizione negoziata ho purtroppo dovuto constatare che intorno alla Bms, al di fuori e purtroppo al di dentro della società, si vanno agitando forze – più o meno occulte – ed interessi – più o meno leciti – che con metodi a volte grossolani e a volte più raffinati lavorano per il fallimento dell’operazione che, con il supporto del Comune di Brindisi e primo fra tutti il sindaco Marchionna, la sottoscritta sta ponendo in essere. Devo purtroppo constatare che un numero, sia pure non congruo, di dipendenti lavora nella medesima direzione mal tollerando interventi al recupero della competitività della società, rigore etico e paletti che si vanno imponendo nell’interesse collettivo; nonché volti a superare uno stato di anarchia generalizzata, rapporti di potere e catene di comando parallele, che rappresentano il vero vulnus che ha portato allo squilibrio economico finanziario della società. 

Non compete alla sottoscritta entrare nel merito di queste lotte senza quartiere che intendono portare al regolamenti di conti interni, non degni di una società che lavori in un contesto democratico e men che meno di una partecipata di un ente pubblico e tuttavia, per il ruolo che ricopro e per la responsabilità che in questa fase critica della Bms ho ritenuto di assumere, mi corre l’obbligo di evidenziare, senza infingimenti e con la massima chiarezza, che ove questa operazione di risanamento, che con ogni strumento con ogni energia e con ogni forza sto cercando di portare a conclusione positivamente, dovesse fallire la responsabilità sarà tutta da ascrivere a chi lavora nell’ombra o meno ai fianchi della società, che ne assumerà l’intera responsabilità, anche nei confronti dei lavoratori e persino colleghi. 

Posta la consapevolezza che ho acquisito in questi pochi mesi circa il fatto che la maggior parte dei dipendenti di questa società è costituita da lavoratori onesti, autenticamente animati da sincero spirto di sacrificio e amore per la società e che meritano tutto l’impegno e la dedizione della sottoscritta volto al risanamento, al contempo prendo atto dell’esistenza di una, pur minima, schiera di persone che continuano ad anteporre i propri interessi personali a quelli della società, per ripristinare rapporti di potere che vedono messi in discussione dall’operato della sottoscritta.

Ciò posto faccio presente che, nel garantire il massimo impegno di chi scrive per l’esito favorevole del progetto di risanamento mi trovo oggi a dover dire con la massima chiarezza e trasparenza e lealtà che, ove tali manovre dovessero minare ulteriormente la serenità e serietà del percorso di risanamento, in coerenza con il mandato ricevuto, rappresenterò al sindaco e all’esperto negoziatore come non vi siano le condizioni di risanabilità dell’azienda, laddove il risanamento economico- finanziario ed il risanamento delle prassi, dei costumi ed etico della società non possono in alcun modo essere scissi, soprattutto ove ciò ci si avvii ad ottenere dal Comune di Brindisi il ripiano di perdite per molti milioni di euro di denaro pubblico, che la sottoscritta non assumerà la responsabilità di far transitare nelle casse di una società che non possa dare all’ente pubblico adeguate garanzie di solidità e di gestione trasparente nella piena legalità. 

Ciò detto vi invito, e tale invito non verrà replicato ulteriormente, ad assumere fin da ora condotte rigorose e rispettose degli interessi della società che è patrimonio della collettività, in quanto azienda pubblica, e non “cortile” privato in cui ognuno possa ritenere di spadroneggiare. La Bms può uscire da questa gravissima crisi con il contributo di tutti e può contare su una chiara, leale e trasparente volontà del Sindaco e della sottoscritta di garantire questo percorso impervio ma potrà farlo solo se i lavoratori si schiereranno compatti accanto ed intorno alla società, ribellandosi a vecchie logiche e lavorando per costruire quello che oggi è nelle intenzioni del Sindaco Marchionna, un’azienda municipalizzata autorevole, solida, trasparente, capace di stare sul mercato con serietà e competenza, accogliendo le sfide della modernità e smarcandosi da un passato discutibile. 

Possiamo, con il contributo di tutti, consegnare alla città di Brindisi questa realtà, voglio credere, con l’impegno di molti di voi. Diversamente il cammino è segnato e non ci saranno vincitori.



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