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Il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti già nei primi giorni del 2025 ha adottato una serie di nuove restrizioni all’esportazione di circuiti integrati (IC) di calcolo avanzato e di determinati modelli di intelligenza artificiale, denominati closed-weight AI model[1] (di seguito AICW), avanzati attraverso la pubblicazione della Interim Final Rule relativa al Framework for Artificial Intelligence Diffusion. Secondo quanto riportato dai media, funzionari dell’amministrazione Biden hanno indicato di aver consultato il team del presidente (allora ancora eletto) Trump in merito alla Interim Final Rule

Come si potrà evincere di seguito, con le nuove regole è previsto un forte ampliamento delle limitazioni a esportazioni, riesportazioni e trasferimenti in country (cioè tra utilizzatori diversi all’interno dello stesso Paese) per alcune tecnologie sensibili. In precedenza, le esportazioni erano già vietate verso alcuni Paesi, verso altri erano consentite con licenza, ma per diversi Paesi non veniva previsto un obbligo di licenza. Con le nuove norme le esportazioni di alcune tecnologie sensibili, descritte di seguito, saranno sottoposte a licenza anche nel caso in cui siano dirette a operatori di 17 dei 27 Paesi dell’Unione europea.

Le restrizioni sono state annunciate dal Bureau of Industry and Security (BIS) del dipartimento del Commercio, che ha così rivisto i controlli previsti dalle Export Administration Regulation (EAR), e pertanto sembra utile riportare di seguito lacune informazioni relative a questa regolamentazione. 

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Le Export Administration Regulation

Le EAR consistono in una vasta e complessa serie di norme elaborate dal BIS in materia di controllo di esportazioni, riesportazioni e ogni altra attività direttamente connessa alla movimentazione, al di fuori degli Stati Uniti, di prodotti di origine USA. In via generale le EAR regolano l’esportazione e riesportazione di beni riportati nella Commerce Control List (CCL), principalmente beni dual-use, beni civili con possibili applicazioni militari e beni di tipo militare che non sono soggetti ad altre regolamentazioni e che sono identificati con un Export Control Classification Number (ECCN). La regolamentazione EAR prevede una serie di obblighi di licenza in funzione del Paese di destinazione dell’esportazione e dell’utilizzatore finale. La regolamentazione prevede altresì dei livelli de minimis di prodotti o tecnologie di origine statunitense presenti all’interno di un prodotto o una tecnologia di fabbricazione estera, che, oltre a una certa soglia (in funzione del Paese e dell’utente di destinazione), potrebbero far sì che anche il prodotto realizzato all’estero sia sottoposto alle EAR. 

Per quanto concerne le licenze, vi è una politica di restrizioni alle licenze concedibili in funzione del Paese e del prodotto o tecnologia: in alcuni casi vi è una c.d. Presumtpion of Denial, in altri vi sono delle eccezioni quali lo status di Validated End User(VEU), che consente ad esempio l’esportazione di beni e tecnologie statunitensi verso gli impianti cinesi di alcuni produttori coreani (a fronte di limiti alla crescita della produzione negli impianti stessi). I beni e le tecnologie, senza un VEU, sarebbero sottoposti a controlli e in alcuni casi le esportazioni degli stessi verso la Cina sarebbero vietate.

In più occasioni in questi anni il BIS ha emanato norme volte a limitare la capacità della Cina di ottenere chip informatici avanzati, sviluppare e mantenere supercomputer e produrre semiconduttori avanzati. Per esempio, con la decisione del 7 ottobre 2022 nuove apparecchiature per la produzione di semiconduttori sono stati aggiunti alla CCL e sono stati previsti  nuovi requisiti di licenza per articoli destinati alla Cina oltre all’inclusione di articoli avanzati prodotti all’estero. Sembra utile riportare che la cosiddetta Foreign Direct Product (FDP) Rule prevede che in alcuni casi l’autorizzazione all’esportazione di tecnologia dagli Stati Uniti sia sottoposta a garanzia che i beni che saranno prodotti all’estero utilizzando tale tecnologia non saranno esportati verso diverse destinazioni senza autorizzazione BIS.

L’amministrazione statunitense ha poi proseguito nel trend di restrizioni, con nuovi interventi alla regolamentazione EAR che hanno portato a limitazioni sempre maggiori per l’esportazione di chip avanzati verso la Cina.

Il “Framework for Artificial Intelligence Diffusion”

Il BIS, con la pubblicazione il 13 gennaio 2025 del Framework for Artifical Intelligence Diffusion (di seguito Framework), rivede i controlli delle EAR sui circuiti integrati di calcolo avanzato e aggiunge un nuovo controllo sui model weight di intelligenza artificiale (IA) per determinati modelli avanzati a peso chiuso e a uso duale. In concomitanza con l’espansione di questi controlli, che il BIS ha ritenuto necessari per proteggere la sicurezza nazionale e gli interessi di politica estera degli Stati Uniti, il BIS sta aggiungendo nuove eccezioni di licenza e aggiornando l’autorizzazione per gli utenti finali validati dei data center per facilitare l’esportazione, la riesportazione e il trasferimento (interno) degli IC di calcolo avanzato verso gli utenti finali in destinazioni che non sollevano preoccupazioni per la sicurezza nazionale o la politica estera. 

Come già riportato, le nuove restrizioni del 13 gennaio rappresentano però un salto di qualità, prevedendo nuovi meccanismi di licenza a livello mondiale. In particolare, gli articoli controllati[2] con numeri di classificazione “ECCN 3A090.a”, “4A090.a”, e gli articoli corrispondenti “.z”, inclusi quelli soggetti alle EAR attraverso la regola FDP per il calcolo avanzato, richiederanno una licenza per l’esportazione, riesportazione o trasferimento (interno) verso o all’interno di destinazioni a livello mondiale

Si tratta di una novità significativa, in quanto in precedenza questi articoli erano sottoposti a controllo solo nel caso in cui venissero esportati verso la Cina e un numero limitato di Paesi sottoposti a un embargo militare statunitense o venissero venduti ad aziende con sede o ultimate parent company negli stessi Paesi. Un ristretto numero di Stati otterrà una eccezione di licenza: autorizzazione intelligenza artificiale (AIA) (si veda sotto), mentre le vendite agli utenti finali nella maggior parte dei Paesi dovranno affrontare l’obbligo di licenza. Inoltre, gli utenti finali con sede in Cina o in altri Paesi soggetti a embargo sugli armamenti da parte degli Stati Uniti rimangono di fatto esclusi dalla possibilità di ricevere chip avanzati sottoposti ai controlli EAR. 

Inoltre, il BIS ha introdotto: 

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  • Nuovi controlli sui pesi dei modelli IA: la regola impone un requisito di licenza globale sui pesi dei modelli IA più avanzati. Questi sono fondamentali per come i modelli IA apprendono e prendono decisioni. Sarà necessaria una licenza a livello mondiale per esportare, riesportare o trasferire (in country) AICW (specificato nel nuovo ECCN 4E091), eccetto per le spedizioni verso un numero limitato di alleati degli USA, con una presunzione di rifiuto di ogni domanda di licenza.
  • Nuova regola FDP sui pesi dei modelli IA: poiché molte entità straniere stanno addestrando modelli IA avanzati utilizzando IC di calcolo avanzato e articoli correlati prodotti con tecnologia statunitense, il BIS sta aggiungendo una nuova regola FDP sui pesi dei modelli IA per controllare determinati AICW prodotti in destinazioni straniere.

La Interim Final Rule prevede però tre nuove eccezioni di licenza ai requisiti di licenza a livello mondiale:

  • Autorizzazione intelligenza artificiale (AIA): questa eccezione alle licenze autorizza l’esportazione, la riesportazione o il trasferimento (interno) di IC di calcolo avanzato idonei e software e tecnologia associati verso e all’interno degli Stati Uniti e di 18 paesi alleati: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan e Regno Unito. L’eccezione di licenza AIA si applica anche all’esportazione e alla riesportazione di AICW verso gli utenti finali in queste destinazioni. Sembra utile rilevare che tra i Paesi riportati vi sono solo 10 dei 27 membri dell’Unione europea. La vicepresidente con delega alla Sovranità tecnologia e il commissario al Commercio UE hanno diffuso uno statement nel quale affermano di aver già espresso le proprie preoccupazioni all’amministrazione statunitense.
  • Fabbricazione di calcolo avanzato (ACM): questa eccezione autorizza l’esportazione, la riesportazione o il trasferimento (in country) di articoli idonei verso utenti finali del settore privato[3] in una destinazione diversa da quelle incluse nel Gruppo di Paesi D:5[4] (tra cui la Cina) o Macao, se (1) l’utente finale del settore privato non ha sede a Macao o in una destinazione inclusa nel Gruppo di Paesi D:5; (2) l’utente finale del settore privato non ha una ultimate parent company con sede a Macao o in una destinazione inclusa nel Gruppo di Paesi D:5; e (3) l’uso finale è lo sviluppo, la produzione o lo stoccaggio degli articoli idonei. L’eccezione di licenza ACM non può essere utilizzata se l’uso finale è l’addestramento di un modello IA o qualsiasi altra attività non correlata allo sviluppo, alla produzione o allo stoccaggio degli articoli idonei.
  • Basse prestazioni di elaborazione (LPP): questa eccezione autorizza l’esportazione e la riesportazione annuale di piccole quantità di capacità di calcolo che non presentano rischi significativi per la sicurezza nazionale verso qualsiasi destinatario finale. Sulla base dell’eccezione di licenza LPP, il destinatario finale è l’entità che possiede gli articoli. L’eccezione di licenza non è disponibile per esportazioni o riesportazioni tramite distributori o trasferimenti in country. Il destinatario finale deve (1) trovarsi fuori dalle destinazioni nel Gruppo di Paesi D:5 o Macao; (2) non avere sede a Macao o nel Gruppo di Paesi D:5; e (3) non avere una società madre finale con sede a Macao o nel Gruppo di Paesi D:5. L’eccezione di licenza LPP include anche requisiti di certificazione e notifica.

Il Framework prevede altresì una “Expanded Data Center Validated End Users (DC VEU) Authorization” attraverso la quale il BIS sta espandendo l’autorizzazione DC VEU con (1) VEU universali per le aziende con sede negli Stati Uniti o in uno dei 18 Paesi alleati idonei a utilizzare l’eccezione di licenza AIA, e (2) VEU nazionali per le aziende con sede fuori da Macao o da una destinazione del Gruppo di Paesi D:5. Verranno applicate delle limitazioni su dove i VEU universali possano localizzare la loro potenza di calcolo IA. Saranno applicate anche limitazioni riguardanti la performance totale di calcolo (TPP) per i VEU nazionali. In effetti, un’altra novità del Framework sono le assegnazioni specifiche per Paese degli IC avanzati. Dal 2025 al 2027 i Paesi saranno soggetti a un’allocazione massima cumulativa di base installata pari a 790 milioni di TPP. Le allocazioni di TPP possono essere aumentate fino al 100% per le destinazioni i cui governi si impegnano a proteggere gli IC di calcolo avanzato in conformità con gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il BIS rivedrà annualmente le allocazioni per gli anni successivi. Queste assegnazioni specifiche per Paese imporranno ai richiedenti la licenza di includere il volume totale aggregato di TPP di ciascun articolo da esportare nella loro domanda di licenza.

Il Framework contiene anche una nuova linea guida “red flag[5] per le aziende che forniscono prodotti o servizi Infrastructure-as-a-Service (IaaS), o altri prodotti o servizi di calcolo, per assistere nell’addestramento di un modello IA con pesi dei modelli indicati dall’ECCN 4E091 per un’entità con sede, o la cui società madre finale ha sede, in una destinazione diversa dagli Stati Uniti e altri 18 Paesi alleati. Secondo la nuova “red flag”, questo tipo di assistenza crea un rischio sostanziale che i pesi del modello IA vengano esportati o riesportati verso una destinazione per la quale è richiesta una licenza e, se tale licenza non viene ottenuta, che il fornitore IaaS abbia facilitato e agevolato una violazione delle EAR. In questi casi i fornitori IaaS dovrebbero informarsi se il cliente intende esportare il modello e richiedere una licenza, se necessario.

Il Framework è già in vigore, ma la conformità degli operatori allo stesso sarà posticipata al 15 maggio 2025 e per alcuni requisiti di sicurezza per i VEU nazionali e universali la data di conformità sarà posticipata a gennaio 2026. Per un periodo di 120 giorni dopo la pubblicazione gli stakholder potranno fare commenti.

Rafforzamento dei controlli all’export contro la Cina

Lo scorso dicembre, nell’ambito dell’impegno a “salvaguardare la sicurezza nazionale restringendo l’accesso a semiconduttori avanzati”, il BIS aveva adottato altre misure. In primis, aveva aggiunto 140 entità alla Entity List.[6] Si trattava di soggetti coinvolti nella produzione di circuiti integrati avanzati e semiconduttori. La maggior parte degli stessi hanno sede o presenza in Cina.

In secondo luogo, aveva apportato diverse modifiche alle EAR tra le quali l’introduzione di una nuova regola riguardante l’attrezzatura per la produzione di semiconduttori (SME), che espande la giurisdizione delle EAR su determinati prodotti esteri, qualora gli esportatori siano a conoscenza del fatto che tali prodotti saranno destinati a Macao o a una destinazione nel Gruppo di Paesi D:5, che include la Cina; nuovi requisiti di licenza per i prodotti esteri destinati a qualsiasi destinazione o a qualsiasi utente finale o parte qualora (solo per specifici ECCN) vi siano esportazioni da entità la cui ultimate parent company ha sede a Macao o in una destinazione del Gruppo di Paesi D:5.

Le misure più recenti

Il 15 gennaio 2025 il BIS ha pubblicato due nuove regole: una che aggiorna i controlli sulle esportazioni di semiconduttori avanzati per il calcolo e l’altra che aggiunge ulteriori entità della Repubblica popolare cinese (RPC) e di Singapore nella Entity List.

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Secondo le affermazioni del BIS, questi controlli sono stati creati per mitigare gli sforzi della RPC di ottenere semiconduttori avanzati necessari per lo sviluppo e la produzione di tecnologie come l’IA, utilizzate in applicazioni militari. Sembra utile rilevare che già il 16 gennaio 2025 il BIS aggiungeva nuovi soggetti alla Entity List.

Le reazioni e lo scenario

Già a seguito delle nuove misure adottate dal BIS a dicembre 2024, la Cina ha annunciato che, in linea di principio, vieterà le esportazioni di gallio, germanio[7], antimonio e materiali superduri verso gli Stati Uniti. La Cina prevede anche di effettuare controlli più rigorosi sulle esportazioni di grafite verso gli USA e di vietare l’esportazione di articoli a duplice uso destinati agli usi militari statunitensi.

Il presidente e CEO dell’Associazione dell’industria dei semiconduttori (SIA) a seguito dell’introduzione del Framework ha dichiarato: “Siamo profondamente delusi dal fatto che un cambiamento di politica di tale portata e impatto venga accelerato a pochi giorni dalla transizione presidenziale e senza un significativo coinvolgimento dell’industria. La nuova norma rischia di causare danni non intenzionali e duraturi all’economia degli Stati Uniti e alla competitività globale nei semiconduttori e nell’IA, cedendo mercati strategici ai nostri concorrenti. Gli interessi in gioco sono alti e il tempismo è delicato. Siamo pronti a collaborare con i leader di Washington per tracciare una strada che protegga la sicurezza nazionale, permettendoci al contempo di fare ciò che l’America sa fare meglio: competere e vincere a livello globale”.

Alcuni degli alleati statunitensi sembrano però recepire le nuove normative. In effetti, già il 15 gennaio vi sono stati due annunci da parte di altrettanti ministri dei Paesi Bassi. Il ministro degli Affari esteri ha annunciato che i Paesi Bassi modificheranno la misura nazionale di controllo delle esportazioni per le attrezzature avanzate per la produzione di semiconduttori a partire dal 1° aprile 2025 indicando anche che “a partire da quella data, si applicherà un permesso di esportazione nazionale per più tipologie di tecnologie”. Il ministro del Commercio estero olandese ha dichiarato che i nuovi provvedimenti sono specificamente mirati a limitare l’esportazione di attrezzature di misurazione e ispezione utilizzate nella produzione di semiconduttori.

Sebbene non vi sia alcun riferimento alle nuove restrizioni imposte lo scorso dicembre e nuovamente a gennaio dagli Stati Uniti, la tempistica non sembra essere casuale e i Paesi Bassi, che ospitano ASML[8], lo scorso anno avevano parzialmente revocato la licenza di esportazione di alcuni sistemi di litografia avanzati prodotti dall’azienda verso la Cina. Lo scenario futuro, tuttavia, vede un progressivo allineamento degli alleati degli USA alla regolamentazione di Washington come nel caso dei Paesi Bassi, che di fatto è l’unico alleato che ospita un’azienda con la rilevanza di ASML. 

Viste le nuove misure adottate, in particolare il Framework for Artificial Intelligence Diffusion che prevede obblighi di licenza generalizzati, tranne che per un ristretto numero di alleati degli USA, l’allineamento a tali politiche sembra essere un requisito irrinunciabile. In effetti, ciò servirà al fine di mantenere l’accesso a tecnologie avanzate di origine statunitense e parimenti a non subire sanzioni per violazione degli obblighi di licenza anche per i prodotti e tecnologie realizzati in Paesi esteri a partire da tecnologie o prodotti statunitensi e che comunque abbiano un livello di de minimis di componenti statunitensi.

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L’economia internazionale sembra muoversi sempre di più verso una divisione in blocchi.


[1] Per modelli di intelligenza artificiale a “pesi chiusi” ci si riferisce a modelli i cui pesi, ovvero i parametri numerici che il software usa per processare i dati e dare/migliorare gli output in risposta agli input, non sono accessibili al pubblico né modificabili da altri. I modelli IA sottoposti ai controlli all’export di gennaio sono quelli addestrati utilizzando 10²⁶ o più “operazioni” (una misura della performance computazionale).

[2] Per “articoli controllati” si intendono beni, tecnologie, software che ai sensi delle EAR sono sottoposti a controlli.

[3] “End user del settore privato” è definito come (1) un individuo che non agisce per conto di alcun governo diverso da quello degli Stati Uniti o (2) un’azienda commerciale che non è interamente di proprietà di, né controllata in altro modo da, alcun governo diverso da quello degli Stati Uniti.

[4] Si tratta dei Paesi sottoposti a un embargo statunitense sulle armi.

[5] Vari requisiti delle EAR dipendono dalla conoscenza da parte dell’esportatore dell’uso finale, dell’utente finale, della destinazione ultima o di altri fatti relativi a una transazione o attività. Pertanto, il BIS fornisce una serie di indicazioni anche nella forma di red flag che vanno considerate dall’esportatore prima di procedere in una transazione con una controparte e richiedere una licenza se necessario.

[6] L’Entity List è un elenco di entità (aziende, organizzazioni o individui) a cui vengono imposte restrizioni specifiche per l’esportazione di determinate tecnologie e beni a duplice uso. Queste restrizioni vengono applicate quando il BIS ritiene che tali entità possano essere coinvolte in attività che violano la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, la politica estera o la non proliferazione di armi. Le entità incluse nell’Entity List sono soggette a licenze di esportazione più rigide e, in alcuni casi, a divieti totali di esportazione, importazione o trasferimento di determinati prodotti o tecnologie provenienti dagli Stati Uniti.

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[7] Dal giorno 1agosto 2023 la Cina aveva imposto obblighi di licenza per le esportazioni di gallio e germanio.

[8] ASML è l’unico produttore al mondo di macchine litografiche all’avanguardia necessarie per produrre chip avanzati utilizzati in settori di grande importanza, dai veicoli elettrici agli equipaggiamenti militari.



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