Martellate e sassi sulle auto di colore rosso, giovane della Guinea resta in cella – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

Il giudice Federico Belli ha confermato nell’udienzai la custodia cautelare per Alpha Gnabali, 25 anni, il giovane della Guinea, che tra la vigilia di Natale e Santo Stefano ha danneggiato ad Asti decine di auto rosse,

Nell’udienza sono stati contestati finora quattro danneggiamenti: una Land Rover e tre Alfa MiTo, ma stanno arrivando le denunce di proprietari di altre auto.

Il giovane è accusato inoltre di due episodi di resistenza a pubblico ufficiale e di aver cercato di entrare nella sede della cooperativa Leone Rosso.

Secondo la ricostruzione Gnabali ha cominciato il raid il 23 dicembre prendendo di mira autovetture parcheggiare nella zona della Torretta. Il giorno dopo ha proseguito ma è stato fermato, non senza fatica, da agenti delle volanti. Nella colluttazione un poliziotto è stato ferito e Gnabali è stato accompagnato in ospedale.

Dimesso ha ricominciato a danneggiare auto

I medici non hanno ritenuto di doverlo ricoverare e lo hanno dimesso qualche ora dopo. Ma una volta fuori dal Massaia ha ricominciato. Questa volta i danneggiamenti hanno riguardato le auto rosse della zona Est, attorno a viale Pilone. Colpi di martello e lanci di pietre.

La testimonianza

Il racconto di una vittima, Fabrizio Sarni. Guardia giurata stava raggiungendo il lavoro la mattina di Natale «Erano le 5,30 – ha raccontato – stavo superando il ponte sul torrente Versa in corso Alessandria quando ho visto un uomo di colore pararsi davanti alla mia vettura».

Anche in questa occasione la «colpa» dell’auto di Sarni è di essere rossa e il guineano scaglia una pietra contro il finestrino lato guida che va in frantumi. «I vetri mi sono finiti addosso e le schegge mi hanno leggermente ferito – ha proseguito Sarni – ma sono riuscito a mantenere il controllo dell’auto».

Sono intervenuti i carabinieri che hanno portato in caserma il ragazzo per poi rilasciarlo poco dopo.

A Santo Stefano, Gnabali ha continuato a colpire a martellate le auto rosse in sosta fino a quando le volanti lo hanno fermato definitivamente.

Il gip ha confermato l’arresto e il carcere. «Il ragazzo è arrivato dalla Guinea nel 2018 – spiega il suo difensore Roberto Caranzano – ha il permesso di soggiorno e ha sempre lavorato con cooperative nel settore agricolo».

Nessuno sa che cosa abbia fatto scattare la furia di Alpha: «é inserito da sei anni in un contesto sociale dove lavora e riesce a mantenersi», ha detto il suo avvocato.

Gnabali, pur essendo formalmente senza fissa dimora, vive con alcuni suoi amici in un appartamento in affitto a Castel Boglione. Vicino alle vigne di cui si prende cura. «Adesso siamo in inverno e come tutti i braccianti agricoli, non lavora – ha proseguito Caranzano – qualcosa deve essere scattato, forse tutto è frutto di un triste vissuto tenuto troppo a lungo nascosto ed esploso improvvisamente». Forse tutto nasce dai ricordi di un ragazzo, poco più che adolescente, che ha lasciato la sua terra e ha attraversato un mare di sabbia e poi di acqua per approdare in quello che credeva essere il paradiso.