Agenda 2030: cos’è e quali sono i suoi obiettivi

In questo articolo affronteremo il tema dell’Agenda 2030, un piano d’azione internazionale adottato per affrontare le principali sfide globali e promuovere uno sviluppo sostenibile.

Questo piano strategico si concentra su temi cruciali per il futuro del pianeta e della società.

Ma in cosa consiste il piano d’azione? Quali sono le sue origini e i suoi obiettivi principali? E, soprattutto, in che modo le aziende possono svolgere un ruolo attivo nel cambiamento ispirato dall’Agenda 2030? Scopriamolo insieme.  

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Cos’è l’Agenda 2030 e perché è fondamentale per il nostro pianeta?

L’Agenda 2030 è adottata all’unanimità dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite a New York il 25 settembre 2015.

Consiste in un’iniziativa globale volta a promuovere il benessere delle persone, la salvaguardia del pianeta e la creazione di condizioni di prosperità condivisa, assicurando equità per tutti gli abitanti del pianeta.

Il documento, intitolato anche “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda per lo sviluppo sostenibile”, persegue il rafforzamento della pace universale e riconosce che sradicare la povertà in tutte le sue forme e dimensioni, inclusa la povertà estrema, rappresenta la più grande sfida globale e un requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile.

Il piano si articola in 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e 169 traguardi, che mirano a bilanciare le dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile, offrendo una visione comune e integrata per il futuro del pianeta e dell’umanità.

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Come è nata l’Agenda 2030: dall’UNFCCC alla redazione degli SDGs

Negli anni ’90, la crescente attenzione globale verso le tematiche ambientali ha gettato le basi per un quadro internazionale di cooperazione mirato ad affrontare le sfide ambientali e promuovere lo sviluppo sostenibile.

Un passaggio chiave è stata la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) del 1992, che ha preparato il terreno per il Protocollo di Kyoto del 1997. Questo trattato ha introdotto obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di gas serra nei Paesi industrializzati, segnando un passo cruciale nella lotta al cambiamento climatico.

Parallelamente, nel 2000, sono stati adottati gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs), un insieme di otto traguardi globali volti a ridurre povertà, fame e disuguaglianze. Con l’impegno di tutti i 193 stati membri dell’ONU a raggiungerli entro il 2015, questi obiettivi hanno segnato una pietra miliare di un percorso che ha portato alla successiva Agenda 2030.

Nonostante i progressi compiuti, l’aggravarsi della crisi climatica ha evidenziato la necessità di un approccio più integrato e universale che ha portato nel 2015 all’Accordo di Parigi e all’approvazione dell’Agenda 2030.

L’Accordo di Parigi ha consolidato gli impegni globali nella lotta al cambiamento climatico, fissando l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C. In linea con questo impegno, l’Unione Europea mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, così come stabilito dal Green Deal.

L’Agenda 2030 ha introdotto gli SDGs, ampliando il focus dai soli temi ambientali per includere anche aspetti sociali ed economici. A differenza degli MDGs, l’intenzione è stata quella di coinvolgere tutti i Paesi, non solamente quelli in via di sviluppo, promuovendo una visione universale e integrata. 

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Le 5 “P” dello sviluppo sostenibile

L’Agenda 2030 si basa su 5 pilastri fondamentali, conosciuti come le 5 “P”, che rappresentano le aree essenziali per uno sviluppo sostenibile. 
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• Persone: affrontare la povertà e la fame in tutte le loro dimensioni, creando le condizioni per cui ogni individuo possa esprimere appieno il proprio potenziale, vivendo con dignità e uguaglianza in un contesto salubre.
• Pianeta: tutelare il pianeta contrastando il degrado ambientale attraverso pratiche di consumo e produzione sostenibili. Questo include una gestione responsabile delle risorse naturali e interventi immediati per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, garantendo il benessere delle generazioni attuali e future.
• Prosperità: promuovere condizioni di vita che consentano a tutti di prosperare, con un progresso economico, sociale e tecnologico che sia rispettoso dell’ambiente e sostenibile a lungo termine.
• Pace: favorire la creazione di società giuste, inclusive e pacifiche, libere da violenza e paura. La pace è considerata una condizione indispensabile per lo sviluppo sostenibile, tanto quanto lo sviluppo è fondamentale per garantire la pace.
• Partnership: promuovere una collaborazione efficace tra governi, organizzazioni civili e settore privato, costruendo alleanze strategiche per raggiungere gli obiettivi comuni e rispondere alle sfide globali in modo solidale.

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I 17 goal dell’Agenda 2030: opportunità e sfide per le imprese

I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) rappresentano il cuore pulsante dell’Agenda 2030.

Da “Sconfiggere la povertà” a “Lotta contro il cambiamento climatico”, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) rappresentano una visione condivisa di progresso globale da raggiungere entro il 2030.

Articolati in 69 target specifici, gli SDGs affrontano le sfide più urgenti del nostro tempo, integrando dimensioni ambientali, sociali ed economiche con l’obiettivo di conciliare gli interessi finanziari di banche, società e aziende con il benessere del pianeta e della società.

Per le aziende, diventa essenziale mappare la catena del valore per identificare le aree di maggiore impatto, considerando che molte di queste possono trovarsi al di fuori delle attività direttamente controllate.

Valutare l’intera filiera, dai fornitori alla logistica, passando per la produzione, distribuzione e fine vita dei prodotti, è il primo passo per comprendere l’impatto aziendale e stabilire priorità di intervento.

Analizzando quali sono in dettagli gli SDG che potrebbero influire sulla catena del valore di un’azienda troviamo:
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• Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene – Ridurre l’impatto negativo sulla disponibilità idrica collaborando con i fornitori per migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua lungo la catena di fornitura.
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• Obiettivo 8: Lavoro dignitoso e crescita economica – Garantire un reddito dignitoso e condizioni di lavoro eque per tutti i dipendenti a livello globale, incrementando l’impatto positivo nelle operazioni aziendali.
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• Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili – Ridurre l’impatto negativo nella logistica migliorando la sicurezza stradale per i trasportatori e promuovendo una gestione più sostenibile delle operazioni di trasporto.
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• Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili – Promuovere il riutilizzo e il riciclo dei prodotti per minimizzare gli impatti ambientali negativi, migliorando le pratiche aziendali lungo tutto il ciclo di vita.
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• Obiettivo 13: Azioni per il clima – Incrementare l’impatto positivo attraverso lo sviluppo di prodotti che supportano il raggiungimento degli obiettivi net zero, riducendo il consumo energetico e le emissioni di gas serra.

Come Up2You può aiutarti al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030