Retrofit auto, differenze tra Gpl e metano e quale conviene #finsubito prestito immediato

La porzione degli ecoincentivi destinata alle auto elettriche è andata esaurita in breve tempo. Questa estate sono bastate solo poche ore per polverizzare i fondi dedicati all’acquisto di nuove auto elettriche. Non tutti, però, sanno che l’Ecobonus 2024 contiene ancora un budget residuo di oltre il 50% dedicato al retrofit auto a Gpl o metano. Si tratta della possibilità di “trasformazione del motore a benzina” affinché possa utilizzare senza problemi anche uno dei due gas. È una possibilità ulteriore per chi fa tanta strada e non vuole (o non può) cambiare auto. I costi di trasformazione sono differenti tra Gpl e metano, con la conversione a metano che costa circa il doppio rispetto a quella a Gpl. Quindi, come scegliere tra le due opzioni? Conviene più il retrofit auto a Gpl oppure è meglio un retrofit auto a metano? Come spesso avviene, non c’è una risposta buona per tutti: dipende da diversi fattori.

QUESTIONI DIRIMENTI

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C’è un elemento che più di altri può indirizzare la scelta verso uno o l’altro combustibile, ed è davvero banale: la disponibilità. Di distributori di Gpl ce ne sono molti in Italia. Le stazioni che consentono di fare il pieno di metano, invece, sono molte meno. In pratica, per ogni distributore di metano ce ne sono tre di Gpl, ovvero circa 1.500 contro 4.500, con una distribuzione non uniforme nella Penisola. In Europa, la bilancia è ancor più a favore del Gpl. In entrambi i casi non è possibile il rifornimento self service, in Italia c’è solo il servito. Per cui, prima di valutare il retrofit auto metano è necessario indagare su quanti distributori ci sono nelle zone in cui si prevede di usare l’auto più spesso. Il secondo elemento, che può essere dirimente, sono i parcheggi interrati. Infatti, la legge prevede che un’auto alimentata a Gpl non può essere parcheggiata oltre il piano -1, mentre per quelle a metano non ci sono restrizioni. 

ALTRI FATTORI

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Se le prestazioni dell’auto sono “importanti”, tra i due gas è il Gpl a consentire di perdere meno grinta rispetto all’alimentazione a benzina. Infatti, difficilmente si perde più del 5%, mentre con il metano si può anche arrivare al 10%. Però, se l’auto che deve effettuare questa trasformazione bi-fuel ha un motore sovralimentato, le differenze con la benzina diventano trascurabili. Di contro, il metano ha una maggiore efficienza: un’auto che con 1 litro di benzina percorre 10 km, con 1 litro di Gpl ne percorre 8 o meno, mentre con 1 kg di metano ne fa 15 o più. Il Gpl, però, costa molto meno: mentre scriviamo, in Italia occorrono mediamente 0,7 euro per 1 litro di Gpl e 1,4 euro per 1 kg di metano. Poi c’è la questione dei tempi di rifornimento: per riempire un serbatoio di metano sono necessari diversi minuti (anche 10), mentre il pieno di Gpl si fa nei tempi di uno di benzina. In ultimo, bisogna tener conto della sostituzione del serbatoio: quello del Gpl va cambiato – per legge – ogni 10 anni, mentre quello del metano va revisionato ogni quattro.