Sabato le scuole dell’infanzia di Verona aprono le porte alle famiglie

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Sabato 11 gennaio, in occasione della Giornata delle scuole aperte, le scuole d’infanzia comunali di Verona presentano la propria offerta formativa. Il via alle iscrizioni è slittato di dieci giorni, come da indicazione nazionale del Ministero dell’Istruzione, e avrà luogo dunque dal 21 gennaio al 10 febbraio.

«In questi due anni abbiamo fatto un importante investimento nelle nostre scuole dell’infanzia – afferma l’assessora alle politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia -. Il Comune di Verona conta 26 scuole e soddisfa un terzo della domanda, pari a circa 1.700 bambine e bambini tra i tre e i 6 anni, il restante 32% è coperto dalle scuole dell’infanzia statali e il 38% dalle scuole dell’infanzia paritarie non comunali (Fism e cooperative).

Questa giornata è anche l’occasione per fare un bilancio delle attività che abbiamo avviato in una progettualità complessiva tesa a valorizzare gli spazi con nuove attività e di contenuti, per un’offerta formativa in grado di favorire esperienze di apprendimento solide, non di intrattenimento, adeguata alle esigenze di crescita e di sviluppo dei bambini senza dimenticare l’alleanza educativa con le famiglie.

Stiamo favorendo l’affermarsi di pratiche educative in continuità tra nidi e scuole dell’infanzia. Abbiamo avviato l’esperienza in quattro contesti cittadini che abbiamo definito “poli pedagogici”, dove la formazione e le proposte educative e didattiche si sviluppano in un percorso tematico condiviso. Abbiamo aperto quattro sezioni primavera, Dall’Oca, Bottagisio, Alessandri e Villa Cozza, per accogliere i bambini dai due anni di età».

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La Paglia prosegue: «Abbiamo dato avvio alla progettazione di Villa Are con un investimento di circa 3 milioni di euro che sarà attuato in stralci per creare un ulteriore polo pedagogico con un ciclo completo 0-6 anni ed uno spazio educativo aperto alla città.

In tutte le scuole dell’infanzia comunali, dall’anno scorso vengono organizzati laboratori come specifiche esperienze di apprendimento, che non sono iniziative spot, ma esperienze prolungate e significative, articolate in diversi temi, dalla musica all’inglese (9 scuole interessate per 450 ore totali di durata) all’educazione assistita con gli animali (8 scuole per 240 interventi), dal teatro all’atelier delle scienze (4 scuole per 68 ore).

Da quest’anno, nelle scuole Montessori, Colombare e Bacchiglione sono state organizzate tre nuove officine artistiche per lo sviluppo del pensiero creativo e delle abilità artistiche. Inoltre, abbiamo avviato un laboratorio dei cento linguaggi, secondo il pensiero di Loris Maluguzzi, all’interno della scuola Dall’oca Bianca, aperto a tutti i bambini e al territorio.

Ed infine, il Centro di documentazione ha trovato una nuova collocazione a Villa Cozza per raccogliere materiale e documentare i progetti dei nidi e delle scuole dell’infanzia e fungerà da centro di formazione e ispirazione per gli insegnanti, i professionisti dell’educazione, amministratori e genitori».

«Da quest’anno, l’Università di Verona ha ampliato le attività di ricerca anche alle scuole dell’infanzia per sostenere lo studio e la ricerca nei processi relazionali e di apprendimento nella fascia di età tra gli 0-6 anni – continua l’assessora alle politiche educative e scolastiche -. È stato adottato il progetto Tao, ovvero Trasformare Accostamenti di culture diverse in Occasioni di approfondimento come richiamano le linee nazionali nazionali».

Ed infine: «Abbiamo completamente rinnovato gli arredi in dieci scuole, investito in materiale didattico, quest’anno in particolare sui libri per l’infanzia, abbiamo esteso la progettualità dei giardini aperti alle scuole dell’infanzia con ottimi risultati. Ovvero abbiamo aperto i giardini oltre l’orario scolastico pomeridiano, fino alle 17, dando l’occasione ai genitori di intrattenersi con altri genitori e di relazionarsi tra loro. Questa è una delle richieste più sentite. Così come quella dell’estensione dell’orario scolastico alle 17.30 per agevolare la conciliazione scuola-lavoro. In sette scuole, dal prossimo anno, saranno organizzati da un soggetto esterno che stiamo individuando, dei laboratori pomeridiani».



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