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tutte le misure della Manovra #finsubito prestito immediato


La manovra passa alla Camera con 204 voti a favore e 110 contrari. Il testo poi andrà al Senato per l’approvazione definitiva il 28 dicembre.

Dal lavoro all’agricoltura, dalle infrastrutture agli interventi per ammodernare la rete ferroviaria, ma anche siccità, Pfas, concessioni elettriche e blue economy. Ecco alcune delle misure principali contenute nel testo.

DETRAZIONI – In materia di riduzione della pressione fiscale, il disegno di legge di bilancio stabilizza il passaggio da quattro a tre aliquote Irpef (23, 35 e 43 percento) già previsto, in deroga alla disciplina del Tuir, per l’anno 2024. A favore dei contribuenti con redditi da lavoro dipendente inferiori a 20.000 euro si riconosce una somma calcolata per classi in misura inversamente proporzionale al crescere del reddito – che non concorre alla formazione del reddito – e una detrazione in cifra fissa, anche in tal caso in misura differenziata al crescere del reddito fino alla soglia dei 40.000 euro.

IRES – Per le imprese viene prevista la riduzione dell’aliquota Ires dal 24 al 20%, per il solo periodo d’imposta 2025. Lo sconto di 4 punti per chi reinveste l’80% degli utili e aumenta l’occupazione vale 400 milioni di euro ma è una misura molto selettiva. 

PONTE – Per il Ponte sullo Stretto di Messina viene previsto un incremento netto di 1,532 miliardi di euro delle risorse, oltre all’autorizzazione alla spesa complessiva di 500 milioni di euro (90 milioni per il 2027, 180 milioni per il 2028, 160 milioni per il 2029 e 70 milioni per il 2030) per le opere connesse alla realizzazione del Ponte. Il totale sale a circa 13 miliardi.

QUOTE LATTE – Viene istituito presso il Masaf l’Organismo di composizione delle situazioni debitorie connesse alle quote latte, per superare il contenzioso relativo al prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattierocaseari e favorire la risoluzione definitiva delle controversie in essere relative alle campagne 1995/1996 e 2008/2009.

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CONCESSIONI ELETTRICHE – Viene portata a venti anni la durata massima delle concessioni della rete di distribuzione elettrica, in funzione del fatto che i concessionari presentino piani straordinari di investimento pluriennale, con l’esplicita finalità di migliorare la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza.

SICCITÀ – Una quota fino a 144 milioni, per il 2025, del Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche può essere destinata a un piano stralcio, relativo al potenziamento delle stesse infrastrutture idriche.

BLUE ECONOMY – Viene creato presso il Mef un fondo da 3 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per il 2026 per promuovere la valorizzazione dei mari, degli oceani, della biodiversità e dell’uso sostenibile delle risorse marine.

PFAS – Presso il Mase viene istituito il Fondo per le attività di monitoraggio, di studi e ricerche in materia di inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (Pfas) con una dotazione finanziaria di 500mila euro per l’anno 2025 e 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

SUD – Introdotte modifiche al regime dei crediti d’imposta Transizione 4.0 e Transizione 5.0, incrementato il limite di spesa per il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno-Zes unica. Riproposto il regime fiscale temporaneo di “assegnazione agevolata” di beni (immobili o mobili registrati) non strumentali ai soci entro il 30 settembre 2025 prevedendo il versamento in due rate di un’imposta sostitutiva pari all’8 per cento (ovvero pari al 10,5 per cento se la società non è operativa) sulla differenza tra valore normale e costo fiscalmente riconosciuto dei medesimi beni.

BONUS ELETTRODOMESTICI – Previsto un contributo ai consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente, al 30% del costo, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25mila. La misura è valida per un solo elettrodomestico per nucleo. Presso il Mimit è istituito un fondo da 50 milioni di euro.

BIRRIFICI – In materia di accise si prevede, dal 2025, l’applicazione a regime dell’aliquota di accisa ridotta pari al 50 per cento per i microbirrifici (fino a 10 mila ettolitri), e si prevede una riduzione di accisa anche per i birrifici con produzione tra 10 mila e 30 mila ettolitri e da 30 a 60 mila ettolitri.

AIUTI – Dal 2025 è previsto un incremento di 50 milioni di euro annui della dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, istituito presso l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), finalizzato all’erogazione e al finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, mediante organizzazioni caritatevoli.

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“DEDICATA A TE” – Incrementato di 500 milioni il Fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità destinato a soggetti che presentano un Isee non superiore a 15mila euro, da utilizzare tramite la carta ‘Dedicata a Te’.

CREDITI D’IMPOSTA – Istituito un fondo con l’obiettivo di ridurre il divario occupazionale e sostenere lo sviluppo dell’attività imprenditoriale nelle aree svantaggiate del Paese, anche con agevolazioni per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive di Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia. Prorogato al 31 dicembre 2027 il credito d’imposta riconosciuto in relazione alle spese di consulenza sostenute dalle pmi. Ancora, viene rifinanziata di 400 milioni nel 2025, 100 milioni nel 2026 e 400 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029, la cosiddetta “Nuova Sabatini” per gli investimenti in beni strumentali da parte di micro, piccole e medie imprese. Incrementata anche l’autorizzazione di spesa della legge sul Made in Italy per promuovere e sostenere gli investimenti e la ricerca. Il credito d’imposta nella Zes unica è esteso anche con riferimento agli investimenti realizzati dal 1 gennaio al 15 novembre 2025, fissando a 1,6 miliardi per il 2025 il limite di spesa.

AFRICA – Una quota parte delle disponibilità del Fondo 394, nel limite di 200 milioni, viene riservata ai finanziamenti agevolati alle imprese che sono stabilmente presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano.

FERROVIE – Autorizzate diverse spese in favore di Rfi: 1,096 miliardi nel biennio 2025-26 per i fabbisogni residui e i maggiori oneri derivanti dalla realizzazione degli interventi ferroviari previsti dal Pnrr di competenza del Mit; 1.1 miliardi per il contratto di programma, parte investimenti tra Rfi e Mit, a copertura dei maggiori fabbisogni degli interventi in corso di realizzazione e alla prosecuzione delle opere in corso, ripartiti fino al 2036; e 1,3 miliardi per il finanziamento del contratto di programma, parte servizi tra Rfi e Mit. 

MIT-ANAS – Per il settore stradale e autostradale viene autorizzata la sottoscrizione di una nuova convenzione unica: la durata della concessione è adeguata a un massimo di 50 anni.

INFRASTRUTTURE PUBBLICHE – Aumenta di 10 milioni l’anno, per il 2025 e 2026, la dotazione del Fondo per interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche.

RICOSTRUZIONI – Presso il Mef viene istituito il Fondo per il finanziamento degli interventi di ricostruzione da a 1,5 miliardi per il 2027 e di 1,3 miliardi a decorrere dal 2028.

(Unioneonline)

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