Sciame sismico in Carnia, scosse di terremoto a Raveo: «Il boato è stato impressionante»

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Gli alberi che si muovono come fuscelli spinti dal vento. Il boato che zittisce tutto. Le case che tremano, la paura che torna. Ancora, sempre a Raveo. Riecco la terra tremare di nuovo.

Lo sciame sismico

Dopo le due scosse registrate venerdì 10 gennaio, alle 2.42 e poi alle 4.47, domenica pomeriggio, 12 gennaio, sono state avvertite altre due principali (seguite da almeno altre tre minori).

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La prima alle 14.51, di magnitudo 3.8 e, come rilevato sulla base dei dati elaborati dal Centro di ricerche sismologiche (Csr) dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), a una profondità di sei chilometri. La seconda, di magnitudo 3.2, è stata registrata dopo poco più di un’ora, alle 15.57, con epicentro sempre a due chilometri da Raveo e sempre a sei chilometri di profondità.

La mappa dell'epicentro della prima scossa di domenica, 12 gennaio, a Raveo di magnitudo 3.8

La mappa dell’epicentro della prima scossa di domenica, 12 gennaio, a Raveo di magnitudo 3.8

Dove è stata avvertita

È stata avvertita nitidamente in molti comuni della Carnia e in montagna. Non sono stati segnalati danni a cose o persone, ma la paura c’è stata. Quella che ha spinto le persone a scappare fuori di casa, a telefonare ai vigili del fuoco per avere delle rassicurazioni, a mettersi in contatto con amici e parenti al cellulare per verificare che tutti stessero bene.

Stava facendo una passeggiata nel bosco con amici il sindaco di Raveo Daniele Ariis quando la prima scossa di terremoto ha fatto tremare la terra. «Il boato che abbiamo sentito durante la prima scossa è stato impressionante – ha raccontato il primo cittadino – così come vedere gli alberi che si muovevano come fuscelli. Poi ne sono seguite subito dopo altre due minori. Siamo rimasti tutti bloccati, fermi immobili. Ogni volta che torna il terremoto fa paura. Il sisma del ’76 ci è rimasto impresso dentro, nella mente e nel nostro animo».

È subito scattata una ricognizione sul territorio. «Per fortuna non ci sono stati danni – riferisce Ariis – ma sicuramente la paura è stata tanta. Molte persone sono uscite fuori dalla loro casa, ma poi tutto è tornato sotto controllo».

Le scosse sono state avvertite anche nei vicini comuni di Ampezzo, Enemonzo, così come a Ovaro, Villa Santina e a Sappada.

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«Ero a casa quando c’è stata la prima scossa di terremoto – riferisce il primo cittadino di Enemonzo Franco Menegon –, l’abbiamo sentito bene come la scorsa notte. Ha iniziato a tremare tutto e anche qui c’è chi è uscito in strada. Da un primo monitoraggio non risultano esserci stati danni, non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione in merito».

Anche a Ovaro il terremoto è stato distinto nitidamente. Le stanze che vibrano, la fuga in giardino, la paura anche qui di tutti. «Mi trovavo in macchina – spiega il sindaco Lino Not – è ho sentito un rumore distinto come se tutto scricchiolasse, che qualcosa si muovesse. Per fortuna non ci sono stati danni, ma speriamo di avere per un po’ di tempo un po’ di tranquillità e che non tornino a ripetersi altre scosse».

Era un bimbo, il sindaco di Villa Santina Domenico Giatti, quando la terra tremò nel 1976. «E da allora – riferisce – ogni volta che il terremoto torna si riprova la stessa paura. È una cosa, del resto, che non si può e si riesce a dimenticare. È in atto uno sciame sismico, ci sono state almeno sette scosse nell’arco di poche ore. Sul territorio non ci sono stati danni, ho cercato di rassicurare le persone in merito. Gli edifici sono sicuri e sono tutti antisismici».

«A breve apriremo una nuova scuola – riferisce – di ultimissima generazione per quanto riguarda gli standard antisismici. Questa è inevitabilmente la strada che bisognerà percorrere. La paura è stata tanta, sopratutto tra i più giovani, coloro che non hanno vissuto il terremoto 49 anni fa».

Paura anche a Sappada come conferma il sindaco Alessandro De Zordo, impegnato in una riunione quando si è verificata la prima scossa. «Eravamo al piano terra – racconta – e l’abbiamo sentita benissimo. Non ci sono stati danni alle case o agli impianti sciistici e anche sulle piste la situazione è sempre rimasta tranquilla».

Sono seguite poi altre tre scosse: alle 14.55 di magnitudo 1.3, alle 15.12 di magnitudo 1.7 l’ultima alle 16.32 di magnitudo 1.5 con epicentro sempre a Raveo. —

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