Il 2024 conferma la complessità e la dinamicità del mercato delle aste immobiliari in Italia. A livello nazionale, il numero di aste pubblicate è diminuito ma il valore medio degli immobili all’asta ha registrato un incremento del 4%, confermando la rilevanza e tenuta del mercato del mattone nel nostro Paese. Questo trend, tuttavia, si differenzia notevolmente a seconda delle aree geografiche, delle grandi città e delle tipologie immobiliari.
È quanto emerge dall’Osservatorio Brick, realizzato da Berry Srl che monitora l’andamento del mercato immobiliare e delle aste in Italia, basandosi, come fonte primaria, sul Portale delle vendite pubbliche. Oggetto dell’analisi sono le dinamiche delle aste relative agli immobili divisi nelle categorie residenziale, commerciale, industriale e altro.
Dallo studio emerge che nel 2024 sono state 114.746 le aste pubblicate, in calo del 23% rispetto alle 149.474 del 2023, per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 19,6 miliardi di euro (-20% rispetto ai 24,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023).
“L’analisi delle aree geografiche evidenzia andamento contrastanti nelle grandi città: Roma registra un aumento delle aste pubblicate del 14%, ma con un calo significativo del valore medio delle basi d’asta del 22%. Al contrario, Milano si distingue per l’incremento più marcato delle aste, +94%, accompagnato da una leggera crescita del valore medio del 2% – dichiara Chai Botta, responsabile Osservatorio Brick di Berry -. L’andamento delle diverse tipologie immobiliari aggiunge ulteriori elementi di interesse: tutti i segmenti immobiliari sono in forte contrazione, ma ciò che più colpisce è la diminuzione registrata dal comparto residenziale. Questo dato ci porta a confermare l’importanza del mattone per le famiglie italiane per cui maggiore è l’instabilità del mercato mondiale e quindi anche quello italiano, maggiore è la prudenza nell’impegnare la propria casa a garanzia di iniziative economiche”.
Nuove aste pubblicate
Guardando nel dettaglio ai dati relativi al numero totale di pubblicazioni censite nel 2024 risulta che:
- il 53% fa riferimento a immobili ad uso residenziale (era 54% nel 2023) con una diminuzione di oltre 20.000 immobili (-25%);
- il 19% ad uso commerciale (20% nel 2023) con un decremento di oltre 7.000 immobili
(-24%);
- il 3% ad uso industriale (4% nel 2023) con un calo di 1.366 immobili (-26%);
- il 24% è composto da ‘altre categorie immobiliari*’ (22% nel 2023), (-18%).
Per quanto riguarda le regioni, il 13% del totale delle aste pubblicate è localizzato in Lombardia (per un totale di 14.341 nuovi avvisi, -29% sul 2023), l’11% nel Lazio e altrettanto in Sicilia (rispettivamente 13.083, -15% e 12.780, -26%), fanalino di coda la Valle d’Aosta con soli 112 aste pubblicate (-41%).
A livello macro-territoriale la maggior concentrazione degli avvisi d’asta permane nel Centro Italia 29%, (27% nel 2023, con una variazione del -19%), seguito da Sud 23% (24% nel 2023 con una variazione del -23%), Nord-Ovest 21% (21,3% nel 2023 con una variazione del -27%), Isole 16% (16% nel 2023 con una variazione del -24%) e Nord-Est 12% (12% nel 2023 con una variazione del -26%).
Tra le grandi città, invece, Roma si conferma la prima in Italia per numero di aste censite (4.643, +14% sul 2023), seguita da Milano (1.456, +94%), Palermo (1.018, +15%), Napoli (923, -14%) e Genova (914, +1%). A livello provinciale, infine, Roma guida la classifica con 9.009 aste pubblicate (pari al 8% del totale nazionale), seguita a distanza dalle province di Milano, Perugia e Cosenza (rispettivamente con 3.389, 3.289 e 3.009).
Passando ai tribunali locali, quello in cui sono state pubblicate il maggior numero di nuove aste risulta essere quello di Roma (4.514, -18% rispetto al 2023 con 5.477, pari a circa il 4% del totale nazionale), a cui seguono Cagliari (3.038, -9%), Milano (2.667, -20%) e Brescia (2.425, -32%).
Base d’asta media
La base d’asta media nazionale delle vendite svoltesi nel 2024 ammonta a 170.469 euro (rispetto ai 164.426 del 2023, +4%). Analizzando le singole categorie, nel periodo in esame la base d’asta media degli immobili industriali è di 633.025 euro (rispetto ai 651.317 del 2023, -3%), mentre quella degli impianti sportivi risulta essere pari a 1.147.285 euro (rispetto ai 688.523 del 2023, +67%). Il valore relativo agli immobili commerciali corrisponde a 193.658 euro (rispetto ai 176.976 del 2023, +9%) e quello degli immobili residenziali è pari a 126.366 euro (rispetto ai 121.722 del 2023, +4%).
A livello regionale, la Sardegna risulta essere in testa tra le zone nelle quali sono localizzati i lotti il cui valore medio di base d’asta su scala nazionale, pari a 311.513 euro (187.289 euro nel 2023, +66%), è stato mediamente più alto. Seguono il Trentino-Alto Adige con 293.929 euro (269.599 euro, +9%), la Toscana con 225.252 euro (217.099 euro, +4%) e l’Emilia-Romagna con 199.072 euro (243.435 euro, -18%). Nelle ultime posizioni il Molise con 106.417 euro (102.460 euro, +4%) e la Calabria con 97.736 euro (99.377 euro, -2%).
Analizzando invece il valore della somma di base d’asta complessiva a livello regionale, la Lombardia al termine dell’anno 2024 si assesta su un totale di 2,5 miliardi di euro (-34% nel 2023), seguita da Lazio con 2,4 miliardi di euro, Toscana con 1,8 miliardi di euro, Sardegna con 1,6 miliardi di euro e Sicilia con 1,5 miliardi di euro, mentre a livello provinciale la Città Metropolitana di Roma risulta prima con un valore di 1,8 miliardi di euro (-22% nel 2023), seguita a notevole distanza da Milano con 703 milioni di euro e di seguito Perugia, Cagliari e Napoli con valori leggermente superiori a 500 milioni di euro cadauna.
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