Rivoluzione in casa Cnn. Con l’inizio della seconda presidenza Trump, il network taglia 200 posti di lavoro nella tv tradizionale, pari a circa il 6% dei dipendenti, e si impegna ad assumere nel digitale. “Questo è un momento in cui il digitale è una questione esistenziale. Se non seguiamo il pubblico sulle nuove piattaforme con reale convinzione, le nostre prospettive future non saranno buone”, ha spiegato l’amministratore delegato Mark Thompson, che in una nota per il personale ha scritto che ci saranno molte nuove posizioni lavorative vacanti, per cui l’azienda non prevede che l’organico complessivo diminuirà molto entro la fine dell’anno.
Il network lancerà anche un nuovo servizio streaming a pagamento simile a quello televisivo e un nuovo prodotto incentrato sul lifestyle. A ottobre ha introdotto un paywall che chiede di pagare 3,99 dollari al mese per accedere ai suoi contenuti, con l’obiettivo di aumentare i ricavi digitali mentre cercava di compensare il declino della tv.
“Il nostro obiettivo è semplice: spostare il centro di gravità verso le piattaforme e i prodotti in cui il pubblico stesso si sta spostando e, nel farlo, garantire il futuro della CNN come una delle più grandi organizzazioni di notizie al mondo”, ha aggiunto Thompson. “L’America e il mondo hanno più che mai bisogno di fonti di notizie di alta qualità, imparziali e affidabili. Questo difficile e talvolta doloroso processo di cambiamento è l’unico modo per assicurarci di poterle ancora fornire”.
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